Trieste – Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha dato il via libera alla manovra di bilancio per il 2025, con uno stanziamento complessivo che supera i 6,24 miliardi di euro. La maggioranza, composta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista del presidente Massimiliano Fedriga, ha sostenuto in blocco i provvedimenti legislativi collegati: il disegno di legge sulla Stabilità 2025, quello Collegato al bilancio 2025-2027 e il Bilancio di previsione. L’opposizione, rappresentata da Pd, Movimento 5 Stelle, Patto per l’Autonomia e altre forze civiche, si è opposta compatta, denunciando scelte giudicate insufficienti e squilibrate.
Le opposizioni: critiche sulle priorità
I gruppi di minoranza hanno criticato aspramente la manovra, considerata poco attenta ai reali bisogni dei cittadini e incapace di affrontare le sfide più urgenti. Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha sottolineato che, nonostante l’entità storica dei fondi disponibili, il bilancio presenta “un impianto sbagliato sia politicamente che logicamente”, accusando la maggioranza di aumentare le disparità sociali attraverso bonus e contributi mal indirizzati. Honsell ha lamentato anche la mancanza di attenzione verso temi come il consumo di suolo e la gestione delle grandi derivazioni idroelettriche, criticando infine duramente la gestione della sanità regionale.
Serena Pellegrino (Avs) ha evidenziato una gestione delle risorse inefficace, con la Regione che, a suo dire, “stacca assegni per poste generiche” senza obiettivi chiari e senza investire nelle proposte avanzate dalle opposizioni. Rosaria Capozzi (M5S) ha ribadito che gli emendamenti della minoranza non erano puramente ideologici, ma rispondevano a necessità reali come il sostegno al reddito e l’introduzione di un salario minimo, misure ignorate dalla maggioranza.
Andrea Carli (Pd) ha criticato la gestione tardiva dei lavori in Aula, descrivendo come le risorse siano state distribuite in maniera “spartitoria” e poco trasparente, con una visione quantitativa e non qualitativa del bilancio. Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ha invece denunciato chiusure ideologiche nei confronti di emendamenti significativi, come quelli legati al finanziamento delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione.
La maggioranza: “Manovra solida e strategica”
Dall’altro lato, la maggioranza ha difeso con forza la bontà della manovra e respinto le accuse di gestione ideologica. Alessandro Basso (FdI), intervenendo a nome dei capigruppo della coalizione, ha respinto le critiche come infondate e accusato l’opposizione di fare propaganda. Basso ha sottolineato come il governo regionale abbia dimostrato di saper amministrare con competenza negli ultimi sei anni, evidenziando che i dati forniti dalla minoranza sulla sanità, in particolare sull’ospedale di Pordenone, sarebbero stati fuorvianti.
L’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha posto l’accento sul carattere pragmatico del bilancio, con investimenti che superano gli 840 milioni di euro e una spesa corrente di oltre 517 milioni, distribuiti secondo priorità ben definite. Zilli ha sottolineato che il bilancio non si limita a sostenere i cittadini più deboli, ma include anche il ceto medio, considerato essenziale per la crescita economica e sociale della regione.
Il presidente Massimiliano Fedriga ha descritto il bilancio come “intelligente e costruttivo”, rivendicando scelte strategiche nei settori della sanità, della famiglia, della cultura e dell’ambiente. “Viviamo di compartecipazioni, non grazie alla magnanimità dello Stato; abbiamo rafforzato i pilastri identificati in questi anni; abbiamo retto così bene che abbiamo potuto stanziare fondi per la sanità come mai prima, ma anche per la famiglia e i più deboli, fondi di rotazione per la cultura, scelte intelligenti e costruttive per l’ambiente, per l’imposta immobiliare Ilia sulla seconda casa grazie alla quale aumentiamo i trasferimenti ordinari ai Comuni. La vostra è solo una propaganda distruttiva”, ha concluso.
Conclusione dei lavori
In conclusione il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, ha ringraziato tutti i consiglieri “per la serietà con cui si è tenuto il confronto in Aula e sono stati svolti i lavori, con la consapevolezza di rappresentare una Regione energica, viva, che ha e dà risorse, perché il messaggio da far arrivare ai cittadini deve essere sempre positivo, al di là delle singole posizioni politiche”.
In chiusura, il presidente della Giunta Fedriga ha accolto 80 ordini del giorno presentati dai consiglieri.
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