Il programma della 46a edizione del Rossini Opera Festival è stato presentato il 10 dicembre a Roma nella Sala Nassirya del Senato della Repubblica, su iniziativa del Senatore Antonio De Poli, l’Assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi, il Presidente del Rossini Opera Festival Daniele Vimini, il Presidente della Fondazione Rossini Gianni Letta, il Sovrintendente del Rossini Opera Festival Ernesto Palacio, il Direttore artistico Juan Diego Flórez, il Direttore scientifico della Fondazione Rossini Ilaria Narici e i registi Calixto Bieito e Rosetta Cucchi. Il Presidente dI Impresa Cultura Italia Confcommercio Carlo Fontana ha ricordato Gianfranco Mariotti, ideatore e Sovrintendente del Rossini Opera Festival sino al 2017, recentemente scomparso. Era presente il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano.
Così ha introdotto l’incontro il Senatore Antonio De Poli: “E’ un onore presentare al Senato della Repubblica il programma del Rossini Opera Festival 2025. Una manifestazione che rappresenta in Italia e nel mondo un’eccellenza assoluta. Perché il Rossini Opera Festival ha fatto diventare le Marche e Pesaro uno dei poli di riferimento della lirica mondiale intorno alla figura di Gioacchino Rossini, un monumento universale della musica e del teatro. Grazie al loro lavoro di ricerca e studio, sono state rappresentate opere inedite che sono stabilmente nei cartelloni dei teatri di tutto il mondo. Il loro lavoro permette a tantissimi giovani di avvicinarsi al mondo dell’opera lirica e tantissimi talenti di crescere nel segno dell’eccellenza. Le istituzioni hanno il dovere di confrontarsi con realtà come questa per preservare il nostro patrimonio musicale nazionale e farlo conoscere al più vasto pubblico possibile”.
Queste le parole dell’Assessore regionale Chiara Biondi: “Mi unisco al cordoglio per la scomparsa di Gianfranco Mariotti che ha fondato il Rossini Opera Festival per poi portarlo oltre i confini nazionali. Una manifestazione che celebra il nome illustre di Gioachino Rossini in una terra che vive di arte e musica anche proprio attraverso il ricordo e la celebrazione di alcune delle personalità di spicco che l’hanno vissuta. La Regione Marche non può che essere vicina a questa istituzione che contribuisce alla creazione di un patrimonio culturale condiviso che coinvolge i cittadini, ma anche le stesse istituzioni e gli sponsor, crescendo ogni anno di più e accogliendo turisti a Pesaro e non solo. Eventi di grande portata e attrattiva come questi hanno infatti un’importante ricaduta sull’intero territorio marchigiano.”
Il Presidente del Festival Daniele Vimini ha dichiarato: “Il Festival 2025 è il primo appuntamento di un cammino che ci proietta verso l’obiettivo di Pesaro Urbino Capitale europea della cultura 2033. Il Festival è da sempre la punta di diamante delle iniziative culturali della nostra città, e lo è stato ancor di più quest’anno, in cui ha stabilito record di affluenza e di copertura mediatica in occasione dell’anno speciale di Capitale italiana della Cultura. Il ritorno in città è un obiettivo che ci eravamo posti da tempo che diventerà finalmente realtà nella prossima estate”
Il Presidente della Fondazione Rossini Gianni Letta ha detto: “Il Rossini Opera Festival in un lavoro congiunto con la Fondazione Rossini ha saputo costruire intorno a un compositore di grande prestigio l’identità di una città, promuovendo una fervida cultura musicale che ha contribuito al raggiungimento del riconoscimento di Pesaro Città Creativa UNESCO della Musica. L’obiettivo di questo lavoro congiunto è stato riscoprire un Rossini dimenticato e di riconsegnarlo alla cultura mondiale per quello che non si sapeva che fosse, che andava molto al dà delle opere buffe note al grande pubblico. Il lavoro minuzioso di ricerca filologica svolto dalla Fondazione, abbinato al grande palcoscenico offerto dal Rossini Opera Festival rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione che merita un grande plauso. “
Il Presidente di Impresa Cultura Italia Confcommercio Carlo Fontana ha ricordato Gianfranco Mariotti, ideatore e Sovrintendente storico del Festival, recentemente mancato: “La scomparsa di Gianfranco Mariotti in questi tempi oscuri per il nostro mondo, assume quasi un valore simbolico. La fine di una visione etica, progettuale del lavoro per lo spettacolo. Il lascito di Mariotti è importantissimo: ci ricorda prima di tutto che il lavoro dell’organizzatore culturale ha senso solo se é speso interamente al servizio dell’Arte e degli artisti. Ed è ancora una volta l’affermazione dell’ etica, la grande dimenticata del nostro oggi”.
Il Sovrintendente del ROF Ernesto Palacio ha illustrato il programma: “Metteremo in scena un’opera poco rappresentata come Zelmira, con il debutto del regista Calixto Bieito e la direzione di Giacomo Sagripanti. Un’altra nuova produzione è L’Italiana in Algeri, diretta da Dmitry Korchak e ideata da Rosetta Cucchi. Torna La cambiale di matrimonio, con la regia di Laurence Dale e la direzione di Christopher Franklin, nonché Il viaggio a Reims interpretato dagli allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”. Tra le rarità, cito le tre Cantate eseguite in prima assoluta nell’edizione critica della Fondazione Rossini, e la Messa per Rossini, composta alla sua morte da autori vari tra cui Giuseppe Verdi. Nei cast vocali figurano ben 19 ex allievi della nostra Accademia. Da rimarcare anche il ritorno al Festival dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, che ne fu una colonna per un trentennio”.
Il Direttore artistico Juan Diego Flórez ha inviato un video messaggio: “Mi dispiace non essere presente all’annuncio del programma completo del Festival che assieme al Sovrintendente Palacio abbiamo preparato. In questa occasione, voglio ricordare Gianfranco Mariotti, al quale devo molto perché fu lui, assieme a Luigi Ferrari, a scritturarmi nel 1996 per Matilde di Shabran, l’opera con la quale iniziò la mia carriera artistica. Negli anni la nostra amicizia è prosperata ed ho conosciuto l’uomo sempolice e generoso, fiero dei successi incontestabili del ROF, la sua creatura. Insieme ad Ernesto Palacio continuiamo a portare avanti le sue idee fondamentali sul ROF e su Rossini”.
Il Direttore scientifico della Fondazione Rossini Ilaria Narici si è soffermata sulle rarità musicologiche del prossimo Festival: “Sono svariati i motivi di interesse di questa edizione del Rossini Opera Festival. In particolare la ripresa di Zelmira nell’edizione curata da Rossini per Parigi nel 1826 e presentata in Appendice nell’edizione critica della Fondazione Rossini a cura di Helen Greenwald e Kathleen Hansell, La cambiale di matrimonio rappresentata per la prima volta sulle scene del ROF nella nuova edizione critica di Eleonora di Cintio e le tre Cantate per voce sola, coro e orchestra Il pianto di Armonia sulla morte di Orfeo (1808), La morte di Didone (1811), Il pianto delle muse in morte di Lord Byron (1824) presentate nella nuova edizione critica a cura, rispettivamente, di Marco Beghelli, Cecilia Nicolò ed Eleonora di Cintio”.
Calixto Bieito ha inviato un video messaggio: “Onorato di poter presentare una nuova produzione di Zelmira, un capolavoro di Rossini, che sarà anche l’opera che aprirà il Festival il 10 agosto all’Auditorium Scavolini. Il mio ricordo va ad Alberta Zedda che mi ha sempre incoraggiato a portare in scena il repertorio del Rossini serio e finalmente quest’anno accadrà proprio nel contesto del suo amato Rossini Opera Festival.”
Queste le parole di Rosetta Cucchi: “Credo sia molto facile amare Rossini, ancora di più per chi lo ha sempre respirato come me fin da bambina. Precursore del cinema nonsence quasi di cento anni. La sua musica riesce a trovare la bellezza nel caos, in una follia organizzata che caratterizza non solo la sua tecnica musicale, ma diviene un modo di concepire il teatro. Racconteremo così il capolavoro rossiniano dell’Italiana in Algeri, calandola nel panorama di oggi, ma in un’atmosfera da fiaba lontana dal realismo e proposta in uno stile comico e leggero con un pizzico di trasgressione.”
Il programma del Rof 2025
Il programma della 46a edizione del Rossini Opera Festival è stato presentato a Roma nella Sala Nassirya del Senato della Repubblica. Il Festival si terrà a Pesaro dal 10 al 22 agosto 2025. Saranno proposte quattro produzioni liriche. Inaugurerà il Festival un nuovo allestimento di Zelmira (titolo che mancava al ROF dal lontano 2009), diretto da Giacomo Sagripanti e messo in scena da Calixto Bieito, al debutto al Festival. Seguirà un’altra nuova produzione, L’Italiana in Algeri, affidata alla bacchetta di Dmitry Korchak e alla regia di Rosetta Cucchi.
Due le riprese: La cambiale di matrimonio già vista con successo al ROF 2020 e nella successiva tournée in Oman, ideata da Laurence Dale e questa volta diretta da Christopher Franklin, nonché Il viaggio a Reims nella consueta versione ideata da Emilio Sagi, diretta da Alessandro Mazzocchetti e interpretata dagli allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”.
Nel programma concertistico sono presenti diverse rarità: le tre Cantate Il pianto di Armonia sulla morte di Orfeo, La morte di Didone e Il pianto delle Muse in morte di Lord Byron saranno eseguite in prima assoluta nell’edizione critica della Fondazione Rossini.
Chiuderà l’edizione 2025 la Messa per Rossini, proposta da Giuseppe Verdi poco dopo la morte del compositore e scritta nel 1869 da autori vari (tra cui lo stesso Verdi, Lauro Rossi, Carlo Pedrotti e Carlo Coccia).
Il Festival sarà inaugurato il 10 agosto all’Auditorium Scavolini da Zelmira, messa in scena da Calixto Bieito, che cura le scene con Barbora Horáková. I costumi sono di Ingo Krügler e le luci di Michael Bauer. Giacomo Sagripanti dirigerà l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, che torna al ROF dopo esserne stata compagine di riferimento per un trentennio, e il Coro del Teatro Ventidio Basso. Nel cast, Pretty Yende nel ruolo del titolo, Lawrence Brownlee (Ilo), Enea Scala (Antenore), Marina Viotti (Emma), Andrea Mastroni (Polidoro), Gianluca Margheri (Leucippo), Paolo Nevi (Eacide) e Shi Xong (Gran Sacerdote). Le tre repliche si terranno il 13, 16 e 19 agosto.
Seguirà l’11 agosto al Teatro Rossini la prima della Cambiale di matrimonio, proposta assieme alle Soirées musicales. Christopher Franklin guiderà la Filarmonica Gioachino Rossini nello spettacolo creato da Laurence Dale con le scene e i costumi di Gary McCann e le luci di Ralph Kopp. Nella compagnia di canto figurano Paola Leoci (Fanny), Pietro Spagnoli (Tobia Mill), Jack Swanson (Edoardo Milfort), Mattia Olivieri (Slook), Ramiro Maturana (Norton) e Inés Lorant (Clarina). Del cast delle Soirées musicales, eseguite nella versione orchestrata da Fabio Maestri per il ROF 2019, faranno parte Vittoriana De Amicis, Andrea Niño, Paolo Nevi e Gurgen Baveyan. Repliche il 15, 17 e 20 agosto.
Sempre al Teatro Rossini, il 12 agosto sarà la volta della seconda nuova produzione, L’Italiana in Algeri. Dmitry Korchak dirigerà l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e il Coro del Teatro Ventidio Basso. La messinscena è a cura di Rosetta Cucchi, con scene di Tiziano Santi, costumi di Claudia Pernigotti, video design di Nicolas Boni e luci di Daniele Naldi. Nel cast, Daniela Barcellona come Isabella, Josh Lovell come Lindoro, Giorgi Manoshvili come Mustafà, e poi Misha Kiria (Taddeo), Gurgen Baveyan (Haly), Vittoriana De Amicis (Elvira) e Andrea Niño (Zulma). Repliche il 14, 18 e 21 agosto.
La quarta opera in programma è Il viaggio a Reims dei giovani cantanti dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, in programma al Teatro Rossini il 15 e 18 agosto nella storica messinscena ideata da Emilio Sagi e ripresa da Matteo Anselmi, con i costumi di Pepa Ojanguren e le luci di Fabio Rossi. Il giovane cast sarà diretto da Alessandro Mazzocchetti, alla guida dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini. La 37a edizione dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, al via il 7 luglio, si chiuderà il 21 luglio al Teatro Rossini con il consueto Concerto finale. I cantanti dell’Accademia Rossiniana si esibiranno inoltre nei Salons Rossini, concerti tenuti nei borghi storici della provincia, e nei Concerti al Museo Nazionale Rossini.
Fitto il programma concertistico, con sette appuntamenti in programma al Teatro Rossini e l’ottavo all’Auditorium Scavolini. Il 17 agosto saranno eseguite le tre Cantate Il pianto di Armonia sulla morte di Orfeo, La morte di Didone e Il pianto delle Muse in morte di Lord Byron in prima assoluta nell’edizione critica della Fondazione Rossini: Cesare Della Sciucca dirigerà l’Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Coro del Teatro Ventidio Basso, voci soliste Giuliana Gianfaldoni e Dave Monaco. Saranno tre i Concerti lirico-sinfonici: il 13 agosto François López-Ferrer dirigerà l’Orchestra Sinfonica G. Rossini, voci soliste Anastasia Bartoli e Vasilisa Berzhanskaya; il 19 agosto Manuel López-Gómez dirigerà Michele Pertusi e la Filarmonica Gioachino Rossini; il 21 agosto Asier Eguskitza dirigerà Sergey Romanovsky e l’Orchestra Sinfonica G. Rossini. In programma anche tre Concerti di Belcanto: protagoniste Cecilia Molinari (14 agosto), Marko Mimica (16 agosto) e Hasmik Torosyan (20 agosto).
Il ROF 2025 si chiuderà il 22 agosto al Teatro Rossini con l’esecuzione della Messa per Rossini. Donato Renzetti dirigerà l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e il Coro del Teatro Ventidio Basso, nonché un cast composto da Vasilisa Berzhanskaya, Caterina Piva, Dmitry Korchak, Misha Kiria e Andrea Mastroni.
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