Nel 2024 record di conflitti, il monito di Mattarella: “Guerra inammissibile anacronismo”

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Il presidente della Repubblica, nella tradizionale cerimonia di auguri di fine anno al Corpo diplomatico, ricorda i 56 fronti aperti nel mondo: “La pace deve essere promossa e difesa”

Pubblicato:13-12-2024 19:18

Ultimo aggiornamento:13-12-2024 19:19


ROMA – “La guerra non è soltanto un inammissibile anacronismo fuori dalla storia: rappresenta la negazione dell’umanità. È la pace a dover essere promossa e difesa”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Quirinale, durante la presentazione degli auguri di Natale e di Fine Anno al Presidente della Repubblica da parte del Corpo Diplomatico. E la pace è al centro del suo discorso agli “Stati Generali” della diplomazia tricolore nel mondo, che ha affrontato le emergenze in Siria, Medio Oriente, Ucraina, ma anche il tema dei migranti e della transizione energetica.

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Si è svolta infatti, nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale, la tradizionale cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno tra il Corpo Diplomatico e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dopo l’indirizzo di saluto augurale di S.E. Rev.ma Mons. Petar Raji, Decano del Corpo Diplomatico – Nunzio Apostolico, il Presidente Mattarella ha rivolto un discorso ai Capi delle Missioni Diplomatiche accreditati presso la Repubblica Italiana. Alla cerimonia, nel Salone dei Corazzieri, hanno partecipato i Sottosegretari del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Giorgio Silli e Maria Tripodi e il Presidente della Commissione permanente per le politiche dell’Unione europea del Senato della Repubblica, Giuliomaria Terzi di Sant’Agata.

“NEL MONDO 56 CONFLITTI, SOLIDARIETÀ DALL’ITALIA AI POPOLI COLPITI”

Il 2024 ha registrato 56 conflitti nel mondo, “il più alto numero dal tempo della Seconda Guerra mondiale”. Fa presente il presidente della Repubblica ai diplomatici. “Il mondo attraversa un grave momento di crisi e desidero esprimere la solidarietà della Repubblica Italiana ai popoli gravati da guerre e conflitti. La puntuale elencazione delle aree di crisi, i tentativi razionali di analisi delle motivazioni che hanno portato a questa condizione, non possono nascondere un interrogativo. In che modo intendiamo essere presenti, come Stati, nella comunità internazionale? E’ dalla risposta a questa semplice domanda che deriva l’atteggiamento con cui rivolgerci ai nostri vicini, ai nostri partner, ai Paesi amici e a quelli visti come competitori”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale al Corpo Diplomatico.

UCRAINA, “SOSTEGNO FERMO DELL’ITALIA, OBIETTIVO È UNA PACE GIUSTA”

Il presidente Mattarella parla quindi del conflitto nella vicina Ucraina: “Il diritto umanitario internazionale non contempla sospensioni o congelamenti. Anche sotto questo profilo, il pensiero non può non andare al dramma dell’Ucraina, dove si sono ormai superati i mille giorni di conflitto. Il sostegno dell’Italia per Kyiv, fermo e determinato, ha l’obiettivo di una pace giusta, fondata sui principi e sui valori della Carta delle Nazioni Unite”. Un obiettivo, ricorda Mattarella, che “fa da sfondo all’impegno italiano di ospitare a Roma, nel mese di luglio del prossimo anno, la terza edizione della Conferenza Internazionale sulla Ricostruzione dell’Ucraina”.

“IN SIRIA RIATTIVARE IL DIALOGO CON LA NUOVA STATUALITÀ”

“In Siria si è registrato un nuovo scenario di scontro, con un cambio di regime. È indispensabile- sottolinea quindi- che si dia vita rapidamente a una nuova statualità, che in queste fasi concitate si riattivi il dialogo, la popolazione sia protetta e le minoranze salvaguardate”.

“COSTRUIRE UN FUTURO PER LA COESISTENZA DI PACE TRA ISRAELE E PALESTINA

Quindi “il pensiero va al Medio Oriente- prosegue il presidente della Repubblica- ove i disumani attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre dell’anno passato hanno provocato un trauma profondo al popolo israeliano e innescato una spirale di inaudita violenza e una crisi umanitaria senza precedenti a Gaza, estendendo il conflitto al Libano, incendiando l’intera area”. E ancora: “Insieme ai nostri partner continuiamo anzitutto a operare per il cessate il fuoco, per un processo costruttivo che, con il concorso della comunità internazionale, porti alla soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile e in linea con il diritto internazionale, unica prospettiva di pace stabile. Prospettiva unica e urgente se si vuole scongiurare che il sedimento di ostilità e di risentimenti provochi rapidi e frequenti ritorni di sempre più gravi violenze”.
“Non è una formula di rito, non è una posizione vana – aggiunge – Costruire un futuro per il Medio Oriente in cui Israele e Palestina coesistano in pace e sicurezza è un compito che, se sarà sviluppato da coloro che oggi nascono e crescono tra le macerie della guerra, tocca oggi a noi saper far decollare”

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MIGRANTI, “INDISPENSABILE L’ATTENZIONE PER L’AFRICA”

Il presidente tocca un altro tema che investe direttamente l’Italia, l’emergenza migranti: “E’ indispensabile – e a questo mira il Piano Mattei, lanciato dal governo italiano – rivolgere attenzione al continente africano, con i suoi tanti focolai di crisi: il Sudan martoriato da una guerra che non trova tregua; l’arco saheliano; il Corno d’Africa e alcune regioni dell’Africa centrale, con le loro tensioni irrisolte. Sono tutte condizioni che sospingono il dramma delle migrazioni nel tentativo di salvare le proprie vite. A queste drammatiche causa di migrazioni si aggiungono quelle derivanti dalle crisi climatiche”.

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