Roma, 7 dicembre 2024 – Pagamenti anticipati in arrivo per l’Assegno di inclusione (Adi) e spese di Natale con qualche euro in tasca in più per chi beneficia dell’assegno. L’appuntamento fissato dall’Inps è per venerdì 13 dicembre, per i nuovi beneficiari o per chi riceve la carta Adi per la prima volta, e sabato 21 dicembre, per tutti gli altri beneficiari che attendono le mensilità successive.
L’assegno di inclusione
Secondo l’ultimo Osservatorio statistico dell’Inps sull’Adi, nei primi sei mesi del 2024 hanno usufruito dell’Assegno di inclusione circa 1,7 milioni di persone. L’Adi è rivolto ai nuclei familiari in cui siano presenti, alternativamente: persone con disabilità; minorenni; persone di età superiore ai 60 anni; persone in condizione di svantaggio la cui situazione rientri nelle casistiche dell’elenco pubblicato dal Ministero del Lavoro. Al momento della domanda, il richiedente dev’essere residente in Italia da almeno cinque anni, gli ultimi due dei quali in modo continuativo; questo requisito si applica anche per tutta la durata dell’erogazione dell’Adi e si estende ai familiari del beneficiario.
L’Isee
Il nucleo familiare deve avere: un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 9.360 euro annui; un valore del patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa non superiore a 30.000 euro; un reddito familiare annuo non superiore a 6.000 euro, che sale a 7.560 euro per famiglie con membri over 67 o con disabilità gravi; un patrimonio mobiliare (investimenti, conti correnti) che non superi i 6.000 euro per i single, gli 8.000 euro per nuclei di due persone e gli 10.000 euro per nuclei di tre o più persone. Queste soglie salgono di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
Gli importi
L’importo dell’Adi varia in base alla composizione del nucleo familiare, alla situazione abitativa e al reddito disponibile. La misura massima mensile prevede:
- 500 euro al mese per nuclei familiari senza componenti minorenni o over 60;
- 630 euro al mese per nuclei familiari con componenti con disabilità o di età superiore a 67 anni;
- se il nucleo vive in affitto, un ulteriore contributo fino a 280 euro al mese.
In ogni modo, il beneficio economico non può essere inferiore ai 480 euro annui. Nei primi sei mesi del 2024 l’importo medio erogato dall’Inps per l’Adi è stato di 618 euro al mese, per un totale di 697.640 nuclei familiari.
L’anticipo
Intanto, comunque, arrivano buone notizie per i percettori dell’Assegno di inclusione: anche quest’anno, come fu per il Reddito di cittadinanza nel 2024, il pagamento di dicembre viene anticipato di qualche giorno. Un’operazione che risponde alle esigenze delle famiglie, permettendo di avere liquidità aggiuntiva in tempo per affrontare le spese natalizie. Di norma, invece, l’Assegno di inclusione viene pagato il 15 di ogni mese per coloro che hanno presentato domanda nei mesi precedenti e hanno ricevuto esito positivo. In questa occasione si saldano anche eventuali arretrati. Esborso, invece, tra il 26 e il 27 del mese, per i pagamenti delle mensilità successive.
Il calendario dei pagamenti
Per dicembre 2024, invece, l’Inps ha confermato il doppio pagamento anticipato. Ecco le date che si possono considerare ufficiali:
- venerdì 13 dicembre, per i nuovi beneficiari o per chi riceve la carta Adi per la prima volta;
- sabato 21 dicembre, per tutti gli altri beneficiari che attendono le mensilità successive.
Una scelta strategica per venire incontro alle esigenze economiche delle famiglie in occasione delle festività natalizie.
Le cifre e i rinnovi
Da ricordare che questa prestazione non rientra tra quelle il cui importo è oggetto di rivalutazione per effetto dell’adeguamento con l’inflazione, come invece succede all’Assegno sociale o l’Assegno unico per figli a carico ma per continuare a beneficiare dell’Assegno di inclusione anche nel 2025 è necessario rinnovare l’Isee entro luna data ancora non certa (ma dovrebbe essere entro il 31 gennaio o il 28 febbraio, pena la sospensione). Infine, a decorrere dal prossimo anno scatta il termine ultimo per la percezione dell’Assegno di inclusione per chi lo prende da 18 mesi continuativi (quindi buona parte delle famiglie che ne hanno fatto domanda nel 2024). Per loro resta la possibilità di chiedere nuovamente il diritto alla prestazione, ma osservando un periodo di sospensione di un mese tra un rinnovo e l’altro.
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