i listini europei aprono in calo dopo la maxi asta bce di ieri:milano-,2%-fra i bancari,corre mps(+1,27%)arretra unicre

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Conto e carta

difficile da pignorare

 


1 – BORSA: LISTINI APRONO IN CALO DOPO ASTA BCE DI IERI, MILANO -0,2%…
Radiocor – I listini europei aprono in calo dopo la maxi asta Bce di ieri. Gli operatori riflettono sulle prossime mosse delle banche centrali e, in parti colare, restano cauti dal momento che il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha escluso nuovi piani di riacquisto bond. A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,19% e il Ftse All Share lo 0,16%. Forte flessione di A2a che arretra del 4,3%. Scende anche Luxottica (-1,88%) che ieri aveva corso molto e che oggi risente di alcuni report negativi.

Fra i bancari, corre Mps (+1,27%) in attesa della vendita del 15% del capitale da parte della Fondazione mentre arretra Unicredit (-0,92%) sul toto nomine per la presidenza dopo l’uscita annunciata da Rampl. Sul mercato dei cambi, l’euro scambia a 1,3312 dollari (1,3354 ieri) e a 107,9 yen (108,2725). Il rapporto fra dollaro e yen si attesta a quota 81,051 (81,089). Sul mercato del petrolio, il Wti cede lo 0,42% a 106,62 dollari

2 – BORSA TOKYO: CHIUSURA IN LIEVE RIBASSO, IL NIKKEI 225 CEDE LO 0,16%…
Radiocor – Chiusura in lieve ribasso per la borsa di Tokyo con il Nikkei 225 che ha ceduto lo 0,16% a 9,707,37 punti mentre l’indice allargato Top ix ha lasciato sul terreno lo 0,53% a 831,54 punti. Intensa l’attivita’ di scambio che ha visto 2,63 miliardi di azioni passare di mano nell’arco della giornata.

Microcredito

per le aziende

 

3 – FRANCIA: IMMATRICOLAZIONI NUOVE AUTO CROLLATE DEL 20,2% IN FEBBRAIO…
Radiocor – Le immatricolazioni di nuove vetture in Francia sono crollate del 20,2% in febbraio a quota 163.063 unita’. Lo rivelano le statistiche pubblicate oggi dall’associazione nazionale produttori di auto francesi. Particolarmente colpite le case nazionali: PSA Peugeot CitroU’n, che ieri ha siglato una partnership globale con Gm, ha visto le vendite calare del 29,2% seguita a ruota dalla Renault che ha registrato un calo del 28,5%. Il raffronto e’ comunque particolarmente penalizzante perche’ l’anno scorso le vendite erano sostenute dal piano di incentivi alla rottamazione.

4 – A2A: ALPIQ ESCE VENDENDO QUOTA DEL 5% SUL MERCATO…
Radiocor – La svizzera Alpiq esce da A2A. Con un accelerated book building (il cosiddetto Abb) avviato nella tarda serata di ieri, il gruppo energetico svizzero, che vede tra i propri azionisti di riferimento Edf, ha ceduto la partecipazione, pari al 5%, che deteneva nella multiutility lombarda. L’operazione, che migliora il profilo di liquidita’ del titolo, ha spinto A2A al ribasso a Piazza Affari, dove cede il 4,1% a 0,724 euro.

5 – BERNHEIM LASCIA ANCHE IL BOARD LVMH…
M.Mou. per il “Sole 24 Ore” – Stando alla top ten stilata da Proxinvest sugli amministratori più pagati di Francia nel 2011, Antoine Bernheim occupa il primo posto, con quasi 700mila euro (per l’esattezza 692.195), grazie alla presenza nei consigli di Bolloré, Havas, Lvmh, Eurazeo e Ciment Français. Una classifica che il grande vecchio della finanza francese e italiana, 88 anni a settembre, sembra destinato ad abbandonare. Dopo l’uscita, l’anno scorso, dai cda di Bolloré e Havas – logica conseguenza dello scontro con l’imprenditore bretone sul vertice di Generali nel 2010 – arriva anche il mancato rinnovo del mandato in Lvmh.

All’ordine del giorno dell’assemblea del 5 aprile, che vedrà la cooptazione di Francesco Trapani, il suo nome non è infatti nell’elenco delle nomine dei consiglieri. Niente di strano, dicono dalle parti di Bernard Arnault, «non può mica stare in consiglio fino a cent’anni». Questione di età, insomma. Anche se verrà invece rinnovato per tre anni Albert Frère, che ha appena festeggiato l’ottantaseiesimo compleanno. Ma lui, si fa notare, di Lvmh è importante azionista.

6 – I CINQUE INTERESSATI AGLI ASSET DI BURANI…
Mo.D. per il “Sole 24 Ore” – Poche e ancora da valutare. Le manifestazioni d’interesse per rilevare il polo produttivo di Cavriago (Reggio Emilia) e i negozi di Mariella Burani Fashion Group sono state 5 ma sembra che nessuna sia particolarmente allettante. A farsi avanti è stata Ittierre, acquisita dal gruppo Albisetti nel gennaio del 2011 dall’amministrazione straordinaria di It Holding. Ma anche Sartoria Partenopea di Vittorio Genna, Fulvio Scannapieco e Angelo e Mauro Blasi: una realtà di 70 addetti specializzata in abbigliamento maschile.

A queste si si aggiungono due manifestazioni d’interesse provenienti da Milano: R Consulting Srl e Media Parfums. Dall’estero è arrivata poi un’unica busta, spedita dal fondo d’investimento di Hong Kong Pyrrho. La partita, però, è tutt’altro che cominciata: i tre commissari straordinari (Giampiero Martini, Francesco Ruscigno e Rossella Strippoli) potrebbero ora rilanciare, con la gara che entra nel vivo, per trovare un degno sposo a Mbfg, che garantisca soprattutto i livelli occupazionali dell’azienda (180 addetti).

7 – SOLO IN LIEVE FRENATA I BONUS DI WALL STREET…
M. Val. per il “Sole 24 Ore” – Banchieri e trader di Wall Street dovranno accontentarsi di bonus in contanti meno generosi: i premi per il 2011 saranno in calo del 14% a 19,7 miliardi di dollari anzichè 22,8 miliardi. Un dato salta ugualmente all’occhio e non è esattamente quello dell’austerity: le attività di investment banking e di trading, dove sono tradizionalmente concentrati i bonus più consistenti, hanno visto un ben maggior calo nei profitti.

Stando ai calcoli dell’authority sui conti economici dello stato di New York, il Comptroller Thomas DiNapoli, dovrebbero essersi più che dimezzati per il secondo anno consecutivo, a non più di 13,5 miliardi. L’alta finanza non è tuttavia rimasta immune alle continue tensioni sui mercati quando si tratta dei posti di lavoro: tra aprile e dicembre Wall Street ne ha eliminati 4.300. E partiva da livelli già ridimensionati: in tre anni, dal crack di Lehman Brothers in poi, erano già svaniti circa ventimila posti. Il bonus medio in contanti per i sopravvissuti nell’ultimo anno? È stato di 121.150 dollari.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

8 – PRISA IN CRISI? PREMIO AL CEO…
G.Ve. per il “Sole 24 Ore” – Il 2011 è stato per Prisa il bilancio dei record. Record di perdite per il gruppo che controlla il quotidiano spagnolo El Pais, a 451 milioni, sei volte in più dei 73 milioni persi nel 2010, e record di stipendio per il suo amministratore delegato Juan Luis Cebrian che si porta a casa più di 8 milioni, facendo lievitare di un 40% la spesa per il consiglio di amministrazione. Il tutto mentre ai piani più bassi, e nemmeno tanto, si taglia.

Prisa non solo ha deciso di mettere in mobilità 2500 persone in tutto il mondo, ma ha anche chiesto ai suoi dirigenti di sforbiciarsi lo stipendio del 7%. La mossa non ha coinvolto Cebrian solo perché il grosso dei soldi intascati dall’a.d. sono bonus: è stato premiato, infatti, per aver trovato un accordo con le banche sul maxidebito da 3,5 miliardi che stava strangolando il gruppo. Il premio però non deve aver convinto il mercato: con un calo dell’8,7% ieri Prisa è risultato il peggior titolo sul parterre madrileno. Segnando suo malgrado un altro record.

9 – MORNING NOTE…
Radiocor

Milano: Cda Premafin su proposta Sator-Palladio.

Bruxelles: riunione dei ministri delle Finanze della zona euro (Eurogruppo). Partecipa il presidente del Consiglio, Mario Monti. Segue la riunione dei capi di Stato e di Governo della Ue.

Roma: presentazione del bilancio dell’industria alimentare nel 2011 organizzata da Federalimentare

Roma: convegno ‘Italiasemplice-Italiadigitale’ con il ministro della Pa, Filippo Patroni Griffi, quello della Pubblica istruzione, Francesco Profumo, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti e il presidente dell’Anci, Graziano Delrio.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

CRISI: Dalla Bce pieno di liquidita’ per le banche: 530 miliardi. L’Italia ne assorbe un quarto (dai giornali). Sullo spread a due anni per il Btp primo sorpasso sulla Spagna (Il Sole 24 Ore, pag. 2). In Italia mattone in crisi: 300mila posti bruciati in 5 anni (La Stampa pag. 16-17).

CONTI PUBBLICI E LIBERALIZZAZIONI: Il premier Monti annuncia lo spostamento del prelievo: ‘Meno Irpef e piu’ Iva’ (dai giornali). Il dizionario dei professioni: ecco cosa cambia (Il Sole 24 Ore, pag. 13). Dalle Camere via libera al tetto sugli stipendi dei manager, senza sconti (dai giornali). Per gli emolumenti in arrivo la tagliola sulle municipalizzate: da Atac a Sea ecco chi supera 300mila euro (La Repubblica, pag. 12). Sono 100mila i creditori dello Stato (Il sole 24 Ore, pag. 43)

MEDIASET: ‘E’ scattata l’ora del web, entro l’anno sceglieremo un partner globale’. Intervista all’ad Giuliano Andreani (Il Sole 24 ore, pag. 22).

SEA: due ipotesi per la cessione, possibile la vendita in blocco del pacchetto del Comune di Milano (Il Sole 24 Ore, pag. 48).

NEWS CORP: il figlio di Murdoch si dimette dalla guida delle attivita’ europee (dai giornali)

FONSAI: oggi il board Premafin respinge l’offerta Arpe-Palladio (dai giornali). Le mire di Axa sulla Previdente (Il Sole 24 Ore, pag. 31). Da Sator e Palladio esposto a Consob su Premafin (La Repubblica, pag. 26). Con Unipol c’e’ tensione sulla due diligence (Il Messaggero, pag. 20). Ma Arpe e Meneguzzo non mollano: il mercato si aspetta nuovi acquisti (Il Sole 24 Ore, pag. 31).

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

TELECOM: la holding Telco rinnova il patto e si impegna a rifinanziare il debito (dai giornali).

UNICREDIT: avvia i lavori sul dopo Rampl, parte la caccia al presidente italiano (dai giornali). Verso un board di 19 consiglieri (Il Sole 24 Ore, pag. 29). Nel toto-nomine accanto a Gros-Pietro spunta Tantazzi (Il Messaggero, pag. 19). Il retroscena dell’addio di Rampl: lo strappo su un cda straordinario (Il Messaggero, pag. 19).

AUTO: alleanza strategica Gm-Peugeot (dai giornali)

SNAM-ENI: vertice all’Economia per la scissione: Cdp in regia e ipotesi newco (La Repubblica, pag. 28). Scoppia il contrasto tra Eni ed esecutivo (Corriere della Sera, pag. 11).

MPS: La Fondazione sonda cinque privati per vendere la quota: Malacalza, Seragnoli, De Benedetti, Manes e Lonati (Il Messaggero, pag. 19).

 

Ben Bernanke si fa un Campari MARIO DRAGHI ALLA BCE borsa di milanoborsa Tokyomonte dei paschi di sienaUNICREDITPEUGEOT BERNHEIMMariella Burani



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