Concessioni annuali lidi, a Reggio Calabria ancora attesa

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Destagionalizzazione dell’offerta turistica e possibilità di vedere i lidi aperti tutto l’anno, a Reggio Calabria la telenovela non vuole conoscere l’ultima puntata. Nei mesi scorsi l’ufficialità dal Governo della proroga delle concessioni sino al 2027: risolto un intoppo, ne è rimasto un secondo altrettanto pesante sul tavolo.

La vicenda relativa alla concessione (annuale o stagionale) è centrale per dare tranquillità e certezze agli imprenditori e allo stesso tempo favorire la vocazione turistica che dovrebbe animare Reggio e tutta la Calabria. Circa un mese fa, dalla Regione Calabria sembrava essere arrivata la svolta definitiva.

“Proprio ieri e l’altro ieri in Giunta abbiamo approvato un atto di indirizzo per consentire agli stabilimenti balneari di poter essere aperti tutto l’anno, cosa che fino ad oggi non avveniva”.

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A dirlo l’assessore regionale alla Tutela dell’ambiente Giovanni Calabrese in occasione della presentazione del report su Mare pulito 2024. Calabrese aveva sottolineato come la decisione di consentire l’apertura annuale degli stabilimenti balneari sia un segnale importante per rafforzare l’occupazione e trattenere i residenti nella regione.

“Un segnale importante – aveva evidenziato – proprio per cercare di dare la possibilità ai titolari delle strutture estive di strutturarsi meglio anche perché siamo convinti che con gli investimenti fatti proprio nel turismo e soprattutto sugli aeroporti calabresi, Reggio e Lamezia in particolar modo, stanno arrivando tantissimi turisti”, le parole dell’assessore regionale.

Tutto risolto quindi e concessioni valide per tutto l’anno? Purtroppo no, almeno a Reggio Calabria.

Gli imprenditori reggini, titolari delle concessioni balneari, in queste settimane hanno visto non risolte le resistenze da parte degli uffici comunali nel rilasciare le concessioni annuali, da qui la richiesta di un tavolo di confronto, rapidamente accolta dal vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, in qualità di Presidente della Commissione Attività Produttive.

Dopo una prima seduta interlocutoria della scorsa settimana, oggi si è entrati nel merito della vicenda, grazie anche alla presenza di tutti gli attori interessati.

Da un lato gli imprenditori degli stabilimenti e i rappresentanti di Federbalneari Calabria, dall’altro l’assessore comunale Paolo Malara e l’architetto Alberto Di Mare, dirigente comunale.

Dopo l’introduzione del presidente di commissione Carmelo Versace, Carlo De Blasio di Federbalneari Calabria è subito entrato nel cuore della vicenda: “Il Comune di Reggio Calabria dica chiaramente per quale motivo non vuole rilasciare le concessioni annuali. Darebbero posti di lavoro e sicurezza a noi imprenditori. Non capiamo questa ritrosia, nonostante le decisioni assunte dalla Regione Calabria”.

L’assessore comunale Paolo Malara ha subito chiarito il pensiero del Comune, rimandando ogni responsabilità alla Regione Calabria.

“La disponibilità del Comune a valutare concessioni stagionali c’è, ma bisogna valutare caso per caso, non si può concedere tout court a tutti gli stabilimenti. Con l’ultimo intervento di qualche settimana fa, la Regione Calabria non ha aggiunto nulla di nuovo a quelle che sono le disposizioni vigenti”.

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Il consigliere di opposizione Massimo Ripepi ha incalzato l’assessore Malara. ‘Chiedo all’assessore di dire in modo netto e chiaro cosa si può fare e cosa no. Conta solo quello che la legge ci consente di fare, non le opinioni personali. L’economia di Reggio Calabria si basa prevalentemente su questo, oggi stiamo discutendo di una cosa importantissima”, le parole di Ripepi.

L’assessore comunale ha ribadito che l’indirizzo politico è quello di dare la possibilità ai titolari di concessioni “di avere licenze annuali, ma che bisogna fare i conti con le norme e le questioni tecniche. La delibera regionale -ha ribadito Malara- non afferma che tutte le concessioni vanno prorogate in automatico”.

Versace, da presidente di Commissione, ha chiesto ai presenti un approccio propositivo, che possa consentire di giungere ad una soluzione. ‘Passo dopo passo possiamo arrivare ad un risultato che consenta ai titolari di concessioni di rimanere aperti tutto l’anno, bisogna capire però nel dettaglio cosa prevede la legge e in questo dico che talvolta la Regione Calabria con le sue norme rischia di fare confusione’, l’intervento del vicesindaco metropolitano.

Particolarmente atteso in commissione l’architetto Di Mare, colui che dal punto di vista burocratico in questi anni ha gestito le pratiche relative alle concessioni. Attraverso le parole del dirigente comunali, si è finalmente capito il problema che impedisce ai titolari di concessioni balneari di avere licenze annuali.

Il nodo della vicenda porta dritto all’Art. 9 del piano regionale e che Disciplina le aree con alta pericolosità di erosione costiera, P3 nel termine tecnico. Secondo questo piano, nei comuni P3 (come nel caso di Reggio Calabria, nell’area del lungomare) “gli stabilimenti non potranno essere stabiliti per tutto l’anno a causa dell’alto rischio di erosione”.

“Questa è una prescrizione che ci vincola come amministrazione a poter rilasciare concessioni annuali. Sulla singola istanza, verranno fatte le valutazioni del caso. La legge regionale introduce la possibilità di rilasciare concessioni annuali con l’obiettivo di favorire destagionalizzazione e dice che si può fare dove le condizioni territoriali lo consentono. Nell’area P3 le condizioni territoriali non lo consentono”, ha sentenziato Di Mare.

La questione, con il successivo intervento di De Blasio di Federbalneari Calabria, si è poi spostata su una ulteriore norma regionale, che consentirebbe anche nelle aree p3 di avere concessioni stagionali, a patto però di osservare alcune prescrizioni. Sarebbe la chiave per risolvere il problema e consentire così licenze annuali in riva allo Stretto, ma l’assessore Malara e il dirigente Di Mare la pensano in modo diverso.

‘Se si fa un lido di tavole è complicato, ma se si fa una struttura diversa, come ne esistono a Reggio Calabria, allora la concessione stagionale potrebbe essere concessa. Pensiamo al Lido Comunale o ad alcuni stabilimenti a Pentimele, hanno concessioni annuali sia perchè le norme del passato erano differenti sia perchè hanno strutture più resistenti’, ha concluso l’assessore Malara.

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Per la destagionalizzazione e le concessioni annuali in riva allo stretto non resta quindi che attendere le prossime puntate, tra la contrapposizione di norme regionali e la volontà degli imprenditori di andare sino in fondo, provando a interpretare quelle che sono le norme della Cittadella e stimolare l’amministrazione comunale nel rilasciare le tanto agognate concessioni annuali.



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