I colloqui della premier a Parigi. Stroppa, l’uomo di mister Tesla: c’è chi la boicotta. Calenda: no agli oligarchi
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – Sulla tavola apparecchiata all’Eliseo per i 40 capi di Stato e di governo ci sono ancora i piatti del dessert, i bicchieri con quel che resta del vino, le decorazioni con le rose bianche. La cena è finita, gli invitati si sono alzati, e in questa atmosfera da fine serata propizia alle discussioni tra amici Giorgia Meloni e Donald Trump si trattengono da soli a tavola per un incontro bilaterale privato e evidentemente informale.
La premier italiana e il presidente americano, che si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio, hanno molto da dirsi, tanto che dall’elezione americana di novembre gli europei guardano a Meloni come la leader che potrebbe intercedere con Washington su tante questione aperte, nella speranza che il loro rapporto privilegiato vada a vantaggio dell’Italia, certo, ma anche del resto dell’Unione.
L’incontro è stato annunciato dallo staff di Trump alla Cnn e agli altri media, e poi a fine serata è la stessa premier italiana a diffondere su Facebook qualche immagine con questo testo: «È stata una piacevole occasione di dialogo quella di questa sera all’Eliseo con Donald J. Trump ed Elon Musk». I due leader hanno parlato della situazione in Ucraina e di quello che Trump e il presidente ucraino Zelensky si erano detti nella riunione a sorpresa nel pomeriggio: l’esigenza è di porre fine alla guerra nel minor tempo possibile, anche se magari non nelle «24 ore» promesse da Trump in campagna elettorale, ma salvaguardando i diritti dell’Ucraina e il suo ruolo di vittima dell’aggressione russa, come ha sempre sottolineato Giorgia Meloni. Si è parlato anche di Medio Oriente e in particolare della svolta in Siria, dei rapporti con la Cina nell’area dell’Indopacifico e della politica dei dazi annunciata dal Trump.
Prima della cena e del bilaterale con Trump c’è stato anche un lungo colloquio di Meloni con Elon Musk, il ceo di Tesla, Space e X presente a Parigi nella delegazione del presidente eletto americano e ormai suo consigliere privilegiato, per la lotta alla burocrazia e agli intralci all’efficienza nell’amministrazione, ma non solo. Anche qui un incontro di grande cordialità, come testimoniato dalla foto che li ritrae insieme a Trump.
L’incontro a tre era stato annunciato da Andrea Stroppa, portavoce in Italia di Elon Musk, che in un post su X ha sottolineato come sia stato «l’unico incontro insieme a quello con il principe William in agenda del presidente eletto e comunicato alla stampa dal suo team. L’Italia ha la rara opportunità di avere un rapporto speciale con gli Stati Uniti, nostro secondo mercato commerciale. Il rapporto di stima con Elon, che molti in Italia vorrebbero boicottare, ci sta portando in uno scenario nuovo». Un post non gradito però dal senatore di Azione, Carlo Calenda: «Le opposizioni faranno ciò che riterranno opportuno, soprattutto per evitare che oligarchi stranieri pieni di boria e conflitti di interesse si infiltrino nella nostra politica».
Trump e Meloni si rivedranno probabilmente il 20 gennaio, alla cerimonia di insediamento alla Casa Bianca alla quale il leader americano ha invitato la premier.
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