sperimentata l’allerta che simula il crollo della diga

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Alle 11.58 migliaia di telefoni in tutta la città di Ravenna e del suo territorio hanno sperimentato il  test IT-Alert, il sistema di allarme pubblico nazionale che simula situazioni di grave rischio per la popolazione. Ben 43 comuni in tutte le nove province dell’Emilia-Romagna sono state teatro di simulazioni di emergenza riguardanti aziende a rischio di incidente rilevante e grandi dighe. Si sono svolte quattro esercitazioni su aziende potenzialmente pericolose e cinque test sulle dighe, tramite l’invio di messaggi ai cittadini presenti o in transito nelle aree interessate, secondo le linee guida del Dipartimento nazionale di Protezione civile in caso di calamità o disastro. 

Quello di oggi era il test conclusivo e riguardava la Diga di Ridracoli, simulando una grave emergenza alla struttura. Negli uffici, nelle scuole alle 11.58 hanno così iniziato a suonare all’unisono decine di telefoni, con il messaggio pre-registrato. Si tratta solo di una simulazione, per sperimentare un efficace strumento da utilizzare in caso di reale emergenza.

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Per le aziende a rischio rilevante, l’area di interesse è racchiusa in un raggio di circa 3 chilometri dal perimetro dello stabilimento. Nel caso delle grandi dighe, invece, i messaggi di allerta coinvolgono tutti i comuni situati a valle degli sbarramenti. Queste esercitazioni mirano a testare e migliorare i sistemi di allarme pubblico, assicurando che le procedure operative siano efficaci in situazioni reali di emergenza. Potenzialmente saranno coinvolti 515.461 cittadini che, trovandosi nelle aree interessate, riceveranno un messaggio di test sui propri cellulari accesi e connessi; 43 i comuni esposti virtualmente al pericolo e circa 250 i volontari di Protezione civile che garantiranno presidio e coordinamento durante le prove.

Oltre al messaggio di allerta, tutti coloro che si trovano nei territori coinvolti vengono invitati a contribuire al miglioramento del sistema di allarme compilando un questionario online. Il link al questionario è sul sito di IT-Alert. Le informazioni serviranno a ottimizzare le procedure e a garantire l’efficacia del sistema di allarme pubblico. La partecipazione al sondaggio rappresenta un’occasione per i cittadini di fornire feedback diretto e aiutare a costruire un sistema più sicuro e affidabile.

Tutte le sperimentazioni hanno l’obiettivo di verificare la funzionalità della tecnologia usata per l’invio dei messaggi su porzioni ridotte del territorio in relazione a specifici scenari; simulare i flussi di comunicazione in emergenza tra i soggetti coinvolti nella fase di invio del messaggio; rendere il sistema di allarme pubblico più familiare ai cittadini e permettere alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio per scenari di rischio specifici.

Cos’è IT-Alert

È il sistema di allarme pubblico nazionale progettato per inviare informazioni dirette alla popolazione in situazioni di emergenza, come previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche. Il sistema è regolato da una direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ne disciplina l’uso in relazione agli eventi di protezione civile. Lo scopo di IT-Alert è garantire una comunicazione rapida ed efficace per avvisare i cittadini in caso di pericoli imminenti o emergenze rilevanti, contribuendo così alla sicurezza collettiva.

È attivo solo per i seguenti rischi: collasso di una grande diga; incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano); incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica. Ogni dispositivo mobile, connesso alle reti degli operatori di telefonia, presente all’interno delle aree individuate per tipologia di rischio, può ricevere il messaggio IT-Alert. Non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione: il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà dalla copertura della rete di telefonia mobile, dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare. I test in corso a livello nazionale e regionale serviranno a verificare tutte le eventuali criticità e a ottimizzare il sistema.



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