Come funziona il bonus TARI? Hai sentito parlare delle agevolazioni sulla tassa rifiuti e sei interessato a capire come funziona e chi ne ha diritto. Bene in quest’articolo trovi le informazioni che ti servono.
Prima di approfondire le caratteristiche del bonus facciamo un piccolo passo indietro;
Che cos’è la TARI?
La TARI è l’acronimo di Tassa Rifiuti, l’imposta comunale per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. È stata istituita a partire dal 2014 con la Legge 147/2013, in sostituzione delle imposte preesistenti (TARSU, TIA e TARES). Sono soggetti al pagamento della tassa rifiuti i possessori e detentori, di locali e aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti, proprietari, usufruttuari, comodatari e titolari di altro diritto reale di godimento di un immobile e gli inquilini; quest’ultimi solo se detengono l’immobile per più di 6 mesi.
Sono esclusi dall’imposta i locali, dove la presenza umana è saltuaria, soffitte, ripostigli, stenditoi, lavanderie, legnaie con altezza inferiore a 1,60 metri, i balconi, i terrazzi scoperti e i vani tecnici (centrale termica, cabina elettrica, vani ascensori).
Come si calcola la Tari?
Per il calcolo della TARI delle utenze domestiche si utilizzano due parametri, una tariffa fissa correlata alla superficie dell’immobile, l’altra quota è variabile in rapporto al numero dei componenti il nucleo familiare.
- La tariffa fissa, è calcolata tenendo conto dei costi strutturali del servizio, quali: la gestione generale, gli investimenti di capitale, la pulizia delle aree pubbliche. La tariffa stabilita si moltiplica per i mq di superficie calpestabile o catastale di ogni unità, comprese le pertinenze.
- La parte variabile è determinata dalla quantità di rifiuti prodotti, trasportati, conferiti e trattati per ogni utenza. In alternativa alla quantità di rifiuti prodotti, difficilmente quantificabile, i comuni possono utilizzare il numero dei componenti il nucleo familiare. Nelle seconde case dove l’intestatario dell’utenza non è residente, i comuni possono calcolare la tariffa in base al numero di occupanti presunti, in base alle dimensioni dell’immobile, come segue:
- da 0 a 45 mq: 1 componente convenzionale;
- da mq 46 a mq 60: 2 componenti convenzionali;
- da mq 61 a mq 75: 3 componenti convenzionali;
- da mq 76 e oltre: 4 componenti convenzionali.
Esempio di calcolo della tari
Supponiamo un nucleo familiare con tre componenti in un appartamento di 100 mq, le tariffe stabilite dal comune sono le seguenti:
- Quota fissa 1,834 euro/mq anno;
- Quota variabile 114,41 euro anno;
- Addizionale provinciale 5%
Calcolo: 1,834 x 100 mq = 183,40 +114,41 = 297,81 + 5% = 312,70 euro.
Quando si paga la tassa rifiuti?
Date e modalità di pagamento della tassa rifiuti sono stabilite dai comuni in modo autonomo, in genere è prevista la possibilità di versare l’imposta suddivisa in più rate o in un’unica soluzione entro la fine dell’anno d’imposta. Il comune di Milano, ha stabilito il pagamento della Tari 2024 in due trance l’acconto con scadenza il 10 Luglio, il saldo entro il 6 Dicembre 2024; Chi non ha pagato l’acconto, può pagare al saldo l’importo totale per l’anno 2024, senza alcuna spesa aggiuntiva.
Come funziona il bonus TARI?
Il bonus tari è un’agevolazione della tariffa della tassa rifiuti per i soggetti in condizioni economiche e sociali disagiate. Il beneficio è previsto da una legge del 2020 e l’istituzione delegata a individuare i soggetti fragili, come per la luce e il gas è ARERA (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), purtroppo in assenza del decreto attuativo che fissa i requisiti per accedere all’agevolazione, non esiste ancora un bonus tari a livello nazionale e ogni comune ha deciso di procedere autonomamente fissando criteri e modalità di accesso all’agevolazione.
Per beneficiare delle agevolazioni, bisogna presentare, domanda al Sindaco, secondo le modalità
previste da ogni singolo comune, in genere è necessario compilare una dichiarazione sostitutiva e allegare l’ISEE. La riduzione delle tariffe è correlata al reddito e alla composizione del nucleo familiare.
A chi spetta il bonus Tari
I criteri generali fissati da Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) per accedere ai bonus, sono i seguenti:
ISEE
- non è superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico
- non è superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico
Tuttavia, in mancanza del decreto attuativo del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilisce i principi e i criteri generali di accesso al bonus TARI, la legge non è attiva e ogni comune ha stabilito liberamente i requisiti per beneficiare dell’agevolazione, che pertanto non sono omogenei a livello nazionale. Di seguito un breve riepilogo delle agevolazioni previste in alcune città nel 2024:
Torino:
Riduzioni fasce ISEE deliberate sono:
- Prima fascia: Euro: 0 – 13.000 = 45%
- Seconda fascia: Euro: 13.000,01 – 17.000 = 30%
- Terza fascia: Euro: 17.000,01 – 24.000 = 20%.
Roma:
Esenzione TARI per richiedenti con ISEE inferiore a 6.500 euro;
Milano:
È prevista una riduzione dal 10 al 25% della parte variabile della tariffa a secondo della composizione del nucleo familiare e delle dimensioni dell’immobile.
È necessario perciò fare riferimento al sito o agli uffici dei tributi del proprio comune per conoscere i requisiti e le modalità per usufruire dell’agevolazione.
Bonus tari: Come richiederlo?
Quando la legge sarà operativa (pubblicazione del decreto attuativo) non servirà fare alcuna domanda, Arera individua gli utenti beneficiari con gli stessi criteri utilizzati per i bonus sociali relativi all’energia elettrica, al gas e al servizio idrico integrato.
Fintanto che la legge non è attiva, per fare domanda del bonus TARI, bisogna rivolgersi all’ufficio tributi del proprio comune, per verificare modalità, tempistiche e documentazione da allegare. Molti comuni hanno predisposto un modello per la domanda e in diversi casi è possibile inviare la richiesta online allegando l’ISEE aggiornato ed eventuale altra documentazione.
Immagine leonardo.ai
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