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16 Dicembre 2024



10:23

La Manovra 2025, approvata dal Consiglio dei ministri, è ora in discussione alle Camere. La prossima Legge di Bilancio presenta diverse misure, come il bonus bebè, i bonus per i dipendenti pubblici e il bonus casa.

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Nella prossima Legge di Bilancio, approvata dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre scorso e ora in attesa di essere esaminata, non mancano gli aiuti dedicati al mondo del lavoro.

I temi principali della Manovra 2025, del valore di 30 miliardi di euro, riguardano poi la natalità, l’edilizia, i fringe benefit e incentivi per i giovani e le donne.

Considerato lo spazio di manovra limitato e l’intenzione della maggioranza di blindare il testo, la versione finale del DDL, che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio, non dovrebbe subire modifiche sostanziali.

L’unico cambiamento riguarderà il taglio del cuneo fiscale, che da contributivo diventerà prevalentemente una misura di tipo fiscale.

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Bonus nascite

L’intervento a favore della natalità è uno dei punti cardine della Manovra, che prevede il sostegno alle famiglie attraverso misure come l’assegno unico e specifiche detrazioni per le fasce più vulnerabili.
Tra le novità, la Carta per i nuovi nati che prevede un contributo di mille euro per le famiglie con ISEE inferiore ai 40.000 euro, per supportare le prime spese legate alla nascita di un bambino.

Per ottenere il bonus è sufficiente presentare la domanda online tramite il portale Inps o rivolgendosi a un Caf.

Bonus asili nido

Viene poi rafforzato e reso permanente anche il bonus asili nido, una misura di sostegno economico rivolto alle famiglie. Si tratta di una procedura a rimborso delle spese sostenute per l’asilo, o eventuali forme di assistenza domiciliare, che potrà arrivare fino a 3.600 euro all’anno per i genitori di bambini nati nel 2024.

L’importo del bonus varia in base all’ISEE: per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro, il bonus annuo è pari a 3.000 euro, che si potrà erogare in massimo 11 mensilità dal valore di 272,72 euro ciascuna; per le famiglie con ISEE da 25.001 a 40.000 euro, il bonus totale annuo sarà invece di 2.500 euro, erogabile in massimo 11 mensilità dal valore di 227,27 euro ciascuna. Per chi invece risponde di ISEE oltre 40.000 euro, il bonus totale annuo è pari a 1.500 euro e sarà erogabile in massimo 11 mensilità con un valore di 136,37 euro ciascuna.

Per ottenere il bonus i genitori possono fare domanda per ciascuna delle 11 rette mensili, tra gennaio e dicembre, o eventualmente richiedere tutte le somme insieme, alla fine, ma sempre entro il 31 dicembre dell’anno in corso.

Bonus mamme

C’è una novità anche per quanto riguarda ilbonus mamme, che in passato era riservato alle lavoratrici dipendenti. Con la nuova Manovra il contributo sarà esteso anche alle lavoratrici autonome con almeno due figli, un reddito fino a 40.000 euro e senza un regime forfettario. In questo caso, se il più piccolo ha un’età inferiore ai 10 anni alla madre spetterà l’esenzione per tutto l’anno, fino a dicembre. Per chi ha tre figli, l’esonero viene assegnato per un tempo superiore ai dodici mesi.

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Per richiedere questo bonus non serve fare domanda, si può richiedere tramite certificazione scritta ai propri datori di lavoro, con il numero dei figli a carico e le varie generalità.

Bonus mobili

Per quanto riguarda il settore edilizio, il bonus ristrutturazioni e l’eco bonus rimarranno al 50%, ma solo per le prime case. Scenderanno al 36% per le altre abitazioni. Il tetto di spesa detraibile resterà a 96.000 euro per unità immobiliare.
Per gli anni 2026 e 2027, le detrazioni saranno invece al 36% per la prima casa e al 30% per le altre abitazioni. Lo stesso schema si applica anche al sisma bonus, senza limite di spesa.

Per richiedere il bonus è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o carta di debito o credito e conservare la documentazione relativa alle spese sostenute. Sarà necessario indicare poi l’importo della detrazione nella propria dichiarazione dei redditi.

I Fringe benefit

Modifiche anche per i Fringe benefit, cioè i “benefit aziendali”, ovvero quegli strumenti utilizzati per integrare lo stipendio dei lavoratori attraverso beni e servizi non in denaro, concessi dal datore di lavoro. Nel 2025, verrà introdotto un importante incremento per i nuovi assunti a tempo indeterminato: il limite per l’esenzione fiscale delle somme erogate dal datore di lavoro per coprire le spese di affitto e manutenzione dell’abitazione sarà portato a 5.000 euro. Questo beneficio sarà concesso per un periodo di due anni dall’assunzione a coloro che accetteranno di trasferirsi a più di 100 chilometri di distanza. Un’altra condizione per accedere all’agevolazione di 5.000 euro è che, nell’anno precedente all’assunzione, il reddito da lavoro dipendente non superi i 35.000 euro. Possono beneficiare dell’ agevolazione anche i lavoratori dipendenti con figli a carico: i genitori infatti possono usufruire del bonus fino a 2.000 euro.

Per richiedere il bonus è necessaria un’autocertificazione al datore di lavoro, in cui si dichiara di avere i figli a carico e includendo il codice fiscale di questi ultimi.

Il Mezzogiorno e gli incentivi per l’occupazione

Per il Mezzogiorno, sono confermati gli incentivi per l’occupazione giovanile e femminile, compresi i contratti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Restano in vigore la decontribuzione per le imprese localizzate nelle ZES e gli incentivi per l’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. La tassazione agevolata al 5% sui premi di produttività per i lavoratori è confermata anche per il triennio 2025-2027.

Bonus elettrodomestici

Il governo ha proposto anche una modifica per rafforzare la competitività del settore industriale e migliorare l’efficienza energetica, incentivando la sostituzione dei grandi elettrodomestici e favorendo così il riciclo di tutti gli apparecchi obsoleti. La proposta prevede un contributo per l’acquisto di elettrodomestici di classe B o superiore, fabbricati in Europa, con la condizione di smaltire l’elettrodomestico sostituito. Il contributo sarà del 30% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 100 euro per elettrodomestico, che può tuttavia arrivare a 200 e l’Isee di famiglia acquirente è inferiore a 25 mila euro. 

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Il beneficio è valido per l’acquisto di un solo elettrodomestico è verrà finanziato da un fondo di 50 milioni di euro. Sarà gestito dal Ministero per le Imprese e del made in Italy per tutto l’anno 2025.





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