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C’è un Sud imprenditoriale e vitivinicolo che cresce sempre di più e si distingue per ricerca della qualità, capacità di innovazione, attenzione per la sostenibilità e investimento sul turismo specializzato. Si trova in Sicilia ed è rappresentato da Assovini Sicilia, l’associazione fondata nel 1998 da Giacomo Rallo, Diego Planeta e Lucio Tasca, tre nomi che hanno fatto la storia del vino siciliano, e che oggi conta ben 101 aziende associate che producono circa 900 etichette da cui si genera più dell’80% del valore del vino siciliano imbottigliato.
Una fotografia fedele di questa realtà di successo viene dal report 2024 “Cultivating the future. La Sicilia del vino si racconta”, realizzato dalle docenti Tindara Abbate e Alessandra Costa del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina e commissionato dall’associazione vitivinicola. Il sondaggio ha coinvolto le aziende associate di Assovini Sicilia: 80 su 100 hanno risposto al questionario su aree tematiche come l’export, la produzione, la trasformazione digitale, la transizione generazionale e la biodiversità.
La produzione delle aziende di Assovini Sicilia si distingue per qualità, ricerca di nuovi stili e sperimentazione, in linea con la vocazione del territorio, la varietà vitivinicola e le tipologie che intercettano le nuove tendenze del mercato. Secondo i dati del report, sono 47,6 milioni le bottiglie prodotte nel 2023 dalle ottanta cantine che hanno risposto al sondaggio: l’83% produce vini DOC, mentre risulta significativa la percentuale degli associati che nel 2023 ha prodotto vini spumanti (55.6%).
L’isola conferma una straordinaria ricchezza ampelografica. Oltre settanta le varietà autoctone, con l’exploit – sia in termini di quantità che di qualità – di vitigni autoctoni storici come il Catarratto, il Grillo, il Nero d’Avola, il Nerello Mascalese e il Carricante. Spicca negli ultimi anni il nuovo interesse verso i vitigni reliquia. Tra questi la Lucignola e il Vitrarolo, ed alcune uve di interesse storico locale, quali il Corinto Nero, l’Albanello, la Nocera ed il Vermentino.
Le aziende di Assovini Sicilia mostrano poi una grande attenzione verso l’autenticità e il forte orientamento innovativo, come testimoniato dal 22% delle imprese che partecipa a progetti di sperimentazione nei vigneti e dal 20.3% di imprese che ha attivato dei progetti con enti di ricerca. “Il Vigneto Sicilia, oltre a dare ampio respiro all’economia siciliana permette di attivare diversi progetti di ricerca, promossi dal Consorzio Doc Sicilia, come Bi.Vi.Si. (biodiversità viticola siciliana), la valorizzazione del germoplasma e il progetto ‘Vista Lucido’. Questa intensa attività scientifica, grazie a un importante partenariato, ha come obiettivo la valorizzazione della diversità intra-varietale, la selezione di materiale di propagazione, la resilienza e multidisciplinarietà produttiva della vitivinicoltura siciliana”, spiega Giuseppe Figlioli, enologo e consigliere del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia. Insomma, il futuro delle aziende di Assovini Sicilia segue la rotta dell’innovazione, della sostenibilità e della trasformazione digitale definendo la propria capacità competitiva nel mercato.
Da segnalare un punto qualificante, specie in questa fase storica: la passione per la sostenibilità ambientale. Il cuore green dell’isola è rappresentato da un significativo 65% delle imprese che ha investito nell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Inoltre il 56.5% delle imprese ha già acquisito delle certificazioni di sostenibilità mentre il 76.1% delle imprese che hanno risposto al sondaggio ha ottenuto già una certificazione biologica. L’impegno di Assovini Sicilia a supporto della sostenibilità è confermato poi dalla Fondazione SOStain Sicilia, un programma per la vitivinicoltura siciliana, promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia, allo scopo di certificare la sostenibilità del settore vitivinicolo regionale.
In generale, il Sud vincente di Assovini Sicilia è quello capace di raccogliere le sfide del cambiamento. L’89.1% delle imprese vitivinicole ha dichiarato di avere introdotto diverse innovazioni che vanno dall’organizzazione al prodotto.
“Con Assovini Sicilia inizia il rinascimento del vino siciliano, inteso come una nuova era che ha unito la qualità del vino prodotto dalle aziende alla capacità delle stesse nel veicolare la storia, la cultura siciliana attraverso il vino”, commenta Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia. “Dopo 25 anni – continua Cambria – Assovini ha vinto la sua sfida: la Sicilia del vino è una Sicilia contemporanea, dinamica, moderna, capace di raccontare e raccontarsi attraverso il vino come parte di un progetto corale dove le singole storie si intrecciano e compongono uno straordinario mosaico di territori”. Conclude la presidente: “Un’ immagine nuova che ha consentito alla Sicilia di essere percepita come un continente vitivinicolo che fa della sua biodiversità la sua ricchezza”.
L’altro grande fronte di attività riguarda l’enoturismo. Il futuro delle aziende vitivinicole siciliane punta infatti sulle esperienze in cantina e sul coinvolgimento del territorio assegnando al turismo enoculturale il ruolo di ambasciatore della Sicilia nel mondo. La cantina e la vigna non sono solo luoghi di produzione e degustazione ma spazi culturali. Per le cantine di Assovini Sicilia l’enoturismo rappresenta una delle espressioni più autentiche dell’unione tra passione per il vino e la scoperta del territorio come evidenziato da quell’84.8% delle imprese che ha già implementato servizi enoturistici. In questo quadro in inserisce anche la partnership tra Assovini Sicilia e l’associazione La Sicilia di Ulisse, che riunisce hotel di charme, ristoranti e cantine d’eccellenza. “Siamo entusiasti di inaugurare la collaborazione con Assovini Sicilia, un partner con cui condividiamo la missione di valorizzare il patrimonio della nostra isola, dove enogastronomia, ospitalità, cultura e tradizioni si intrecciano in modo indissolubile”, Tony Lo Coco, presidente de La Sicilia di Ulisse. “Da oltre vent’anni – continua Lo Coco – la nostra Associazione è impegnata a offrire ai viaggiatori un’esperienza autentica di Sicilia tra cibo, vino e hotellerie di lusso. L’enoturismo è per noi un connubio perfetto tra la passione per il vino e la scoperta del territorio ed è per questo che siamo felici di partecipare agli eventi promozionali di Assovini in Italia e all’estero. Crediamo che l’unione tra l’alta cucina dei nostri chef e i vini delle cantine associate sia il miglior modo per far conoscere al mondo i gusti, i profumi e gli aromi che rendono la Sicilia una destinazione unica”.
L’ultima grande frontiera riguarda il ricambio generazionale. Come ricorda il report dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina, nel 95% delle aziende vitivinicole di Assovini Sicilia, i membri della famiglia sono direttamente coinvolti nella direzione di impresa. In questo quadro di continuità e stabilità, la transizione generazionale all’interno delle aziende familiari è una realtà: circa il 78% delle aziende ha già integrato la nuova generazione nella gestione aziendale.
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