DAMō è la startup che supporta i designer nella ricerca e selezione dei materiali ecosostenibili. È tra le finaliste del Global Startup Program di ITA a SIOS24 Winter in programma in Borsa Italiana martedì 17 dicembre. Micheletti (CEO): «Aiutiamo i piccoli brand che producono localmente, valorizzando la qualità e l’artigianalità»
La moda sostenibile è un fenomeno in rapida espansione, spinto dalla necessità di affrontare i gravi impatti ambientali e sociali generati dall’industria tradizionale. I numeri mettono in luce l’urgenza di un cambiamento. Un dato allarmante riguarda le emissioni di CO2: il settore della moda contribuisce al 10% delle emissioni globali di gas serra, una cifra sorprendentemente superiore a quella prodotta dai voli internazionali e dal trasporto marittimo messi insieme. Il problema dei rifiuti tessili è altrettanto significativo: ogni anno oltre 92 milioni di tonnellate di tessuti finiscono in discarica, contribuendo a un sistema poco circolare e altamente sprecone. Questi dati evidenziano l’importanza della moda sostenibile come risposta concreta a sfide globali che non possono più essere ignorate.
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La missione di DAMō è creare il più grande spazio online dedicato all’informazione e alla ricerca su materiali e pratiche per la moda sostenibile. L’obiettivo è facilitare la transizione verso un sistema di moda circolare, unendo forze, idee e visioni. DAMō mira a supportare designer e piccoli brand nel loro percorso verso la creazione di moda consapevole, di qualità e rispettosa dell’ambiente, diventando attori chiave nel processo di transizione dell’industria tessile.
DAMō offre una piattaforma web ricca di strumenti interattivi e risorse accessibili, ideata per favorire la creazione di prodotti di moda che rispettino elevati standard di design etico, moda circolare e sostenibilità socio-ambientale. La piattaforma supporta i designer nelle fasi di ricerca, sviluppo e selezione di materiali ecosostenibili, promuovendo la tracciabilità e la trasparenza lungo l’intera filiera produttiva.
Il nome “DAMō” è un anagramma della parola “moda” e riflette i pilastri fondamentali del progetto: circolarità, creatività, riuso e Made in Italy. Innovare utilizzando ciò che già esiste, preservando gli elementi estetici e simbolici caratteristici della moda, rendendola al contempo più sostenibile.
DAMō, parteciperà a SIOS24 Winter il prossimo 17 dicembre a Milano, a Palazzo Mezzanotte sede della Borsa Italiana, essendo tra le 12 startup finaliste del Global Startup Program (GSUP), la call internazionale promossa da ITA – Italian Trade Agency – che ha selezionato 60 startup per un percorso di accelerazione internazionale. Queste realtà imprenditoriali, di cui DAMō fa parte, hanno potuto affinare i loro modelli di business e aprirsi ai mercati globali grazie a un programma di quattro settimane con acceleratori esteri. La startup vincitrice che sarà premiata a SIOS24 Winter rappresenterà l’Italia al Viva Technology di Parigi nel 2025, un riconoscimento che valorizza il potenziale dell’innovazione italiana e apre nuove prospettive di crescita e visibilità sul mercato globale.
Ne abbiamo parlato con Selene Micheletti, CEO e Co-Founder di DAMō
Qual è la missione della vostra startup e in che modo l’esperienza internazionale e il supporto dell’ICE vi stanno aiutando ad affermare il vostro progetto?
La missione principale di DAMō è quella di accelerare la transizione verso un’industria della moda più sostenibile. Il nostro obiettivo è supportare i designer nella creazione di prodotti compatibili con le nuove regolamentazioni di eco-design, aiutandoli nella ricerca e nell’approvvigionamento di materiali certificati e sostenibili.
Grazie all’esperienza internazionale e al supporto di ICE, stiamo espandendo le collaborazioni con brand nord-europei, particolarmente sensibili alle tematiche della sostenibilità. Inoltre, stiamo ampliando il nostro catalogo di materiali, integrando fornitori europei certificati, favorendo una produzione locale e a basse emissioni. Questo ci consente di offrire ai nostri clienti soluzioni innovative e diversificate, rafforzando il nostro posizionamento come partner affidabile per la moda sostenibile.
Qual è il vostro mercato di riferimento, e come l’internazionalizzazione e l’accesso a nuovi network globali stanno trasformando il vostro approccio strategico?
Il nostro mercato di riferimento è il settore del tessile sostenibile in Europa, con un focus particolare sui piccoli e medi brand che scelgono di produrre localmente, valorizzando la qualità e l’artigianalità. L’internazionalizzazione e l’accesso a nuovi network globali stanno trasformando radicalmente il nostro approccio strategico e la nostra visione di crescita.
Da un lato, stiamo ampliando la rete di fornitori a livello europeo, garantendoci accesso a materie prime innovative e sostenibili, e offrendo così ai nostri clienti un catalogo sempre più ampio e personalizzato. Partecipando a eventi internazionali, inoltre, stiamo rafforzando la nostra reputazione come azienda pioniera nel settore della moda responsabile, attirando nuovi clienti e consolidando la nostra presenza sul mercato.
Dall’altro lato, ci stiamo radicando in hub della moda sostenibile come Berlino e Copenaghen, costruendo connessioni con community creative e contribuendo a influenzare le tendenze future. La nostra ambizione è diventare un punto di riferimento globale per lo sviluppo e la ricerca per la moda sostenibile, non solo offrendo materiali e servizi di alta qualità, ma anche ispirando e guidando il cambiamento verso un’industria tessile più responsabile.
In che modo l’opportunità di partecipare a una rete globale di innovazione, come quella offerta dal programma ICE sta contribuendo a rafforzare le vostre capacità tecnologiche e innovative?
La partecipazione al programma ICE è stata determinante per rafforzare le nostre capacità tecnologiche e innovative. Grazie a questa opportunità, abbiamo avuto accesso a un network internazionale di esperti, scoprendo nuove possibilità di collaborazione con aziende e startup all’avanguardia. Questo ci ha permesso di stimolare lo scambio di conoscenze e di integrare le migliori pratiche del settore nel nostro lavoro.
Uno degli sviluppi più significativi è il nostro progetto di implementazione di tecnologie di intelligenza artificiale (AI) all’interno della nostra piattaforma. L’obiettivo è ottimizzare i processi produttivi, migliorare la tracciabilità dei materiali e offrire un’esperienza utente sempre più intuitiva e personalizzata. Inoltre, grazie agli eventi e ai talk formativi a cui abbiamo avuto accesso grazie al programma ICE, abbiamo acquisito nuove prospettive sull’utilizzo della tecnologia nella supply chain della moda, individuando opportunità per ampliare i nostri servizi e integrarli con soluzioni innovative.
Se doveste vincere il premio per la trasferta al VIVATECH PARIGI, come sfruttereste questa occasione per consolidare la vostra presenza internazionale?
Vincere il premio per partecipare al VivaTech di Parigi rappresenterebbe per DAMō un’opportunità unica. Considerando che il 2025 sarà un anno cruciale per la nostra crescita, questo evento potrebbe diventare il trampolino di lancio per consolidare la nostra presenza internazionale e attrarre investitori e partner strategici di alto livello.
La nostra priorità sarebbe quella di entrare in contatto con investitori interessati a chiudere il nostro pre-seed round attualmente in corso o a valutare round futuri. Ci concentreremo in particolare su collaborazioni con partner e investitori specializzati nei settori del fashion tech e della sostenibilità.
In parallelo, esploreremo attivamente sinergie con altre startup e PMI innovative presenti all’evento, creando una rete di esperti in grado di accelerare lo sviluppo della nostra offerta. Infine, sfrutteremo l’alta visibilità mediatica di VivaTech per promuovere il nostro brand e posizionare DAMō come un player di rilievo nel panorama internazionale della moda sostenibile. La partecipazione all’evento ci permetterebbe non solo di attrarre nuove collaborazioni, ma anche di consolidare il nostro ruolo come innovatori e promotori di un cambiamento positivo nell’industria tessile globale.
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