UNCEM Lombardia celebra la Giornata Internazionale della Montagna: l’appello di Maffezziniper un futuro sostenibile, responsabile e inclusivo delle terre alte

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Tiziano Maffezzini 02

In occasione dell’11 dicembre, Giornata Internazionale della Montagna, UNCEM Lombardia (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani – delegazione regionale della Lombardia) richiama l’attenzione sull’importanza strategica delle terre alte e sulla necessità di politiche mirate per il loro sviluppo sostenibile, fondate sulla valorizzazione delle risorse locali e sul governo di prossimità.

“La montagna è un patrimonio inestimabile per la Lombardia e per l’intero Paese”, dichiara Tiziano Maffezzini, Presidente di UNCEM Lombardia. “È un ecosistema certamente fragile che necessita di cura e attenzione, ma è soprattutto un territorio ricco di opportunità, che può contribuire in modo significativo alla crescita economica e sociale della nostra regione. Per questo, è fondamentale che alla montagna venga riconosciuta l’opportunità di una maggiore autonomia decisionale, che le permetta di gestire al meglio le risorse di cui dispone e di definire il proprio modello di sviluppo fondato sulle sue specificità. Come scriveva Dino Buzzati: “La montagna è maestra di libertà. Lassù si respira meglio, si pensa meglio, si vive meglio”. Ed è proprio questa libertà, questa capacità di pensare e vivere in modo diverso, che dobbiamo preservare e valorizzare al meglio.

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UNCEM Lombardia sottolinea quindi l’importanza di adottare un approccio integrato che tenga conto delle diverse esigenze dei territori montani, promuovendo la diversificazione economica, la capillarità dei servizi, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle risorse locali, come il bosco, l’acqua e l’ambiente naturale.

“In questo contesto, la nuova legge per la montagna, a cui sta lavorando il Ministro Calderoli, rappresenta un’occasione fondamentale per rilanciare le terre alte”, prosegue Maffezzini. “La legge, che prevede misure concrete per le sfide che la montagna si trova ad affrontare, come lo spopolamento, la carenza di servizi e le difficoltà di accesso alle infrastrutture, potrà costituire un’importante opportunità per rispondere alle esigenze di oggi e proiettarsi al futuro.”

Lo sviluppo sostenibile della montagna lombarda deve fondarsi soprattutto sulle risorse di cui dispone. Innanzitutto il bosco, un bene prezioso, che può garantire un futuro prospero alle comunità montane. Per questo è fondamentale investire nella gestione delle foreste, nella formazione di nuove figure professionali, nell’innovazione tecnologica e nella promozione del legno locale, costruendo una filiera forte e competitiva, che sappia valorizzare appieno questa risorsa, creando occupazione e reddito.

Allo stesso modo l’agricoltura di montagna, con il suo ruolo fondamentale nella tutela della biodiversità, nella conservazione del paesaggio e nella produzione di alimenti di alta qualità, va sostenuta con politiche mirate e peculiari. È necessario aiutare le aziende agricole, spesso a conduzione familiare, ad affrontare le sfide di un territorio complesso, innovando e collaborando, per valorizzare i loro prodotti.

E poi la risorsa idrica, l’acqua utilizzata per la produzione di energia idroelettrica. Le montagne lombarde ne sono ricche e garantiscono la produzione di energia pulita e rinnovabile, fondamentale per la transizione energetica e lo sviluppo economico. È importante che i territori beneficino dei ricavi derivanti dalla produzione di energia, per compensare la risorsa messa a disposizione, come avverrà in occasione del rinnovo delle concessioni di sfruttamento.

Inoltre, nell’era digitale, l’accesso a internet veloce e affidabile è un diritto fondamentale per tutti i cittadini, anche per quelli che vivono nei luoghi più isolati. Il divario digitale tra montagna e pianura non è più concepibile, va superato con urgenza, investendo in infrastrutture che garantiscano la connettività ovunque. Solo così si potrà favorire lo sviluppo economico e sociale della montagna, attraendo nuove imprese, sfruttando la dematerializzazione e la delocalizzazione, offrendo ai giovani la possibilità di studiare e lavorare senza dover abbandonare i loro territori.

Per affrontare queste sfide – prosegue Maffezzini – è fondamentale superare i particolarismi e promuovere la collaborazione tra le istituzioni. Solo lavorando insieme, condividendo risorse e competenze, potremo garantire più opportunità, una rete di servizi efficiente e accessibile a tutti, attrarre investimenti e creare un futuro prospero per le nostre comunità, così che la montagna possa rappresentare un volano di sviluppo per l’intera regione Lombardia”, conclude Maffezzini. “Con il nostro impegno e la collaborazione di tutti, possiamo dare voce alle nostre comunità, affinché siano protagoniste, con l’ingegno e l’operosità che le hanno sempre contraddistinte, nella costruzione di un percorso di valorizzazione e promozione territoriale, in equilibrio tra tutela e sviluppo, per preservare l’enorme patrimonio ambientale e culturale di cui dispongono e garantire, comunque, la crescita economica e sociale di cui sentono l’esigenza. Responsabilità e governo di prossimità per decidere del proprio futuro”.

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