“Torrente Cervaro a Foggia, verso un contratto di fiume per uno sviluppo sostenibile”

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“Il Movimento politico civico “Cambia” accoglie con favore la denuncia del Comitato dell’Incoronata riguardante lo stato di debito manutentivo del Torrente Cervaro e delle aree contermini. Al contempo il Movimento esprime solidarietà e preoccupazione per la popolazione residente nelle borgate limitrofe al Torrente Cervaro, nonché per le imprese, i lavoratori e gli avventori dell’area Incoronata/Zona ASI di Foggia.

Le immagini ancora fresche nella nostra memoria degli eventi alluvionali di Valencia, dell’Emilia e delle Marche ci rammentano con sollecitudine la necessità di politiche attive di gestione del rischio idraulico.

Riteniamo, pur consapevoli delle competenze amministrative articolate a più livelli, che troppo spesso il tema del rischio idraulico sia stato colpevolmente ignorato dalla politica cittadina e del nostro territorio. In particolare, denunciamo la mancanza di una visione di insieme circa l’approccio ad un problema articolato come quello dell’intero ciclo delle acque.

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Acqua: poca, certe volte troppa, sporca. È la sintesi della situazione idrica di Foggia e della Capitanata. Non possiamo ignorare lo status di pianura alluvionale del Tavoliere delle Puglie, l’atavica necessità di bonifica e irrigazione che a lungo ha frenato lo sviluppo economico della nostra terra, nonché il dovere di tutelare lo stato ambientale dei nostri habitat fluviali. Non sono problematiche distinte ma più facce della stessa medaglia!

Per questo come già richiesto nel Consiglio Comunale monotematico del 14/11/2024 sull’emergenza idrica il Movimento Cambia ritiene che la politica locale debba compiere un convinto passo in avanti nell’affrontare con responsabilità un problema complesso, il quale richiede risposte altrettanto impegnative, ma soprattutto partecipate ed integrate. Ancora una volta contestiamo un approccio fatto di proposte di vedute limitate, non concertate e spesso confliggenti tra loro”. Lo dichiarano Nunzio Angiola consigliere comunale a Foggia e segretario provinciale di Cambia insieme a e Gabriele Iemmolo, responsabile Prevenzione rischio idrogeologico dello stesso Movimento politico civico.

“In linea con le disposizioni maestre delle direttive comunitarie 2000/60/CE e 2007/60/CE, al fine di contrastare gli effetti degli eventi naturali estremi ulteriormente enfatizzati dal cambiamento climatico in atto, risulta indispensabile un coordinamento degli interventi e delle risorse da allocare, coinvolgendo non solo le istituzioni locali, ma in primo luogo gli enti gestori, le imprese, le associazioni e i privati cittadini.

A tale scopo, il nostro Movimento intende lanciare la proposta di redazione di un Contratto di Fiume per il Bacino del Torrente Cervaro, chiedendo, al contempo, al Comune di Foggia di farsi promotore dell’iniziativa. Il Movimento “Cambia”, con lo spirito di cooperazione positiva che lo contraddistingue, offre piena collaborazione nel definire insieme un progetto ambizioso e importante per il Capoluogo e l’intero bacino idrografico del Cervaro.

Il T.U.A. D. Lgs. 152/2006 all’articolo 68bis indica come ‘I contratti di fiume concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree”. Ossia, un accordo volontario che consente “di adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale’ (World Water Forum 2000). Così continuano i due esponenti politici Angiola e Iemmolo.

Angiola e Iemmolo aggiungono ancora: “Riteniamo che il Contratto di Fiume sia lo strumento d’elezione per mettere a sistema la necessità di coordinamento di azioni in un territorio che si sviluppa lungo una pianura alluvionale, in cui l’ambito fluviale è asse portante non solo del paesaggio ma anche dello sviluppo socio-economico-culturale. Il Contratto di Fiume, lungi da essere un dispositivo puramente tecnico di idraulica fluviale, è principalmente uno strumento multidisciplinare, orientato da principi di utilità economica e sociale, aperto alla partecipazione pubblica. Dunque, uno strumento che deve vedere la politica protagonista.

Accogliamo con favore il riferimento della delegazione di Fratelli d’Italia all’Avviso Pubblico della Regione Puglia con dotazione finanziaria complessiva pari a € 44.350.000,00 per il “Miglioramento dell’officiosità idraulica del reticolo idrografico superficiale” e ci accodiamo alla richiesta di delucidazioni al Comune di Foggia rispetto alla possibilità di candidare interventi, stante la scadenza fissata al prossimo 30/12/2024.

Tuttavia, il Movimento non può mancare di notare come l’Avviso predetto individui uno specifico criterio premiale (Criterio B) per gli “Interventi individuati nell’ambito di una strategia di Contratto di Fiume”, nonché un ulteriore criterio premiale per interventi unitari presentati in sinergia da più comuni. Tutto ciò non può che confermare con tutta evidenza quanto precedentemente riportato.

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Inoltre, a giudizio del Movimento risulta riduttivo, se non fuorviante, riportare (come da nota di Fratelli d’Italia) che l’oggetto dell’Avviso Pubblico sia la mera pulizia o manutenzione dei corsi d’acqua; al contrario, viene ribadita la necessità di interventi organici che individuino gli obiettivi di mitigazione del rischio idraulico in un quadro complessivo di sviluppo del territorio sulla base di criteri costi/benefici.

Per offrire un quadro del contesto regionale, ad oggi, in Puglia sono attivi quattro Contratti di Fiume: Canale Reale, Lato, Bassa e Media Valle dell’Ofanto; Lago di Occhito. Evidente è la sottorappresentazione della Capitanata rispetto alla consistenza della rete idrografica della provincia foggiana nel sistema idrografico regionale. Non possiamo non individuare la ragione di tale situazione nella mancanza di iniziativa e visione della politica locale”.

“Il Movimento “Cambia” esorta il Comune di Foggia a esplicare la funzione di capoluogo, ponendosi come promotore di un Contratto di Fiume per il Bacino del Torrente Cervaro e di valutare una analoga iniziativa per il Fiume Candelaro. Altresì, come Movimento “Cambia” invitiamo gli stakeholders territoriali ad un tavolo di confronto sul tema per la definizione di iniziative comuni a sostegno della redazione del Contratto di Fiume, concludono Angiola e Iemmolo.

Comunicato stampa



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