pubblicato il decreto di assegnazione delle risorse per l’edilizia scolastica per il periodo 2023-2025

È stato pubblicato il decreto ministeriale 1802 del 22 novembre 2024 concernente “Edilizia AFAM. Attuazione del D.M. 338 del 1°aprile 2022. Approvazione della graduatoria dei programmi di cui all’art. 4, comma 1, lett. b)”.

Il provvedimento assegna alle istituzioni risorse pari a € 272.544.515 destinate a programmi d’interventi che prevedano una richiesta di finanziamento al Ministero di importo non inferiore a € 1.000.000 e non superiore a € 10.000.000 (risorse relative al capitolo 7312, pg. 4).

Le risorse provengono dal Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca per il periodo 2021-2035 istituito dall’art. 1 comma 549 della Legge 178/20 e successivi rifinanziamenti (per un totale di € 287.466.419).

I criteri di riparto sono stati definiti dal Decreto Ministeriale 338 del 1° aprile 2022 recante “Criteri e modalità di riparto delle risorse relative agli interventi di edilizia ed acquisizione di attrezzature didattiche e strumentali destinate alle Istituzioni AFAM”. (Qui il nostro approfondimento).

Il Ministero dell’Università e della Ricerca con decreto dirigenziale 15679 del 30 dicembre 2022 aveva pubblicato, allo scadere dell’esercizio finanziario 2022, le indicazioni operative per la presentazione, mediante modalità telematiche, delle richieste di finanziamento per gli interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico delle istituzioni AFAM. (Qui il nostro approfondimento).

Come è noto dal 1° gennaio 2023 sono state statizzate 21 istituzioni non statali.

Con decreto del Segretario Generale 4 agosto 2023, n. 1296, è stata nominata la Commissione per la valutazione dei programmi presentati dalle Istituzioni.

Il 7 novembre 2024 la Commissione ha stilato la graduatoria dei programmi presentati.

Rimangono, pertanto, confermati tutti i tagli delle risorse per l’edilizia previsti dal disegno di legge di bilancio 2025.

Di seguito un’analisi delle risorse assegnate.

Le istituzioni assegnatarie di fondi sono 55. Di queste 15 sono istituzioni statizzate dal 2023 e 40 istituzioni già statali. Le istituzioni escluse per carenza dei requisiti di ammissibilità sono 4 (Conservatori di musica di Pescara, Bolzano e Monopoli e dall’Accademia di belle arti di Roma).

Le risorse attribuite alle istituzioni statizzate sono pari € 66.456.600 (oltre il 24% del totale) le risorse assegnate alle istituzioni già statali sono € 206.087.915 (poco meno del 76%).

Alle Accademie di belle arti sono state assegnate risorse pari a € 95.705.793 (oltre il 35% del totale) di cui 7.455.290 a tre accademie statizzate e € 88.250.503 a quelle già statali.

Nella tabella che segue le risorse assegnate alle accademie già statali.

In questa tabella le risorse assegnate alle istituzioni statizzate

Ai Conservatori vanno risorse pari a € 161.353.583 (oltre il 59% del totale) di cui 49.599.954 a 11 istituzioni statizzate e € 111.753.629 a quelle già statali.

Nella tabella che segue le risorse assegnate ai Conservatori già statali.

In questa tabella le risorse assegnate ai Conservatori statizzati.

Al Politecnico delle Arti di Bergamo sono state assegnate risorse pari a € 9.401.356, mentre all’ISIA di Faenza sono state attribuite risorse pari a € 6.083.783.

In questa tabella le 20 istituzioni che hanno ricevuto il finanziamento più cospicui.

Modalità di assegnazione delle risorse e vincoli

Ciascuna Istituzione riceverà un’anticipazione complessivamente pari al 20% del finanziamento attribuito.

Le quote successive sono erogate previo monitoraggio della quota anticipata, in relazione allo stato di avanzamento delle spese e fino al 90%.

Il saldo del restante 10% viene erogato successivamente al collaudo e al rilascio delle certificazioni previste.

Le istituzioni finanziate hanno l’obbligo di completamento dell’opera e di mantenimento della destinazione d’uso della struttura per almeno diciannove anni, pena la revoca dei contributi assegnati.

Riguardo ai programmi su immobili in fase di acquisizione da parte delle Istituzioni, attraverso l’acquisto o la concessione in uso gratuito, l’assegnazione resta condizionata alla trasmissione degli atti d’acquisto, ovvero di concessione, che dovranno essere perfezionati entro 120 giorni dalla comunicazione dell’adozione del decreto ministeriale 1802/24.

Istituzioni statizzate

Come è noto i provvedimenti statizzazione prevedono che al termine del primo triennio di attività dell’Istituzione statizzata, l’ANVUR effettui la valutazione “sulla adeguatezza delle risorse strutturali, finanziarie e di personale in relazione all’ampiezza dell’offerta formativa e degli studenti iscritti”, con la possibilità “in caso di gravi carenze strutturali e formative” di “disporne la soppressione”

Conseguentemente l’assegnazione delle risorse nei confronti di tali Istituzioni è subordinata al formale impegno, sottoscritto da parte dell’Istituzione e dell’ente proprietario dell’immobile, a restituire le risorse erogate in caso di esito negativo della valutazione da parte dell’ANVUR.

Conservatorio di Terni

Caso particolare è quello relativo al Conservatorio di Terni recentemente statizzato. In particolare, il Conservatorio di Terni opera in un immobile concesso ad uso gratuito dal Comune, diverso da quello che il Comune si era impegnato ad assicurare nella convenzione allegata al decreto ministeriale di statizzazione. Conseguentemente le risorse attribuite al Conservatorio di Terni saranno assegnate previa sottoscrizione di una convenzione integrativa a quella allegata al provvedimento di statizzazione in cui l’ente locale dichiari di mantenere gli stessi impegni previsti sulla convenzione anche sul nuovo immobile adibito a sede dell’Istituzione.