Cremona è tra le province lombarde in cui si vive meglio. Il dato emerge dal rapporto Benessere equo e sostenibile nei territori, pubblicato in questi giorni dall’Istat, e che fotografa le classi di benessere di tutto il Paese. A questo proposito, Cremona si colloca piuttosto bene nella classifica generale, con la quota maggiore degli indicatori nelle classi di benessere in fascia medio-alta (il 34,4%), seguita da un 21,9% in fascia media e un 20,3% in fascia alta. Complessivamente, dunque, in fascia medio/alta e alta si collocano oltre la metà degli indicatori (54,7%). Meglio risultano solo Milano, Monza Brianza e Como, mentre Brescia è esattamente allo stesso livello.
SALUTE
Entrando nel dettaglio degli indicatori, guardando alla salute i dati non sono propriamente ottimali. Cremona è infatti tra le province con mortalità infantile più elevata, appena dopo Bergamo, con il 3,4 bambini morti ogni mille nati vivi. Il dato cremonese, peraltro, risulta essere quello cresciuto maggiormente in Lombardia in due anni. La speranza di vita complessiva è invece nella media regionale, a 83,6 anni, mentre risulta elevata la mortalità per incidenti stradali (0,9 ogni 10mila residenti), per la quale il nostro territorio risulta essere il peggiore dopo Brescia e Como.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Per quanto riguarda l’istruzione, emerge un calo del numero di bambini che hanno usufruito delle scuole per l’infanzia, che sono il 15,4%, e in decrescita è anche la partecipazione dei bambini di 4-5 anni al sistema scolastico, che si attesta al 95,1%. Rimane basso il numero dei diplomati, che sono solo il 60,7% (è il terzo dato peggiore della regione, dopo Bergamo e Lodi), e ancora peggio quello dei laureati, che sono il 23,8% (anche in questo caso Cremona è la terza peggiore, dopo Lodi e Mantova).
Peraltro il nostro territorio è anche uno di quelli con la maggior percentuale di neet (giovani che non lavorano e non studiano), ossia il 14,3%. Peggio fa solo Pavia, con il 16,2%. Non è tutto: guardando le competenze numeriche e alfabetiche, siamo tra i territori con i risultati più deludenti. Per le prime, il 39,9% degli studenti (il dato si basa sui frequentanti le classi terze) risultano avere competenze non adeguate, e il per le seconde a non raggiungere gli standard sono il 35,6%.
LAVORO
Luci e ombre per quanto riguarda l’indicatore del lavoro. Il tasso di occupazione risulta buono, leggermente superiore alla media regionale, con il 74,2%, così come il tasso di mancata partecipazione al lavoro è invece decisamente inferiore alla media lombarda, con il 6,5%. Il problema sono invece gli infortuni mortali o che provocano invalidità permanenti, e che vedono a Cremona un triste primato, dopo Brescia e Bergamo, e a parimerito con Varese: il 9,3/10.000. Risulta invece fortunatamente alto il tasso di occupazione giovanile, che con il 44,1% è il quarto migliore della regione.
BENESSERE ECONOMICO
Il reddito medio lordo in provincia di Cremona risulta essere piuttosto basso: con 20.196 euro è il terzo peggiore della Regione, ed è decisamente sotto la media lombarda. La retribuzione media annuale dei lavoratori dipendenti è nella media, con 24.066 euro – ma sempre inferiore al valore regionale, così come il reddito medio da pensione, pari a 20.973 euro.
POLITICA E ISTITUZIONI
Il territorio cremonese si colloca bene anche relativamente alla partecipazione elettorale: si parla del 58,8%, contro una media regionale del 55,3%, e nazionale del 49,7%. Alle ultime elezioni meglio di Cremona hanno fatto solo Brescia e Bergamo. Buono anche il numero di amministratori comunali con meno di 40 anni, che sono il 28,9%, dato più alto della Regione. Nella media invece il numero delle donne che ricoprono incarichi istituzionali: sono il 35,5%.
SICUREZZA
Relativamente al tema “sicurezza”, i dati riportati dall’Istat risalgono al 2022, e vedono Cremona in una situazione piuttosto tranquilla: le denunce per furto in abitazione (200 ogni 100mila abitanti) sono tra le più basse, così come quelle per rapina (26,4 ogni 100mila abitanti). La mortalità stradale (3,7%) è nella media, mentre i borseggi (117,9/100.000) risultano essere piuttosto numerosi.
PAESAGGIO E CULTURA
Cremona vanta un patrimonio verde storico tra i più elevati (1,6 per 100 metri quadrati), mentre è piuttosto bassa la densità/rilevanza del patrimonio museale (0,47 per 100 km quadrati), così come la diffusione delle aziende agrituristiche (4,2 per 100 km quadrati).
AMBIENTE
Nel 2022 le concentrazioni di PM10 e PM2,5 misurate nei capoluoghi di provincia sono sempre risultate superiori ai limiti fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la protezione della salute umana (rispettivamente 20 e 10 μg/m³), con l’unica parziale eccezione di Cremona (20 μg/m3 di PM10 nel 2022). La maggiore concentrazione media annua del 2022 è stata rilevata a Como per le PM10 (38μg/m3) e a Milano per le PM2,5 (26 μg/m3). Lecco ha il valore di PM2,5 più basso rilevato nel 2022 (16,0 μg/m3).
INNOVAZIONE E RICERCA
Il tasso migratorio dei giovani laureati italiani (25-39 anni) conferma la generale capacità del Nord-ovest di attrare e trattenere capitale umano giovane e qualificato. Nel 2022 il saldo della Lombardia (+17,5 per mille) è maggiore rispetto alla ripartizione di appartenenza, un risultato che indica la maggiore attrattività della regione in confronto ad altre regioni del Nord-ovest. A livello provinciale, tuttavia, Cremona non è certo un’isola felice: se a Milano si registrano +35,5 nuovi laureati residenti per mille laureati, a Cremona il saldo è negativo, con un -6,1% nuovi laureati residenti ogni mille, segno che molti preferiscono andarsene altrove.
QUALITA’ DEI SERVIZI
Guardando alla qualità dei servizi, nel territorio emergono ottimi dati relativamente alla copertura della rete fissa di accesso ultra veloce a internet: l’indicatore supera la media-Italia (64,9 per cento), mentre nella maggior parte delle altre province si posiziona al di sotto. Rispetto al 2020 l’indicatore regionale ha guadagnato 21,3 punti percentuali, con un miglioramento più contenuto di quello medio nazionale (25,9 punti). L’avanzamento più marcato si osserva nelle province di Cremona e Lodi. Bene anche il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, che copre il 99% del territorio.
Laura Bosio
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