Il futuro del mais italiano al centro del convegno di Condifesa Lombardia Nord-Est a Montichiari

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Il convegno di Condifesa Lombardia Nord-Est è stato occasione per tracciare un bilancio della difficile annata 2024, segnata da un eccesso di piovosità che ha pesantemente condizionato le attività di semina e di raccolta,

Successo per il convegno Condifesa Lombardia Nord-Est al Centro Fiera di Montichiari

Ha riscosso ancora una volta grande successo di pubblico il consueto convegno di fine anno sull’agricoltura conservativa organizzato al Centro Fiera del Garda di Montichiari da Condifesa Lombardia Nord-Est: sala piena, tanti giovani studenti delle scuole agrarie bresciane e grande interesse per la 12esima edizione del simposio, dedicato quest’anno alla correlazione tra “Innovazione nella coltivazione del mais e crediti di carbonio”.

L’occasione per tracciare un bilancio della difficile  annata 2024, segnata da un eccesso di piovosità che ha pesantemente condizionato le attività di semina e di raccolta, con forti ritardi sulle tempistiche tradizionali e conseguenti riduzioni quali-quantitative per la coltura principe delle campagne lombarde, con oltre 70 mila ettari a dimora solo nella provincia di Brescia.

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Siamo reduci da un anno di grandissime criticità – ha confermato il presidente di Condifesa Giovanni Martinelli, –. Non possiamo prevedere cosa sarà il futuro, ma il nostro impegno sarà massimo per continuare a garantire che il nostro Condifesa sia protagonista nel mondo agricolo lombardo, anche con momenti di aggiornamento tecnico come il nostro convegno”.

Ormai il cambiamento climatico è già crisi climatica – ha detto il direttore Andrea Berti -. Negli ultimi 25 anni la crescita dei danni dovuti al clima è stata pari al 6,7%, il doppio rispetto alla crescita economica: solo nel 2023 siamo arrivati a 108 miliardi di danni con la perdita di 12 mila vite umane a causa di catastrofi. Scenari che devono portare tutti gli attori del mondo agricolo ad un coinvolgimento totale nella nuova strategia di adattamento per la salvaguardia del reddito di impresa”.

Opportunità e limiti

Il confronto è entrato nel vivo con il professor Amedeo Reyneri dell’Università di Torino, ospite ormai abituale del convegno: la sua relazione ha puntato a mettere in evidenza opportunità e limiti nell’applicazione dell’agricoltura rigenerativa alla coltivazione del mais.

Il nostro mondo sta davvero cambiando sulla spinta dei cambiamenti climatici – ha detto -. Stiamo passando dall’agricoltura integrata a quella rigenerativa, che sintetizza aspetti della conservativa e della cosiddetta smart agriculture in un nuovo modello, che riprende l’approccio olistico dell’agricoltura biologica senza introdurre limiti alle innovazioni tecnologiche nei campi di nutrizione, difesa e genetica, implementando gli obbiettivi della carbon farming senza dimenticare il mercato. In tutto questo il mais assicura una maggiore efficienza ecologica rispetto ad altri seminativi in quanto sequestra più Co2 di ogni altra coltura”.

Tanti i temi affrontati

Con Gino Mainardi di Cobo, azienda bresciana leader nel campo dell’automotive con sede a Leno, si è parlato anche di Intelligenza Artificiale in agricoltura: un nuovo sostegno tecnologico che può portare nel settore un plus di automazione, precisione e sicurezza per guardare alle sfide del futuro imparando dal passato. Non è mancato un momento di confronto sulle problematiche del settore primario a livello provinciale: i presidenti di Coldiretti Brescia Laura Facchetti. di Copagri Brescia Alessandro Baronchelli, di CIA Brescia Rossano Bellettati e Donato Cillis di CIS- Consorzi Agrari d’Italia hanno tracciato un bilancio dell’annata conclusa evidenziando nel contempo le prospettive del comparto per il 2025, con tanti accenni al contributo delle giovani generazioni nella spinta innovativa per il futuro ma anche al ruolo ed al peso dell’Europa nelle strategie nazionali. In conclusione con Davide Pettenella dell’Università di Padova un focus sui crediti di carbonio (grande opportunità sulla quale però purtroppo l’Italia è ancora molto indietro soprattutto in ambito agricolo) ed un’analisi termo pluviometrica della stagione assicurativa 2024 in Lombardia a cura di Elia Benzoni di Radarmeteo.



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