Lo confermano documenti palestinesi visionati dal New York Times
Almeno due dozzine di insegnanti, consulenti e amministratori delle scuole dell’UNRWA a Gaza risultano essere membri registrati di Hamas e altri gruppi terroristici. È quanto emerge da documenti rinvenuti dai soldati israeliani nella striscia di Gaza, ora resi noti da un reportage del New York Times pubblicato domenica scorsa.
I materiali, sequestrati ai gruppi terroristici durante la guerra in corso scatenata dal massacro di Hamas del 7 ottobre 2023, gettano nuova luce sulla tesi, da tempo sostenuta da Israele, secondo cui l’agenzia delle Nazioni Unite responsabile degli aiuti ai “profughi” palestinesi, che prima della guerra amministrava circa 288 scuole nella striscia di Gaza, ha fomentato l’estremismo e il conflitto ed è stata utilizzata dai gruppi terroristici nella loro guerra senza quartiere contro Israele.
I documenti visionati dal New York Times identificano 24 dipendenti di 24 diverse scuole dell’UNRWA, per la maggior parte presidi o vicepresidi, che risultano essere membri registrati di Hamas o della Jihad Islamica Palestinese. In circa la metà dei casi è documentato il possesso di armi da guerra fornite dai gruppi terroristici, come fucili d’assalto e bombe a mano, e la partecipazione a esercitazioni d’addestramento paramilitare organizzate dei gruppi terroristi.
Residenti di Gaza intervistati nel servizio del New York Times confermano che la presenza di Hamas nelle scuole gestite dall’Onu è una sorta di segreto di Pulcinella. Basti pensare, ad esempio, che un educatore dell’UNRWA, citato nel reportage, veniva “regolarmente visto dopo l’orario di lavoro con la divisa di Hamas e un Kalashnikov”.
Un altro preside di scuola, un membro di Hamas a cui vennero consegnati mitra e pistola, ha sulla sua pagina Facebook una foto che lo ritrae in posa davanti a uno striscione di Hamas.
Il reportage ricorda anche la presenza di tunnel di Hamas dentro le scuole dell’UNRWA e riporta documenti interni di Hamas che citano in particolare due scuole utilizzate per nascondere armi. Il documento di Hamas indica esplicitamente le scuole e altri siti civili come “i migliori ostacoli per proteggere la resistenza”. Durante la guerra, Israele ha spesso dovuto affrontare operativi di Hamas asserragliati dentro gli edifici scolastici.
Il preside ritratto con lo striscione di Hamas sulla sua pagina di Facebook supervisionava una scuola che si trovava direttamente sopra a un tunnel terroristico. L’UNRWA ebbe notizia del tunnel nel 2017 e, all’epoca, rilasciò una dichiarazione in cui criticava Hamas per l’uso della scuola e sosteneva d’aver preso provvedimenti volti a sigillare gli ingressi del tunnel.
Tuttavia, il New York Times cita diversi altri casi in cui il governo israeliano ha fornito avvertimenti scritti all’UNRWA circa specifici dipendenti che erano operativi di gruppi terroristici, ma non vennero presi provvedimenti e quei dipendenti non sono mai stati licenziati.
Ad esempio, nel 2011 il Ministero degli esteri israeliano avvertì l’UNRWA che Naji Abu Aziz, preside della Khuza’a Prep Boys School, era collegato a Hamas. I documenti sequestrati più di recente dimostrano che Abu Aziz fa parte dell’unità chimica del dipartimento di produzione militare di Hamas. Ed è ancora elencato come preside della scuola.
Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’agenzia, evidentemente immemore di questi imbarazzanti precedenti, ha sostenuto con il New York Times che l’UNRWA ha difficoltà a ottenere da Israele informazioni che le consentano di agire contro i dipendenti collegati a gruppi terroristici, e ha definito “straordinariamente interessante” che Israele abbia condiviso i documenti di Hamas con il giornale, anziché con l’Onu.
Da tempo Gerusalemme ha un rapporto conflittuale con l’UNRWA, che Israele e molti osservatori accusano d’aver perpetuato all’infinito il problema dei profughi palestinesi consentendo che lo status di profugo palestinese – caso più unico che raro – venga tramandato di generazione in generazione.
La frustrazione nei confronti dell’UNRWA è aumentata nell’ultimo decennio, da quando Israele ha constatato che il gruppo terrorista Hamas al potere a Gaza è profondamente infiltrato nelle strutture dell’agenzia Onu.
La collera ha raggiunto il culmine quando si è scoperto che diversi membri dello staff dell’UNRWA hanno preso parte direttamente alla carneficina del 7 ottobre, contribuendo personalmente all’uccisione e al rapimento di israeliani.
Secondo le stime di Israele, almeno il 10% del personale dell’agenzia delle Nazioni Unite a Gaza è collegato a vario titolo con gruppi terroristici. Anche il capo del sindacato degli insegnanti dell’UNRWA in Libano (recentemente ucciso da Israele) era di stanza nel paese in qualità di comandante di Hamas.
Lo scorso primo novembre, la Knesset ha approvato una legge che vieta all’UNRWA di operare in territorio israeliano e proibisce alle agenzie governative di collaborare con l’UNRWA. La legge entrerà in vigore all’inizio del 2025.
A ottobre, l’UNRWA ha ammesso che un terrorista dell’unità Nukhba di Hamas che il 7 ottobre ha guidato la strage e il rapimento di civili israeliani in un rifugio sul ciglio della strada vicino al kibbutz Re’im (successivamente ucciso in un attacco israeliano), era un dipendente a libro-paga dell’agenzia sin dal luglio 2022.
A febbraio, le Forze di Difesa israeliane hanno rivelato l’esistenza di un grande centro dati sotterraneo di Hamas direttamente sotto il quartier generale dell’UNRWA nella striscia di Gaza.
I militari israeliani hanno anche ripetutamente colpito centri di comando e uomini armati di Hamas nascosti dentro le scuole dell’UNRWA.
L’UNRWA, fondata nel 1949 dopo la guerra d’indipendenza che Israele dovette combattere nel 1948 a seguito dell’attacco dei paesi arabi, è incaricata di fornire assistenza, sanità e istruzione ai profughi palestinesi e a tutti i loro discendenti a Gaza, in Cisgiordania e nei paesi arabi limitrofi Siria, Libano e Giordania.
È una delle due agenzie delle Nazioni Unite per i profughi: mentre l’UNRWA si occupa solo dei palestinesi, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati è responsabile di tutti gli altri profughi nel mondo.
Le Nazioni Unite ripetono continuamente che non esiste nessuna possibile alternativa all’UNRWA. Israele, al contrario, afferma che le attività assistenziali dell’UNRWA potrebbero essere svolte da altre agenzie meno compromesse con il terrorismo e prive dell’ideologia bellicista che permea l’UNRWA e le sue istituzioni educative.
(Da: Times of Israel, 9.12.24)
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