Lo Scarpone – Kosovo e la Via Dinarica, un’avventura all’insegna del turismo responsabile

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di Cecilia Armando e Ester Campoleoni

Lungo la Via Dinarica

Dal 21 al 27 ottobre, per le montagne del Kosovo si è avventurato un gruppo CAI proveniente dalle sezioni di Pisa e Livorno e dalle città di Pontedera e Castelnuovo Garfagnana. Questa squadra, composta da 19 persone e accompagnata da Andrea Del Sarto, Alessio Piccioli e Bardhosh Morina, una giovane giuda locale, ha percorso un trekking sulla Via Dinarica, itinerario escursionistico composto da 13 tappe e lungo circa 160 chilometri. 

La Via Dinarica è il fulcro del progetto di cooperazione internazionale NaturKosovo, promosso da AICS Tirana e dall’Ambasciata d’Italia a Pristina, in collaborazione con enti come CELIM Milano, Volontari nel Mondo RTM e il CAI. Questo progetto mira a favorire uno sviluppo turistico sostenibile del Kosovo mediante la risistemazione, la valorizzazione e la promozione della Via Dinarica come risorsa culturale, storica e naturale. L’obiettivo di NaturKosovo è creare opportunità di lavoro per le comunità locali e supportare le istituzioni nella gestione del turismo.

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Inserito nel contesto di NaturKosovo, in seguito all’escursione è stato sottoposto ai partecipanti un questionario di valutazione dell’esperienza. Questo riscontro è risultato estremamente utile ai partner del progetto, arrivati al terzo e ultimo anno di implementazione, al fine di sperimentare la Via Dinarica in Kosovo con un gruppo di clienti target e per capire quali miglioramenti si possono ancora fare. 

Il questionario è stato suddiviso in 4 segmenti principali: percorso, accoglienza, esperienza generale e una ultima parte conclusiva con eventuali suggerimenti. Il riscontro ricevuto nel complesso è stato molto positivo, ma andiamo a mostrarvi nello specifico i risultati che sono emersi, suddivisi nelle tre tematiche principali, implementate dai suggerimenti rilasciati. 

 

Il percorso

Il gruppo CAI ha percorso 4 delle 13 tappe, spostandosi dal villaggio di Leqinat fino a Gropa Erenikut, percorrendo circa 60 chilometri e 3200 metri di dislivello

Le tappe sono state valutate da 17 esponenti del gruppo come percorso Escursionistico (E), mentre da 2 persone come percorso per Escursionisti Esperti (EE). Per quanto riguarda invece la lunghezza delle tappe, quasi la totalità delle persone (63.2%) l’ha ritenuta piacevole ma troppo o troppo poco impegnativa e una buona parte perfettamente equilibrata (31.6%). 

La segnaletica e la visibilità del sentiero sono stati i punti che hanno diviso di più. Circa la metà dei partecipanti (52.6%) hanno valutato questi parametri buoni, qualcuno si è espresso molto positivamente (15.8%), mentre una parte (31.6%) ha fornito qualche suggerimento per migliorarla e implementarla ulteriormente. 

La paesaggistica e le bellezze naturali hanno trovato tutti d’accordo e la totalità del gruppo ha valutato la Via Dinarica in Kosovo una bellezza unica.

 

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L’accoglienza

Durante l’esperienza, il gruppo ha soggiornato in 3 diverse guest house locali, beneficiarie del progetto NaturKosovo, e ha usufruito di alcuni servizi aggiuntivi, come un supporto logistico e l’opportunità di appoggiarsi, se necessario, a mezzi motorizzati per trasportare zaini e persone. Nel complesso questa parte ha riscontrato solo pareri positivi, non sollevando alcuna criticità

L’accoglienza e l’ospitalità dello staff locale sono state ciò che ha colpito di più il gruppo, definite dalla stragrande maggioranza ottime (84.2%) e dalla restante parte (15.8%) come buone. 

Per quanto riguarda le strutture, hanno offerto colazione, cena e pranzo al sacco e l’opportunità di dormire in camerate dalle 2 alle 6 persone. L’opinione generale è stata positiva, dividendosi circa in egual modo tra buona (42.1%) e ottima (57.9%). In modo molto simile sono stati valutati anche i servizi aggiuntivi ed è stata estremamente apprezzata la possibilità di far trasportare gli equipaggiamenti più pesanti da una struttura all’altra, essendo una escursione di più giorni.

Il gruppo

L’esperienza

Per quanto riguarda la competenza e la professionalità delle guide locali, circa la metà del gruppo (52.6%) l’ha valutata in modo ottimale e un’altra consistente parte (36.8%) l’ha considerata buona.

Non c’è ombra di dubbio che questa escursione ha colpito i partecipanti, infatti, tutti rispondo in modo affermativo alla domanda se consiglierebbero questa esperienza ad amici, conoscente e parenti, oppure ad un’altra sezione del CAI. Inoltre, quasi la totalità dei partecipanti (94.7%) tornerebbe a percorrere altri tratti della Via Dinarica in Kosovo.

 

Conclusioni

In conclusione, possiamo dire che l’esperienza nel complesso è risultata molto positiva. La Via Dinarica, immersa in un contesto paesaggistico e naturale meraviglioso, è suddivisa in tappe adeguate in termini di difficoltà e lunghezza. Le strutture ricettive a cui ci si può appoggiare lungo il percorso sono estremamente ospitali e offrono servizi di qualità, infine per quanto riguarda le guide locali a cui ci si può rivolgere per essere accompagnati, sono competenti e possiedono una notevole preparazione tecnica. 

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Come staff del progetto NaturKosovo, alla luce di questi risultati, consci che ci siano ancora dei miglioramenti da compiere, ci riteniamo molto soddisfatti del lavoro svolto fino a questo momento e ringraziamo i partecipanti di questa avventura per i suggerimenti forniti.

Cecilia Armando e Ester Campoleoni, due volontarie di CELIM Milano che hanno accompagnato il gruppo CAI in due tappe di questo viaggio. 



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