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Dopo l’udienza con Papa Francesco di questa mattina, i membri della commissione che assegnerà il riconoscimento, riuniti nella sede dei media vaticani, ribadiscono l’importanza di dare risalto agli sforzi che molti compiono per promuovere la pace e la fraternità
Devin Watkins – Città del Vaticano
“Papa Francesco è profondamente preoccupato per lo stato del mondo e per la fame di milioni di persone che sono malnutrite e cercano cibo nei cumuli di rifiuti, mentre il mondo spende enormi quantità di denaro per produrre armi”. Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, ha condiviso la preoccupazione del Papa per il benessere dei poveri. Lo ha fatto assieme agli altri cinque membri della commissione che assegnerà il Premio Zayed 2025 per la Fraternità Umana in una conferenza stampa tenutasi oggi, 14 dicembre, a Palazzo Pio, podo dopo l’incontro in udienza con Papa Francesco.
Gli incontri con Papa Francesco
Il giudice Mohamed Abdelsalam, segretario generale del premio, ha sottolineato che questa è stata la ventesima udienza papale per i gruppi legati al Documento sulla fratellanza umana, che Papa Francesco ha firmato nel 2019 con lo sceicco Ahmad Al-Tayyeb, Grande Imam di Al-Azhar. Ogni incontro con il Papa, ha detto, gli ha offerto un incoraggiamento personale nei suoi sforzi per promuovere i valori della fraternità umana. “Il nostro desiderio di continuare su questa strada si rinnova sempre quando incontriamo Papa Francesco”, ha aggiunto il giudice Abdelsalam.
Non lasciarsi sommergere dalla “cultura dell’usa e getta”
Il compito della commissione giudicante, ha detto il cardinale Peter Turkson, è quello di attingere al messaggio di speranza e fraternità del Papa e di prendere in considerazione circa 100 candidati al Premio Zayed che esprimono il desiderio di pace dell’umanità in modo particolare nella loro vita. “All’inizio del Giubileo della speranza”, ha detto il cancelliere delle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali, “dobbiamo ricordarci di non lasciarci sommergere dalla cultura dell’usa e getta e dall’oscurità che ci circonda”. Il cardinale Turkson ha aggiunto che i candidati potrebbero essere chiamati “apostoli della speranza”, che stanno cercando di promuovere un messaggio di fraternità nei loro piccoli e grandi modi.
La pace non è solo speranza, ma realtà umana
Secondo Patricia Scotland, segretario generale del Commonwealth delle Nazioni, il Premio Zayed per la Fraternità Umana permette al mondo di concentrarsi sulle persone che si sforzano di elevare lo spirito umano. Il premio, ha aggiunto, aiuta tutti a riconoscere che la pace “non è solo una speranza ma una realtà umana e che le persone stanno lavorando per raggiungerla”. Macky Sall, ex presidente del Senegal, ha riconosciuto che il nostro mondo è pieno di egoismi, lotte e conflitti. Papa Francesco, ha detto, offre invece un messaggio di “speranza e saggezza” e incoraggia gli altri a lavorare per un mondo di pace. Con il Premio Zayed, ha aggiunto Sall, il mondo riceve un messaggio di fraternità che travalica le religioni e le etnie per arrivare alla bontà che riempie l’umanità.
Le sfide dei giovani e il dramma dei conflitti
Diversi membri della commissione hanno riconosciuto che i giovani di oggi affrontano un mondo pieno di ansie, con molti di essi che si preoccupano di cose che i loro genitori davano per scontate. “Ci sono 700 milioni di persone, di cui 300 milioni nel continente africano, che vanno a letto affamate, mentre si spende tanto per gli armamenti”, ha lamentato la dott.ssa Okonjo-Iweala. Da parte sua José Luis Rodríguez Zapatero, ex primo ministro spagnolo, ha osservato che il momento storico attuale ha visto il maggior numero di conflitti e guerre aperte dalla fine della Seconda Guerra mondiale. “Abbiamo bisogno di una nuova strategia e di una nuova visione del mondo”, ha affermato. “Abbiamo bisogno di mobilitarci per la pace”. Papa Francesco, ha osservato Zapatero, offre al mondo un messaggio “coraggioso” di speranza, pace e attenzione ai poveri e alle persone che soffrono a causa dei conflitti. “Siamo un’unica famiglia umana”, ha detto. “Tutte le religioni, tutte le ideologie, tutti i Paesi sono un’unica umanità”.
Dallo stesso grembo, con uguale dignità
Riflettendo sul significato di fraternità, il cardinale Turkson ha notato che la parola deriva dal termine greco adelphos, che letteralmente significa “dallo stesso grembo”. “È impossibile che persone provenienti dallo stesso grembo abbiano dignità diverse”, ha detto il porporato. “Tutti condividiamo questa dignità e dobbiamo rispettare le esigenze delle nostre relazioni. La fraternità umana pone questa base fondamentale per le nostre relazioni”. Il Premio Zayed per la Fraternità Umana, ha detto il cardinale Turkson, ricorda che tutti possono cercare di rendere il mondo un posto migliore. “Chiunque – ha esortato – può diventare un protagonista della pace”.
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