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Acquistare la propria prima casa rappresenta un passo importante e spesso difficile da affrontare, soprattutto dal punto di vista finanziario. Fortunatamente, esistono diverse agevolazioni fiscali che possono rendere più accessibile l’acquisto di un immobile destinato a prima casa, come il Bonus prima casa o il fondo destinato agli under 36.

Approfondiamo i requisiti e le procedure per sfruttare al meglio queste opportunità e realizzare il sogno di acquistare la prima casa.



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Agevolazioni prima casa 2024: quali sono?

Nel caso di acquisto di un immobile, normalmente, l’acquirente è tenuto a pagare l’imposta di registro sul valore di vendita, che è pari al 9%. Oltre a questa, sono dovute anche le imposte ipotecarie e catastali, ciascuna pari a 50 euro. Se la vendita è soggetta a Iva, l’aliquota da applicare è del 10% e le imposte di registro, ipotecarie e catastali ammontano a un totale di 200 euro. Tuttavia, il Bonus prima casa prevede delle agevolazioni per chi acquista una prima casa da destinare a abitazione principale.

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Le imposte per la prima casa variano a seconda che l’acquisto avvenga da un privato o da un’impresa. In caso di acquisto da un privato o da un’impresa che opera in esenzione Iva, l’imposta di registro scende dal 9% al 2%, mentre le imposte ipotecarie e catastali restano fissate a 50 euro ciascuna. Se invece l’acquisto avviene da un’impresa soggetta a Iva, l’aliquota applicata sull’immobile sarà ridotta dal 10% al 4%, e le imposte di registro, ipotecarie e catastali sono pari a 200 euro.

Bonus prima casa: i requisiti da rispettare

Per poter accedere al Bonus prima casa nel 2024, è necessario rispettare alcuni requisiti specifici. Ecco i principali:

  • Non possedere altre abitazioni su tutto il territorio nazionale per le quali si è già usufruito di agevolazioni, o in alternativa, è necessario vendere tale immobile entro 12 mesi.
  • Non essere proprietari di altre abitazioni nello stesso Comune in cui si intende richiedere il bonus per l’acquisto della prima casa.
  • Essere residenti nel Comune in cui si acquista l’immobile, o trasferire la propria residenza entro 18 mesi dall’acquisto che rientra nell’agevolazione.
  • Non essere titolare di diritto d’uso, usufrutto o abitazione su un altro immobile nello stesso Comune in cui si richiede l’agevolazione per l’acquisto della prima casa.

Per usufruire del Bonus prima casa, l’immobile da acquistare deve far parte di una delle seguenti categorie catastali:

  • A/2, abitazioni di tipo civile;
  • A/3, abitazioni di tipo economico;
  • A/4, abitazioni di tipo popolare;
  • A/5, abitazione di tipo ultra popolare;
  • A/6, abitazione di tipo rurale;
  • A/7, abitazioni in villini;
  • A/11, abitazioni e alloggi tipici dei luoghi.

Sono incluse le pertinenze dell’abitazione, come garage, magazzini e locali di deposito, tettoie chiuse o aperte.

Bonus prima casa under 36: cos’è e come richiederlo

Il Fondo di Garanzia Prima Casa è una misura di supporto statale destinata a chi desidera acquistare la propria abitazione principale, ma non ha sufficienti garanzie bancarie. Questo fondo è particolarmente utile per i giovani, come le coppie sotto i 36 anni, che non riescono a ottenere un mutuo in modo tradizionale. Il beneficio non riguarda solo l’acquisto della casa, ma può essere utilizzato anche per lavori di ristrutturazione e efficientamento energetico dell’immobile.

La garanzia statale copre il 50% del valore dell’immobile, con un importo massimo del mutuo fissato a 250.000 euro. L’immobile deve essere destinato a residenza principale e non può appartenere a categorie di lusso (come le classi catastali A1, A8 o A9).

Un vantaggio importante riguarda alcune categorie specifiche che possono beneficiare di una garanzia potenziata fino all’80%. Questo beneficio è riservato a giovani under 36 con un ISEE non superiore a 40.000 euro, giovani coppie, conviventi con almeno due anni di relazione, genitori single con figli minori e inquilini di case popolari.

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Per accedere al Fondo di Garanzia, bisogna prima verificare che la propria banca abbia aderito alla convenzione, consultando gli elenchi disponibili tramite Consap. Successivamente, è necessario presentare la domanda all’istituto bancario utilizzando la modulistica ufficiale fornita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Per evitare errori e assicurarsi di non perdere le agevolazioni, è sempre consigliabile affidarsi a un notaio esperto che possa assisterti durante tutto il processo di compravendita.

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