Iniziata la discussione generale sulle leggi di bilancio della Regione 2025-2027 – Valledaostaglocal.it

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Nella seduta mattutina del Consiglio del 10 dicembre 2024 è iniziata la discussione generale sulla legge di stabilità e sul bilancio di previsione della Regione per il triennio 2025-2027.

Sui disegni di legge sono stati presentati 21 emendamenti di cui 1 dall’Assessore alle opere pubbliche, 2 dall’Assessore allo sviluppo economico, 5 dal gruppo Lega VdA, 10 da Rassemblement Valdôtain, 2 da Progetto Civico Progressista, 1 da Forza Italia.

Gli ordini del giorno depositati in Aula sono 56, di cui 10 della Lega VdA, 12 di RV, 8 di PCP, 24 di FI e 2 congiunti dei gruppi di opposizione.

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La discussione generale

«Siamo di fronte a un bilancio miope che prenota fondi: accantona denaro per sostenere possibili futuri interventi ma se non si riesce a prevedere dove, quando e come intervenire, la programmazione non è efficace – ha commentato il Capogruppo Andrea Manfrin (Lega Vda) -. Gli investimenti sono in calo in quattro settori strategici: salute, lavoro, sviluppo sostenibile e tutela ambiente, trasporti. È evidente una mancanza di attenzione nei confronti dei cittadini valdostani. La maggioranza ci ha sollecitati a indicare cosa avrebbe dovuto cambiare e abbiamo depositato cinque emendamenti che hanno trovato la copertura finanziaria e che propongono interventi concreti e realizzabili. I consumi delle famiglie sono rallentati dall’inflazione e il risparmio è arrivato a livelli storici bassissimi: i prezzi per abitazione, gas, acqua, elettricità e altri combustibili sono in aumento e Aosta è la città più cara dove fare la spesa. Abbiamo presentato un emendamento in favore delle famiglie così come anche per le popolazioni colpite dall’alluvione. Il sostegno attraverso mutui previsto dal Governo sarà utile a pochi se non a nessuno: servono dei ristori veri e non delle offerte di indebitamento che si aggiungono ai mutui già contratti. Proponiamo anche di reintrodurre il prestito sociale d’onore per aiutare persone in seria difficoltà, così come non è più procrastinabile l’estensione dell’indennità di attrattività sanitaria alle Oss, clamorosamente dimenticate dal Governo regionale ma alle quali si chiede un lavoro durissimo e difficile, con il nostro emendamento verrà riconosciuto loro la stessa dignità degli altri lavoratori della sanità.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Erik Lavy, nel parlare di «Legislatura travagliata dal punto di vista politico ed economico», ha evidenziato: «La disoccupazione diminuisce, ma oggi registriamo la mancanza di lavoratori dovuta all’invecchiamento della popolazione, al calo delle nascite e allo spopolamento della montagna. Il settore turistico è ancora trainante, ma l’obiettivo principale deve essere la destagionalizzazione dell’offerta turistica, anche per attrarre i lavoratori stagionali sul nostro territorio. La Regione dovrebbe diventare un faro per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, anche per trasferire questo know-how alle piccole imprese, adattandolo ai territori di montagna. Non possiamo stare a guardare: il rischio è quello di soccombere. Anche il tema denatalità è una bomba a orologeria, un circolo vizioso che deve essere interrotto, perché l’invecchiamento della popolazione impatterà sul sistema sanitario e su tutti i servizi. Ma questo bilancio non offre soluzioni. Anche lo spopolamento della montagna non è affrontato seriamente e non c’è una visione: alla montagna servono defiscalizzazione, contributi e servizi, ma qui non c’è nemmeno l’interesse a introdurre delle misure a livello sperimentale e si aspetta da Roma un disegno di legge che affronti il tema. Ci auguriamo che il sistema Valle d’Aosta cui si riferiva il Presidente della Regione sia quello che si alza dopo l’alluvione e che ascolta: lo invitiamo ad ascoltare anche le nostre proposte. Solo così si potrà parlare di unicità del sistema.»

«Un bilancio da cui traspare l’incapacità di spesa di questo Governo – ha affermato il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis -. Siamo di fronte all’ennesima previsione di un avanzo di amministrazione monstre, che oggi si prevede per il 2024 di 260 milioni, ma se il trend sarà quello dell’ultimo triennio al rendiconto si supereranno i 400 milioni di euro. Questo porta al paradosso che quando presentiamo delle iniziative in sede di bilancio e in corso d’anno per soddisfare i bisogni dei valdostani, ci viene risposto che non ci sono le risorse, ma alla fine dell’anno la realtà che emerge è tutt’altra. Non è accettabile che non si trovino i soldi per la riduzione del costo dell’energia, per il sostegno alle locazioni ed altre iniziative. In questo contesto di maggiore disponibilità di risorse rispetto alla capacità politica di spesa, riteniamo prioritario attivare una politica di riduzione della pressione fiscale che aiuterebbe le famiglie e favorirebbe il rilancio economico del territorio. Si deve intervenire anche sui ristori alle popolazioni e imprese colpite dall’alluvione. La questione dei trasporti andrebbe trattata non disegnando utopie, ma soluzioni per superare gli ostacoli che rendono difficile la mobilità dei cittadini, dei turisti e di chi fa impresa. Imprese e famiglie vanno sostenute maggiormente, ci sarebbero le risorse per farlo se non ci fosse la corsa ad accaparrarsi risorse che poi non vengono impiegate. Manca una visione politica d’insieme e un approccio che affronti con il giusto piglio i grandi temi che attengono alla nostra regione.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha osservato che i due disegni di legge sono «la dimostrazione plastica che manca una vera e propria programmazione finanziaria e non vi sono risposte ai bisogni dei valdostani in un momento in cui la grave crisi economica e sociale perdura. Ancora una volta questo bilancio si allontana dalla visione progressista che dovrebbe occuparsi di diritti, uguaglianza, lotta alla povertà e attenzione alla sanità e all’istruzione pubblica, così come non si intravede nemmeno uno slancio autonomista in questo fine di Legislatura. Ci sono più tasse per i cittadini e meno utili per le imprese. L’avanzo di amministrazione presunto di circa 530 milioni di euro evidenzia la difficoltà a concretizzare la fase di spesa di risorse importanti, così come i fondi globali, che sono destinati a nuovi provvedimenti legislativi fermi da anni come l’equiparazione dei Vigili del fuoco e dei forestali, vanificano la programmazione del Consiglio in sede di bilancio. Per gli enti locali, l’incremento delle risorse trasferite con vincolo rileva una visione “regionecentrica”, che decide buona parte dell’allocazione delle spese. Anche su sanità e politiche sociali, non si tiene conto dell’evoluzione del contesto demografico, del reddito disponibile sempre più basso, dell’isolamento dei giovani e degli anziani: le risposte date sono solo per interventi a breve termine. Sull’istruzione gli aumenti sono legati ai rinnovi dei contratti, mentre non ci sono sulla qualità dell’istruzione e sugli edifici scolastici. Sulla sostenibilità, sui trasporti e mobilità non ci sono grosse novità e fanalino di coda come sempre l’agricoltura, nonostante la rilevanza di questo settore per il mantenimento del territorio.»

Il Consigliere Mauro Baccega (FI) ha parlato di «un bilancio che genera un grande e preoccupante avanzo di amministrazione. Il Governo non sta intervenendo in diversi settori che, attraverso gli ordini del giorno presentati, saranno evidenziati, a discapito di quel ceto medio che sta a galla a fatica. Auspichiamo che l’aumento previsto degli stipendi dei dipendenti pubblici sia di qualche utilità, nonostante il costo della vita nella nostra regione sia tra i più alti d’Italia. Ci chiediamo se e quali saranno le ricadute dei tanti interventi in programma. Il progetto Arvier Agile con fondi Pnrr sarà davvero funzionale alle esigenze del coworking? Per le case Erp del quartiere Cogne sono stati investiti oltre 50 milioni di euro, ma la zona versa in una situazione di forte disagio con una riqualificazione a macchia di leopardo e molto di facciata: riteniamo quindi che non si tratti di una vera e propria riqualificazione. Abbiamo chiesto di allocare 2 milioni di euro per dare una sistemazione definitiva a un certo numero di alloggi Arer in quanto sono 618 le famiglie ancora in lista di attesa. Sulla sicurezza stradale, in particolare della Ss n. 26 tutto tace. Più volte abbiamo sottolineato la pericolosità del tratto tra Quart e Aosta. La popolazione ha bisogno di certezze. La sanità non riesce a dare risposte concrete che affronteremo nell’ordine del giorno. Le strutture sportive devono ancora essere sistemate, soprattutto il Palaindoor, o costruite, come le palestre e il maneggio, nonostante i proclami di questi ultimi cinque anni. Insomma un bilancio che chiude una Legislatura fatta di promesse non mantenute da una coalizione autonomista e di sinistra.»

«Le politiche sociali e la tutela della salute rappresentano quasi al 30% – ha sottolineato il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier -: una scelta decisa e puntuale proprio perché la sanità regionale è importante. Molto è stato fatto, ma molto rimane da fare, soprattutto l’attenzione al cittadino che si rivolge alla sanità pubblica e ai suoi servizi, alla prevenzione, alla diagnostica. Attrattività e concorsi hanno rallentato la fuga all’estero di personale, ma non ancora compensato le necessità del settore e risolto i tanti problemi strutturali: non c’è ancora quel segnale di inversione di rotta stabile, anche se molto dipende anche delle scelte del Governo centrale nel sostenere misure idonee per il Servizio sanitario nazionale. Le parti sociali ed economiche, sentite in audizione, hanno espresso pareri complessivamente positivi su questo bilancio, così come il Cpel che ha apprezzato i fondi destinati agli enti locali, sia per gli interventi sul territorio, sui collegamenti interni e sulla prevenzione dei rischi idrogeologici. E sono proprio i Sindaci ad essere in trincea nel territorio, con un fardello di funzioni importanti e con questo bilancio diamo un sostegno importante alle casse comunali. In questi giorni, una certa politica legge in modo molto negativo le scelte fatte con il bilancio ma queste sono le scelte della maggioranza fatte con il programma di Legislatura, che noi sosteniamo dall’inizio. Con il nostro voto favorevole, garantiamo una piena fiducia e un pieno sostegno al Governo regionale autonomista progressista.»





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