Fotovoltaico, nel 2024 installati in Italia 35mila MW (+36%)

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“Il fotovoltaico rappresenta la soluzione più immediata, economica ed efficace per affrontare le grandi sfide energetiche e climatiche che abbiamo davanti”, ha detto Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare. Ma bisogna incentivare la diffusione di questi impianti, favorire l’agrivoltaico, lavorare sulla saturazione della rete e i ritardi nei processi autorizzativi.

La crescita del fotovoltaico italiano

Migliorano sempre di più i dati del settore fotovoltaico italiano, secondo le ultime stime fornite da Italia Solare in occasione del Forum Istituzionale 2024, con un incremento del 36% nella potenza installata nel 2024, rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 35.763 MW.

Nel report si sottolinea la convenienza economica della tecnologia solare, grazie alla diminuzione dei costi negli ultimi anni, e si evidenzia l’importanza dell’agrivoltaico come modello sostenibile.

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Dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024 si registra un aumento costante del settore e complessivamente sono stati connessi 1.843.830 impianti.

Il fotovoltaico rappresenta la soluzione più immediata, economica ed efficace per affrontare le grandi sfide energetiche e climatiche che abbiamo davanti“, ha detto Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare.

I sistemi di accumulo e l’agrivoltaico

Scende il costo livellato dell’energia (LCOE) per il fotovoltaico di rica il 90% negli ultimi dieci anni, rendendolo la fonte di energia più competitiva sul mercato. Anche i sistemi di accumulo stanno registrando una rapida evoluzione, con una riduzione dei costi del 50% nell’ultimo quinquennio.

Con la combinazione di fotovoltaico e storage, possiamo garantire costi energetici stabili, ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e abbattere le emissioni climalteranti“, ha sottolineato Viscontini.

Riguardo la definizione delle aree idonee, considerate strumenti fondamentali per accelerare lo sviluppo del fotovoltaico, il Presidente di Italia Solare ha precisato: “Le Regioni devono adottare un approccio più pragmatico per evitare che la frammentazione normativa ostacoli la transizione“.

Altro punto chiave su cui lavorare per potenziare e accelerare la decarbonizzazione nazionale basata sul fotovoltaico è rappresentato dall’agrivoltaico, gli impianti sui terreni agricoli.

Secondo lo studio, è possibile combinare la produzione di energia con la continuità delle attività agricole, creando un sistema vantaggioso per l’ambiente, l’economia e le comunità locali.

Secondo i dati presentati al Forum, un caso tipo di un impianto agrivoltaico arboricolo di 5 MW richiede una superficie per la parte agricole di 4 ettari di terreno, con un impatto minimo sulle colture e un’incidenza del costo agricolo sul progetto complessivo inferiore al 3% del CAPEX totale.

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Le proposte e le sfide

L’associazione propone inoltre incentivi per famiglie e imprese, e sollecita una semplificazione delle autorizzazioni per accelerare la transizione energetica, evidenziando come ritardi comportino costi elevati per il paese.

Per incentivare la diffusione del fotovoltaico, Italia Solare suggerisce:

  • detrazioni strutturali al 50% per gli impianti residenziali, con incentivi maggiori per quelli abbinati a sistemi di accumulo;
  • garanzie pubbliche per favorire il finanziamento degli impianti aziendali;
  • eliminazione limite cabine primarie per i comuni sotto i 5 mila abitanti per un maggiore sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Riguardo alle Comunità Energetiche Rinnovabili, in un’Europa che conta oltre 9.200 unità attive, capaci di servire più di 2 milioni di cittadini, l’Italia è ancora ferma a uno stadio embrionale con appena 98 CER operative e 154 configurazioni complessive.

Tra le criticità principali, il Forum ha messo in luce la saturazione della rete e i ritardi nei processi autorizzativi, che limitano anche piccoli impianti residenziali e industriali. “Serve una revisione urgente dei criteri di priorità per le autorizzazioni, coordinata con gli iter ambientali e di connessione. Ogni mese di ritardo nell’implementazione delle rinnovabili ha un costo altissimo. È fondamentale accelerare sul fronte normativo e operativo per consentire al fotovoltaico di esprimere appieno il suo potenziale“, ha sottolineato il Presidente Viscontini.

Nonostante una crescita nelle richieste di autorizzazione, con 26 GW presentati nel 2024 (in aumento rispetto ai 23 GW del 2023), 17GW di progetti autorizzati devono ancora iniziare la costruzione, probabilmente restando anche in attesa dell’approvazione del FER-X.



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