Agenti AI, può esistere un’azienda senza dipendenti?

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Un agente AI lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza distrazioni, stipendio, benefit. Ha bisogno di tanta energia, ma analizza grandi quantità di dati in pochi secondi, parla con i clienti, può essere addestrato per lavorare nei settori della finanza, del legal, della comunicazione e del marketing. Di questo passo le aziende avranno ancora bisogno di dipendenti umani? O basterà l’intelligenza artificiale?

Non parliamo di previsioni così futuristiche, considerato che aziende pesantemente ‘automatizzate’ sono già nate. Ma oggi la realtà è molto meno avvincente (e spaventosa): gli agenti AI sono destinati, per ora, a semplificare i compiti di molte funzioni aziendali.

Agenti AI vs ‘Agentic AI’

Oggi gli agenti AI sono software alimentati da algoritmi di machine learning in grado di prendere decisioni autonome, apprendere dall’ambiente e interagire con esseri umani e altre macchine. Questa autonomia, la capacità di prendere decisioni e addirittura porsi degli obiettivi, è il discrimine tra i normali Agenti AI, che già circolavano da tempo, e la ‘Agentic AI’ che ora li anima, dopo la crescita dell’intelligenza artificiale generativa degli ultimi anni.

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La gran parte del mercato che esplora le potenzialità degli Agenti AI coincide con le società clienti di chi offre servizi aziendali sottoforma di Saas, o Software as a service.

Il boom del Software as a service

Giganti come Salesforce, ad esempio, che più di tutti sembra aver abbracciato la svolta verso l’era degli Agenti di intelligenza artificiale.

L’azienda guidata da Mark Benioff ha deciso che decine di migliaia dei suoi clienti utilizzeranno gli Agenti Ai già entro gennaio 2025. Anche le 80 volte in cui gli agenti sono stati menzionati durante l’ultima call sui risultati finanziari dell’azienda ha premiato il titolo, ma gli investitori vorranno vedere presto risultati concreti.

Infatti, se da una parte tutto questo forse non solletica ancora l’interesse del grande pubblico, dall’altra è tutto ciò di cui hanno bisogno gli investitori del tech. Non parliamo di un mercato secondario: il Saas ha portato alla creazione di più di 300 unicorni nell’ecosistema startup negli ultimi venti anni. Un Saas potenziato dall’intelligenza artificiale potrebbe farne nascere altrettanti, secondo un’analisi del Financial Times che raccoglie le opinioni di grandi player, come OpenAi, e attori del venture capital come Y combinator: tutti sono convinti che trovare la mansione più noiosa da rivoluzionare con l’intelligenza artificiale sia in questo momento la grande opportunità di business del settore.

In generale, insieme agli investimenti sull’AI aumentano anche quelli relativi alel sue applicazioni più ‘pratiche’: secondo un’analisi riportata dal manager di Spencer Stuart Fabio Moioli, rispetto al 2023 nel 2024 la spesa per applicazioni su Ai ‘verticali’ e specializzate è cresciuta di 12 volte. Un report di Capgemini prevede che l’82% delle aziende integrerà Agenti AI entro i prossimi tre anni.

Il passo tra semplice miglioramento delle operazioni quotidiane alla ‘fantascienza’ di aziende che si gestiscono da sole, però, potrebbe essere più rapido di quanto si pensi.

L’anno degli Agenti AI

Ogni anno le società tecnologiche scelgono una parola chiave per le loro conferenze, e il 2025 non sarà da meno.

In un’intervista il filosofo Luciano Floridi ha detto a Fortune Italia che l’anno prossimo l’espressione ‘Agenti AI’ o Agentic AI farà parte del titolo di qualsiasi grande appuntamento tecnologico. E a fine 2025, probabilmente, qualcuno avrà creato la prima azienda senza umani, completamente automatica. Già oggi ci sono sempre più startup che aumentano il tasso di automazione aziendale.

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Gli ‘Agenti AI’ sono tra noi, ma dobbiamo capire come coesistere: intervista a Luciano Floridi

Le prime ‘AI corporation’

Le ‘AI corporation’ non sono ancora una realtà diffusa, ma esperimenti e prototipi ci sono già.

C’è Numerai, un hedge fund che utilizza l’AI (fondata su una rete di data scientist umani e anonimi) per investire nei mercati finanziari. Il settore è pieno di questi esempi, che sposano perfettamente la filosofia di finanza decentralizzata del mondo crypto. La stablecoin DAI di MakerDao è un esempio famoso, essendo gestita con una totale automazione.

Gli agenti di un’altra piattaforma, Fetch.ai, sono stati studiati in un documento di ricerca dell’Università di Cambridge focalizzato sull’impatto degli Agenti per le supply chain, le catene di fornitura. Il paper ipotizza delle catene di fornitura completamente autonome (ASC).

Tra gli esempi dell’applicazione dell’automazione al mondo giuridico c’è DoNotPay, il ‘robot avvocato’ che utilizza l’AI per aiutare gli utenti a contestare multe o cancellare abbonamenti.

Un ecosistema da governare

Al di là dei singoli utilizzi poggiati sulle innovazioni di piccole startup e non grandi colossi, rimangono delle domande di fondo: davvero le aziende saranno così interessate a eliminare gli umani – manager compresi?

E soprattutto, siamo sicuri di essere già in grado di governare un ecosistema fatto interamente di agenti?

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Il dibattito sull’autonomia da dare a questo tipo di intelligenze artificiali dura da tempo, e chi ha iniziato a proporle al pubblico ha già pensato a dei modi per ridurne l’autonomia.

Gli agenti progettati da Microsoft, ad esempio, si fermano e chiedono aiuto agli umani quando incontrano intoppi più o meno seri (ad esempio non trovano il destinatario giusto in rubrica per una mail creata artificialmente) ma soprattutto non prendono il posto del loro ‘padrone’ umano per le decisioni più delicate.

Cosa sta facendo Microsoft in Italia con l’AI, spiegato da Satya Nadella

Quello che succederà, è che molte interazioni avverranno solo tra agenti. E quando questi ultimi saranno milioni, come predetto da Satya Nadella, significherà che gli umani saranno esclusi da una fetta molto grande del flusso di lavoro. Serve una coabitazione pacifica tra umani e Agenti, secondo Floridi, garantita da una sorta di “regolamentazione tecnologica”.

Altrimenti, quando le aziende completamente autonome saranno realtà, l’unico ruolo che ci rimarrà sarà quello di intervenire quando due agenti litigheranno tra loro.

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