Al via Argini: 600mila euro, 350 minori in 30 comuni della provincia di Forlì-Cesena per attivare o ripristinare le reti educative e sociali dei territori più colpiti dall’alluvione

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È partito a Forlì e durerà 2 anni il progetto “Argini-percorsi di ricostruzione” coordinato dal Consorzio Solidarietà Sociale Forlì-Cesena (ente capofila) e realizzato da 5 partner: Anspi San Filippo Neri, Cooperativa Dialogos, Cooperativa Kara Bobowski, Apg Testa e Croce e Impresa sociale Cavarei, oltre a un’ampia rete di fornitori locali individuati nel percorso di co-progettazione promosso da Cib nell’ambito del bando “Oltre l’emergenza”.

Il bando complessivamente ha stanziato per “Argini” 600mila euro e l’ente finanziatore è l’impresa sociale Con i bambini (CIB), che gestisce il “Fondo per il contrasto alla Povertà Educativa Minorile” e che stimola gli enti del Terzo Settore ad avviare e incrementare relazioni e reti con tutti i soggetti territoriali, a partire da quelli pubblici.

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Obiettivo del progetto è attivare o ripristinare, in tempi rapidi, attività e servizi educativi al fine di contrastare ogni forma di povertà educativa minorile e avviare percorsi di potenziamento della rete educativa territoriale ai bambini e ragazzi e alle loro famiglie, residenti nei territori della provincia di Forlì Cesena colpiti dall’alluvione.

Permettere dunque l’accesso a opportunità educative adeguate e il necessario supporto per contrastare gli effetti a lungo termine del trauma subito, attraverso il rafforzamento delle relazioni tra i diversi attori presenti nelle comunità territoriali.

Per rispondere a questo obiettivo, in primo luogo, è stata identificata la rete dei partner verificandone il radicamento territoriale e le reti portate in dote, soprattutto in quei comuni e quartieri che necessitano di essere maggiormente attenzionati poiché più gravemente colpiti come la Vallata del Tramazzo e i quartieri Cava e Romiti di Forlì, o perché espressione di bisogni pre-esistenti come nel caso delle Vallate del Bidente e del Montone con alto numero di famiglie migranti).

Il progetto è in grado di coprire in maniera ampia il territorio arrivando ad intercettare fino a 350 beneficiari diretti, che partecipano con regolarità alle attività (nella fascia d’età 6/14 anni per centri estivi e attività di supporto allo studio, nella fascia d’età 14/17 anni per i percorsi educativi e socializzati).

Grazie al raccordo di queste reti orientate rispetto ad un obiettivo comune, con un metodo di lavoro centralizzato, è stato possibile definire la piena copertura territoriale dei Comuni della Provincia di Forlì e Cesena colpiti dall’alluvione, circa 30 Comuni indicati nella Gazzetta Ufficiale, sia in termini di presidio sia in termini di servizi e di reti educative esistenti e implementabili.

Il progetto “Argini” nello specifico si articola in 5 macro-azioni orientate al potenziamento delle risposte di tipo educativo, al rafforzamento della comunità educante e al sostegno psicologico post trauma nella provincia di Forlì- Cesena ed in particolare nei Comuni e quartieri cittadini più gravemente colpiti dall’alluvione, agendo in particolare su:

1) Attivazione comunitaria e rafforzamento delle relazioni con il territorio tramite eventi di animazione rivolti ad adulti e bambini al fine di ricostruire il tessuto sociale e momenti di aggregazione che valorizzino in primo luogo il senso di appartenenza al proprio contesto territoriale;

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2) Potenziamento delle attività rivolte ai giovani, anche con background migratorio, tramite l’attivazione di spazi di aggregazione e attività educative, finalizzate al recupero della socialità soprattutto nei contesti più gravemente colpiti;

3) Attivazione di interventi extrascolastici di supporto ai compiti rivolti a minori in condizione di fragilità tramite la fruizione gratuita di servizi a cui poter accedere mediante il supporto del case manager territoriale che lavora in sinergia con le agenzie educative locali;

4) Attivazione di attività estive di socializzazione rivolte a minori in condizione di fragilità tramite la fruizione gratuita di servizi a cui poter accedere mediante il supporto del case manager territoriale

5) Rafforzamento della presa in carico dei minori e delle famiglie che hanno subito il trauma dell’evento alluvionale, mediante psicologi o educatori esperti in mediazione familiare a partire dal contesto scolastico.

Per favorire in particolare l’accesso ai servizi di centro estivo e di doposcuola, è stato previsto il potenziamento dei servizi mappati ed erogati dalla rete dei fornitori, prevedendo sia la possibilità di sostenere direttamente i costi degli operatori nei contesti con la più alta incidenza di minori alluvionati, al fine di garantire servizi ben strutturati in termini di figure educative stabili per tutta la durata del progetto, sia la possibilità di erogare i servizi definendo quote di budget a diretto vantaggio delle famiglie beneficiarie ed erogate sotto forma di doti educative per una risposta immediata ai bisogni, anche con un sostentamento di tipo economico.

La provincia di Forlì-Cesena si conferma caratterizzata da una forte presenza di servizi rivolti ai minori, gestiti da enti del Terzo Settore, e da buone prassi di collaborazione tra le diverse agenzie educative promosse dalle istituzioni e consolidate grazie al sostegno pluriennale della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e all’attivazione di due progetti nell’ambito dei bandi Cib “Un passo avanti” e “Comunità educanti”, rispettivamente “InRete” (2018-PAS- 00408) e “Relazioni generative” (2020-EDU-01648).

 

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