LE IENE TORNANO SULLA MORTE DI RAMY ELGAML: SPUNTA SECONDO TESTIMONE SUL PRESUNTO VIDEO FATTO CANCELLARE DAI CARABINIERI
Non è bastato l’appello del padre di Ramy Elgaml anche dopo i funerali al cimitero di Bruzzano dello scorso mercoledì 4 dicembre 2024, lo scontro e le polemiche sulla morte del ragazzo di origini egiziane non si placano: le indagini sul ragazzo di Milano Corvetto – morto tragicamente la notte tra il 23 e il 24 settimane dopo lo schianto in scooter guidato dall’amico Fares Bouzidi al termine di un lungo inseguimento dei Carabinieri per mezza città – proseguono e si cercano eventuali altri testimoni.
Mentre si attende l’interrogatorio dell’amico di Ramy indagato per omicidio stradale (così come il carabiniere alla guida della “gazzella”), questa sera a “Le Iene” si torna nuovamente sul caso Corvetto con un nuovo testimone che conferma l’accusa lanciata già nella scorsa puntata dell’1 dicembre 2024 (qui il video servizio integrale, ndr). I due giovani raggiunti dal programma di Mediaset sostengono di aver filmato le ultime fasi dell’incidente ma che poi i Carabinieri gli avrebbero intimato di cancellare tutto dal cellulare. Lo schianto all’angolo tra via Ripamonti e via Quaranta resta nel mistero più fitto, dato che le versioni di Arma e presenti non coincidono: la comitiva di “amici di Ramy” accusa le forze dell’ordine di nascondere che l’auto dei carabinieri in realtà abbia speronato lo scooter provocando lo schianto e la tragica morte conseguente (dando poi vita alle inqualificabili scene da guerra civile in strada per il quartiere Corvetto nei giorni immediatamente successivi).
In questi giorni le strade attorno a Piazzale Gabrio Rosa, crocevia di case occupate, spaccio a cielo aperto e micro-criminalità purtroppo presente da anni in quell’area, restano sicure per la presenza di camionette della Polizia in presidio per l’ordine pubblico (dopo che la Questura avrebbe consigliato ai Carabinieri di non presentarsi in quelle vie per evitare di scatenare ulteriore caos). Ma resta la tensione per le indagini sulla morte di Ramy Elgaml, specie dopo i servizi de Le Iene che mostrerebbero la possibilità che alcuni video dell’incidente siano stati fatti cancellare di proposito. Questa sera in particolare, l’inviato Giulio Golia torna a Corvetto per incontrare un secondo testimone che asserisce lo stesso dell’altro ragazzo rimasto anonimo la scorsa settimana: i testimoni ritengono che i Carabinieri abbiano speronato lo scooter in Via Ripamonti e poi fatto cancellare le prove ma è tutt’altro che chiarito e occorre a questo punto un supplemento di indagine sugli smartphone dei presunti testimoni.
L’ARMA SMENTISCE RACCONTO DELLE IENE, STASERA ALTRE NOVITÀ SUL CASO RAMY-CORVETTO: COSA NON TORNA (E COSA RESTA)
Negli scorsi giorni era già giunta la smentita dei Carabinieri in merito al primo servizio de “Le Iene”, sottolineando di come «l’Arma non ha mai fatto, ne farà mai cose del genere, sia chiaro a tutti». A loro volta gli autori del programma di Mediaset avevano replicato all’agenzia LaPresse di come le prove raccontate dai testimoni sarebbero inquietanti e occorre per questo andare fino in fondo alla verifica degli smartphone per capire se vi sia una reale verità univoca sull’incidente di Ramy Elgaml.
«Abbiamo incontrato anche un altro testimone, non appartenente alla comitiva dei ragazzi di Corvetto, che ci ha fornito un racconto pressoché identico», riportano le Iene dando appuntamento al nuovo servizio di questa sera in cui dovrebbero essere mostrati «novità importanti e mai viste finora». Non solo, questo nuovo testimone avrebbe anche raccontato di essere stato presente nel momento dell’incidente osservando il tamponamento appena filmato col cellulare: i carabinieri gli avrebbero poi chiesto di interrompere la registrazione e cancellare tutto, identificandolo con le generalità e i documenti. Come riporta “La Repubblica”, la persona sentita poi da “Le Iene” avrebbe raccontato che le velocità del Tmax e dell’auto dei Carabinieri era molto sostenuta e la “gazzella” avrebbe tentato di frenare alla svolta improvvisa dello scooter, non riuscendo però in tempo ad evitare il botto. Il presunto testimone ha consegnato a Le Iene lo smartphone per approvare le verifiche tecniche sul recupero del video e i risultati dovrebbero essere mostrati nella puntata di questa sera.
Restano poi diverse altre ombre sulla vicenda, a cominciare dal perché Fares Bouzidi e Ramy Elgaml siano scappati per mezza Milano guidando all’impazzata per non farsi prendere dai Carabinieri dopo un semplice posto di blocco (rischiando di generare incidenti e investimenti più volte durante la folle corsa verso Milano sud). La positività agli stupefacenti del guidatore dello scooter sarebbe stata accertata in ospedale, mentre ancora mancano le sue parole ai pm che attendono dopo il rinvio per motivi sanitari presentata dall’avvocato difensore. Durante una recente puntata di “Dritto e Rovescio” su Rete4, la fidanzata di Ramy ha raccontato di come il ragazzo di Corvetto avesse un coltello sempre con sé per «difendersi dalla giungla di Milano, devi sopravvivere, o vivi tu o vivo io». In merito poi ai mille euro in contanti trovati addosso ai due ragazzi dopo l’incidente, sempre la ragazza a Paolo Del Debbio ha provato a dare una spiegazione: servivano per la movida di Milano, «costa tanto. Erano soldi del suo stipendio messi da parte ma sicuramente non erano tutti suoi i 1000 euro, saranno stati divisi tra i ragazzi per fare serata».
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