Firmato un Protocollo d’intesa per favorire lo scambio di buone pratiche Comuni trentini e siciliani insieme, dal Mediterraneo alle Alpi, per progettare il futuro Verrà favorito il confronto tra Comuni di due Regioni a statuto speciale
Favorire lo scambio di informazioni o l’elaborazione di buone pratiche, relative a questioni di comune interesse. Promuovere occasioni di confronto fra amministratori e funzionari delle rispettive Strutture, oltre che degli Enti associati, finalizzati ad approfondire la reciproca conoscenza del contesto ordinamentale e organizzativo entro cui operano gli enti locali trentini e siciliani. Stimolare lo sviluppo di collaborazioni anche in funzione dell’eventuale partecipazione congiunta a progetti o bandi, di carattere nazionale o europeo, su tematiche di comune interesse. Sono queste la finalità del protocollo firmato dal Presidente dei Comuni Trentini, Paride Gianmoena, e dal Presidente dell’Associazione dei Comuni Siciliani – ANCI Sicilia, Paolo Amenta, alla presenza del Direttore generale del Consorzio, Marco Riccadonna, e del Segretario generale di ANCI Sicilia, Mario Alvano.
“E’ un protocollo che mette a fattor comune un percorso di scambio destinato a crescere ulteriormente – evidenzia Presidente dei Comuni Trentini, Paride Gianmoena che aggiunge – il trasferimento di una buona pratica da un territorio a un altro è un esercizio di grande utilità, perché portatore di efficacia, di risparmio e di tempi di attuazione ridotti. Interagire con nuove realtà agevola in maniera consapevole il trasferimento di metodi, pratiche ed esperienze in un processo virtuoso da sempre prerogativa dei Comuni trentini”.
“Il percorso di confronto e collaborazione col Consorzio dei Comuni Trentini – commenta il Presidente dell’Associazione dei Comuni Siciliani – ANCI Sicilia Paolo Amenta – nasce dall’esigenza di individuare modelli di gestione delle funzioni fondamentali e di erogazione dei servizi ai cittadini e imprese alternativi a quelli attuali e più efficaci. Capaci di far fronte alle crescenti carenze organizzative, di personale e finanziarie. Il sistema degli Enti territoriali del Trentino con in testa le Comunità di Valle e il funzionamento del Consorzio e del Consiglio delle autonomie locali rappresentano un modello avanzato e di grande interesse per gli enti locali della regione siciliana. Un modello che è anche espressione di grande coesione sociale e istituzionale, impensabile senza una visione virtuosa da parte della provincia autonoma di Trento, che per i comuni del Trentino è l’interlocutore, come per le autonomie locali dell’Isola è la Regione Siciliana. Siamo convinti che l’autonomia speciale sia un valore solo se sa contribuire alla coesione sociale e istituzionale, sa pensare ai migliori modelli organizzativi per gli enti locali e tramite essi sa offrire servizi migliori alle comunità.”
Entrambe le parti, oltre alla comune affiliazione all’ANCI, condividono la finalità sociale di rappresentare ed assistere gli Enti locali del rispettivo ambito territoriale, il quale corrisponde, rispettivamente, a due Regioni connotate da uno speciale Statuto di autonomia. Il Consorzio dei Comuni Trentini assicura la partecipazione degli Enti locali alle scelte di carattere istituzionale, all’attività legislativa ed amministrativa della Provincia Autonoma di Trento. Fornisce inoltre supporto operativo agli uffici degli Enti locali, riguardo – tra l’altro – alle materie della contabilità e finanza, nonché delle procedure di appalto, e servizi funzionali alla gestione del personale, alla formazione di dipendenti e amministratori, nonché nell’ambito della privacy e della transizione al digitale. L’azione dell’ANCI Sicilia, in particolare, favorisce una più efficace attività dei Comuni e rappresenta l’interesse delle Autonomie locali nel confronto con le Istituzioni regionali, nazionali ed europee. In questo campo fornisce il contributo delle proprie esperienze in azioni concrete dirette alle Amministrazioni degli Enti locali rappresentati.
Quale prima occasione di confronto fra le due realtà, ha avuto luogo, nella giornata di mercoledì 4 dicembre, il convegno, organizzato dal Consorzio dei Comuni Trentini, che ha voluto approfondire nuovi ed efficaci modelli di sinergie fra Comuni e Comunità, nella gestione di servizi e funzioni strategiche per l’amministrazione locale. Temi che, assieme a molti altri, sono sviluppati nel Rapporto Ca’ Foscari sui comuni 2024. Giunta quest’anno alla settima edizione la pubblicazione, curata da Marcello Degni, Consigliere della Corte dei conti, ed economista Ca’ Foscari, rappresenta un punto di riferimento per la conoscenza e la comparazione delle esperienze di governance locale in Italia. Prezioso il contributo di Andrea Ferri, Responsabile Finanza Locale ANCI-IFEL. Alla tavola rotonda su “Esperienze a confronto tra la Regione Sicilia e la Provincia di Trento: le forme associative intercomunali e le politiche del personale” il Presidente dei Comuni Trentini, Paride Gianmoena ha illustrato lo stato attuale, ma anche le sfide per il futuro degli enti locali trentini. Interessante e ricca di spunti per una comparazione costruttiva la testimonianza del Presidente ANCI Sicilia Paolo Amenta. All’appuntamento ha portato il suo saluto l’Assessore provinciale agli Enti locali Giulia Zanotelli.
Tra le prossime iniziative in programma, sono previsti momenti formativi sui rapporti finanziari tra Stato, regioni e province autonome ed enti locali, seminari di approfondimento sulla gestione dei servizi in Trentino e in Sicilia e occasioni di promozione territoriale.
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