Il fondo di VC Atlas AIVB Fund I investe in 8 startup di intelligenza artificiale di cui due, Civils.ai e Claro, hanno fondatori italiani

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Sono Civils.ai e Claro le startup con founder italiani che applicano l’intelligenza artificiale, nei settori dell’edilizia e dell’IT, le due società in cui ha investito il fondo Atlas AIVB Fund I (si veda qui il comunicato stampa), veicolo di venture capital focalizzato su aziende attive nell’AI  e nella cybersecurity. Il fondo è stato lanciato da  Atlas sgr, società di gestione che vede nel capitale Aurum (75,02%), affiancata da IBL Banca (19,99%) e Miro Ventures (4,99%).

Atlas AIVB Fund I, che ha un target di 50 milioni di euro e lo scorso luglio ha raccolto un investimento iniziale di 10 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), ha investito anche in altre sei imprese che hanno sedi in Gran Bretagna, Germania, Singapore e Stati Uniti.

Fra le due che sono state create da italiani, Civils.ai ha sede a Singapore ed è stata fondata da Mirko Vairo e dal britannico Stevan Lukic per utilizzare l’intelligenza artificiale generativa con l’obiettivo di avere un impatto concreto sul settore delle costruzioni, eliminando le rielaborazioni e gli errori di progettazione nei progetti edilizi. Quanto invece a Claro, con sede in Germania, è stata fondata dall’italiano Matteo Fava e dall’indiano Tameesh Biswas, come piattaforma di intelligenza artificiale che crea e distribuisce small language models (SLM) personalizzati in base alle specifiche esigenze aziendali. L’azienda supporta l’ingestione di diversi dati e mira a fornire soluzioni di intelligenza artificiale specializzate e di alta precisione per le aziende.

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Per quanto riguarda le altre sei società in cui ha investito Atlas AIVB Fund I, si tratta di Bioleap, azienda americana che ha sviluppato una tecnologia ibrida proprietaria che combina la modellazione biofisica con l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di dare vita a un nuovo paradigma nella modellazione in silico di malattie complesse, come il cancro; Irismed, società greca che offre una piattaforma SaaS che automatizza i flussi finanziari di back office per le cliniche specialistiche ambulatoriali; e Motley Bio, società americana che sta sviluppando un’innovativa tecnologia di sequenziamento multianalitico per profilare simultaneamente DNA, RNA e proteine in un’unica lettura di sequenziamento, per consentire la misurazione simultanea del genoma, dell’epigenoma, del trascrittoma e del proteoma di un paziente per l’individuazione e il profilo delle malattie.

Inoltre, VC Atlas AIVB Fund I ha investito anche in Spiraldot Health, società americana che utilizza modelli di IA e l’assistente DORA per riassumere la cartella clinica del paziente affetto da tumore, identifica dati genomici e patologici cruciali per guidare i piani di trattamento e mette in evidenza rischi per il paziente e fattori genetici che, spesso, passano inosservati; Tilki, società britannica che sta sviluppando una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale per “democratizzare” e rendere più accessibile la creazione di videogiochi, anche senza le necessarie competenze tecnologiche di sviluppo del gioco;  e infine, Tylo.ai, azienda britannica che utilizza dati bibliometrici, strutturati e non (come articoli scientifici, brevetti, conferenze e standard industriali), insieme a dati aziendali di R&D (interessi di ricerca, profili, attività degli utenti, eccetera) per produrre notizie deep-tech personalizzate, suggerimenti di esperti e servizi per la collaborazione.

Matteo Confalonieri, general partner di Atlas AI  Fund I, ha commentato: “Nei 5 mesi di operatività del fondo abbiamo analizzato quasi 200 opportunità di investimento, grazie a un accesso privilegiato al dealflow dei venture builder del nostro network. Siamo riusciti a investire in startup su diverse geografie, dal sud est asiatico agli Stati Uniti, co-investendo con importanti VC internazionali. Le startup in cui abbiamo investito utilizzano l’intelligenza artificiale per risolvere problemi concreti con un impatto su larga scala. Le soluzioni variano dalla diagnosi precoce e la cura del cancro alla gestione di grandi progetti di ingegneria civile, all’automatizzazione del back office del settore sanitario, all’analisi di nuovi trend tecnologici, fino alla creazione no code di small language model e videogiochi. Si tratta di startup disruptive per i settori in cui operano, e vorremmo favorire la collaborazione con imprese italiane, per poter importare know-how dall’estero“.

Con un focus su startup lanciate da diversi venture builder, Atlas AIVB Fund I è al momento l’unico fondo al mondo ad avere un focus su startup lanciate dai venture builder, con una strategia di investimento caratterizzata da un profilo rischio-rendimento ottimale. Tra iventure builder partner del fondo, si possono annoverare importanti player quali: Merantix (Germania), FoolFarm (Italia), Post Urban Ventures (UK), Slimmer AI (Paesi Bassi), e Nobody Studios (USA). Atlas AIVB Fund I investe nelle fasi pre-seed e seed delle startup con possibilità di fare follow-on fino al Series A. La gestione del fondo è affidata al già menzionato Matteo Confalonieri, coadiuvato da Vitantonio Santoro. I due general partner del fondo hanno maturato esperienza sia come investitori di venture capital sia come startupper e manager in ambito intelligenza artificiale. Atlas AIVB Fund I si avvale anche della collaborazione di Luca Mariot, assistant professor all’University of Twente, tra i massimi esperti internazionali in materia di intelligenza artificiale.Quanto ad Atlas sgr, ricordiamo che vede nel suo azionariato e nella sua governance professionisti di solida reputazione, riuniti nella holding Aurum srl e della partecipazione nel capitale e nel cda di IBL Banca (con il 19,99% del capitale) e Miro srl (con il restante 4,99%), società riconducibile a Davide Castellani, partner e fondatore della boutique di consulenza strategica T8P Consulting (si veda qui l’azionariato della sgr).



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