Lukaku, Kvara e McTominay per «bucare» la difesa degli uomini di Baroni. Si rivedono dal primo Meret, Di Lorenzo, Lobotka e Anguissa
L’Atalanta ha battuto anche il Milan, con la nona vittoria consecutiva si è presa il primo posto almeno fino a stasera, l’Inter è a -1 dopo il successo contro il Parma ma deve recuperare la gara di Firenze. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, il Napoli ha soltanto il campionato, stasera affronta il primo atto di ventiquattro partite (e forse qualche amichevole internazionale) mentre le altre con rose più attrezzate distribuiranno le energie tra Champions League, Coppa Italia e final four di Supercoppa Italiana a Riyadh.
C’è voglia di riscatto a Castel Volturno, il Napoli dei titolarissimi, quello che a Torino non solo ha vinto ma espresso anche segnali di grande crescita, vuole riconquistare la vetta della classifica, compiere la missione controsorpasso. Una rivincita contro la Lazio al Maradona per far dimenticare la delusione dopo il 3-1 subito in Coppa Italia. De Laurentiis si è schierato dalla parte di Conte intervenendo alla presentazione del libro di Mimmo Carratelli: «Condivido in pieno la scelta di cambiare contro la Lazio undici giocatori. Ha fatto benissimo a far giocare tutti gli altri undici calciatori. È stato un super allenamento con la Lazio ed è stata la scelta giusta, quella migliore. Anche una lezione di vita sportiva alla squadra. Sapevamo che cambiando così tanto non sarebbe stato facile, chiaro che se ne avessimo cambiati di meno ci sarebbe stato più equilibrio e magari sarebbe andata in maniera diversa. Ma a me non importa: il tecnico doveva dare spazio e lo ha dato. E io dico che ha fatto benissimo. Non importa il risultato. Possiamo permetterci di fare delle sperimentazioni. L’obiettivo è la ricostruzione, che passa attraverso il ritorno in Europa. Sono contento, condivido tutto, in questi 14 anni da quando siamo tornati in serie A solo l’anno scorso abbiamo avuto un incidente di percorso. Dimentichiamolo. Sta succedendo anche ad altre squadre. In questo libro ci sono storie di vittorie. E spero tanto che vengano raccontate anche altre vittorie del Napoli».
Non c’è finora il consueto pienone al Maradona, ci sono biglietti ancora disponibili in Tribuna Posillipo, Nisida e negli anelli inferiori delle curve. Dopo le tensioni nel pre-partita a Torino, il tifo organizzato non potrà seguire contro Udinese, Genoa e Fiorentina il Napoli in trasferta, è arrivato dal Casms il divieto per i tifosi residenti in Campania. Uno stop ai viaggi che probabilmente si estenderà anche alle successive tre gare fuori casa previste dal calendario contro Atalanta, Roma e Lazio vista la rivalità tra tifoserie. Il ritorno del settore ospiti gremito, con gli ultrà a guidare il sostegno alla squadra, dovrebbe verificarsi il 23 febbraio a Como.
Conte s’affida al suo Napoli, ripropone l’asse Lukaku-McTominay per l’attacco alla porta della Lazio, crede tanto nel lavoro sulle due catene, soprattutto a sinistra con Olivera e Kvaratskhelia che se la vedranno con Isaksen e Lazzari, uno dei pochi calciatori che Baroni confermerà rispetto alla sfida di giovedì sera. Lazzari, Dele Bashiru e Zaccagni sono le tre pedine che attraverseranno il doppio confronto, Baroni recupera anche Nuno Tavares e Dia. L’esterno portoghese, leader nella classifica degli assist in serie A, viene da uno stop di due settimane circa per infortunio, dovrebbe farcela a rientrare in campo dal primo minuto ma si va verso una staffetta con Pellegrini. A centrocampo Baroni è in emergenza, Rovella è squalificato, Vecino infortunato, è pronta una coppia tutta all’insegna del dinamismo e della forza con Dele Bashiru e Guendouzi. Il Napoli vuole invertire la tendenza delle ultime due stagioni in cui la Lazio ha sbancato il Maradona, anche nell’anno dello scudetto.
I due allenatori si conoscono bene, hanno lavorato insieme ai tempi della Juventus, la Lazio e il Napoli hanno un’identità precisa e Conte lavora tantissimo sulle caratteristiche dell’avversario. L’alternanza corretta tra pressing alto e compattezza di squadra è mancata al Napoli delle seconde linee ma stasera al Maradona sarà tutta un’altra storia.
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