Dalla Regione Lazio una spinta all’internazionalizzazione delle imprese bando da 5 milioni per fiere

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Cinque milioni di euro per le aziende che intendono partecipare a fiere internazionali per ampliare il proprio accesso ai mercati esteri e favorire i processi di internazionalizzazione. Questi gli elementi essenziali dell’edizione 2025 del bando della Regione Lazio “Voucher per l’internazionalizzazione delle Pmi”, presentato questa mattina nella sede della giunta regionale del Lazio, a Roma. Con una dotazione complessiva di 5 milioni di euro da risorse del programma Fesr Lazio 2021-2027 (obiettivi Strategici 1 e 3), il nuovo bando concede contributi a fondo perduto alle aziende che vogliono partecipare alle fiere internazionali. L’avviso, gestito completamente on-line da Lazio Innova tramite la piattaforma Gecoweb plus, è attualmente attivo e si chiuderà il 15 gennaio 2025 alle ore 17. All’incontro di questa mattina hanno partecipato la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, della Regione Lazio, Roberta Angelilli, il delegato per Export e tutela del Made in Italy di Unindustria, Giorgio Klinger, il direttore della centrale per l’internazionalizzazione economica del ministero degli Affari esteri e cooperazione internazionale, Fabrizio Lobasso, e Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova.

La Regione Lazio “conferma il suo impegno al fianco delle imprese del territorio, offrendo strumenti concreti per rafforzarne la competitività sui mercati internazionali – ha affermato l’assessore Angelilli -. Questo bando è per tutte le aziende. Replichiamo la dotazione dello scorso anno, ma nel 2025 è prevista una dotazione finanziaria più consistente proprio perché è stata una misura molto apprezzata e utilizzata, e quindi per dare al maggior numero di imprese la possibilità di partecipare. Ci saranno inoltre, in collaborazione con il Maeci, iniziative complesse per le imprese che hanno già le idee chiare con proposte più strutturate che presenteremo in primavera”, ha concluso Angelilli. “Questo Voucher è un altro passo per l’internazionalizzazione delle aziende del Lazio, è uno strumento molto importante che replichiamo quest’anno dopo il successo dello scorso anno – ha spiegato il presidente Marcolini -. Puntiamo molto a una integrazione sempre più proficua con le misure del ministero degli Esteri e dell’agenzia Ice. A tal proposito stiamo ragionando con l’ufficio internazionalizzazione per un utilizzo maggiore delle presenze dell’Ice all’estero e per collaborare maggiormente nella definizione del prossimo calendario fiere”, ha concluso.

In particolare, il contributo concedibile ammonta a 15.240 euro per ciascuna singola Fiera internazionale a cui partecipa la Pmi beneficiaria iscritta al registro delle imprese italiano e attiva con una o più sedi operative nel Lazio. A ciascuna Pmi può essere finanziato un unico progetto, in forma singola, per la partecipazione fino a un massimo di tre fiere internazionali. Sarà erogato a saldo, in un’unica soluzione, previa richiesta di erogazione da presentarsi entro due mesi dalla conclusione dell’ultima fiera internazionale a cui partecipa la Pmi con un proprio spazio espositivo. Per “Fiera Internazionale” s’intende una manifestazione fieristica che si svolge in Italia ed è censita con la qualifica di internazionale nei calendari fieristici nazionali. Ai fini dell’ammissibilità si considerano le Fiere Internazionali incluse nei calendari nazionali relativi agli anni 2024 e 2025 pubblicati sul sito della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome alla data di pubblicazione dell’avviso “Voucher Internazionalizzazione Pmi 2025” sul Bur Lazio. Per fiera internazionale si intende anche una manifestazione che si svolge in uno Stato estero ed è censita nel sito Trade Fair Dates o che, qualora non censita, non si tratta di un mercato rivolto esclusivamente o prevalentemente ai consumatori finali (condizione da dimostrare in sede di domanda).

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“L’internazionalizzazione delle nostre imprese è stato un fattore determinante per la crescita del tessuto industriale del Lazio negli ultimi 15 anni – ha sottolineato il delegato per Export e tutela del Made in Italy di Unindustria, Giorgio Klinger -. L’export ci ha consentito di crescere nei momenti più difficili, ovvero quando si è ridotta la domanda interna e quando abbiamo avuto poca possibilità di investimenti pubblici sul nostro territorio. Riteniamo che questo voucher sia uno strumento ottimo. È semplice ed efficace e siamo sicuri che andrà esaurito in tempi rapidissimi. I voucher, però, devono essere accompagnati da misure che aiutano l’export indirettamente. Per le imprese servono misure strutturali per poter crescere e strutturarsi. Bisogna quindi fare una politica sia di presentazione che di crescita delle aziende”, ha concluso.

“Occupandoci di internazionalizzazione delle imprese, questo bando è nella stessa scia di quello che facciamo come ministero degli Affari esteri e con l’agenzia Ice, che dal 2019 è entrata nella nostra famiglia – ha spiegato il direttore della centrale per l’internazionalizzazione economica del ministero degli Affari esteri e cooperazione internazionale, Fabrizio Lobasso -. Abbiamo 3 mila eventi di promozione integrata, un fondo del ministero che si occupa di mettere insieme l’aspetto culturale e quello di internazionalizzazione delle imprese attraverso la promozione nei settori di punta. Nel 2024 abbiamo avuto oltre 6 mila aziende hanno partecipato a 250 eventi internazionali. E con i nostri 626-627 miliardi di export, ci piazziamo tra la quarta e sesta potenza esportatrice del mondo. Obiettivo del ministro Tajani e del governo è di arrivare a 700 miliardi, possibilmente il prossimo anno. Nel 2024 abbiamo speso oltre 93 milioni per fiere italiane e oltre 150 milioni per portare gruppi di imprenditori italiani nelle fiere estere. E contiamo su una rete di 87 uffici Ice nel mondo, più 63 punti temporanei, e di oltre 120 ambasciate. Stiamo quindi organizzando e ci stiamo muovendo in rete. Questo è un grande momento di sistema, dove la diplomazia della crescita e dell’innovazione si è arricchita di nuovi attori, formando una diplomazia ibrida che mette insieme le istituzioni, i ministeri, enti locali territori e istituzioni come Sace Simest, Ice e Cassa depositi e prestiti. Tutti insieme con le aziende e per le aziende per moltiplicare le occasioni di partenariato. Tutte occasioni di investimenti da e per l’estero che possono portare benessere, occupazione e sviluppo”, ha concluso.



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