Assoesercenti, a Catania gli Stati generali delle imprese

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CATANIA – Dare voce agli imprenditori e a tutta la componente economica e produttiva del territorio che, mai come in questo momento, ha bisogno di interagire con le forze politiche e con le istituzioni per capire in quale direzione convogliare le proprie risorse.

Con questo obiettivo si sono tenuti nella mattina di sabato 14 dicembre nella sede di Catania della Camera di Commercio del Sud Est gli “Stati Generali delle Imprese” organizzati da Assoesercenti con il presidente da Salvo Politino, grazie al patrocinio di Regione Siciliana, Banca del Fucino, Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e BCC di Pachino. Lo rende noto Assoesercenti in un comunicato.

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Per Politino: “È arrivato il tempo di sensibilizzare le categorie produttive e le istituzioni in un momento delicato per l’economia siciliana. I risultati conseguiti sono tangibili e importanti, ma non basta, proseguiremo su questa strada, la strada dell’innovazione, l’unica che possa portare alle nostre imprese sviluppo e mercato”.

Gli Stati generali delle imprese

Ha aperto i lavori, moderati dal giornalista Mario Barresi, Antonio Belcuore, commissario della Camera di Commercio del Sud Est, complimentandosi per l’iniziativa volta a far sentire le esigenze delle imprese.

Gli auguri di buon lavoro anche da parte del ministro per lo Sviluppo Economico, Adolfo Urso. Tra gli altri interventi quello del dirigente generale regionale alle Attività Produttive Carmelo Frittitta, che ha portato i saluti dell’assessore regionale Edy Tamajo: “Le risorse che utilizziamo sono al 90% risorse comunitarie destinate alle piccole e medie imprese, ma bisogna ancora di più investire su ricerca e sviluppo, soprattutto per i nostri giovani, al fine di puntare alla professionalità e così da far risalire il livello del nostro sistema. Per la settimana prossima abbiamo in programma una azione da 100 milioni di euro per investimenti nel settore della attività produttive”.

I dati

È importante, si legge nel comunicato Assoesercenti, valutare anche natalità e mortalità delle imprese in Sicilia. Dai dati di Unioncamere, elaborati dal centro studi Assoesercenti, emerge una situazione emergenziale per le imprese siciliane.

Infatti nei settori più produttivi del Pil Siciliano, le imprese, nei primi 9 mesi del 2024, mostrano un tasso di natalità negativo, ovvero quello che riguarda la differenza tra iscrizioni e cessazioni.

Dato da evidenziare è quello delle imprese “non classificate”, ovvero quelle imprese che non hanno dichiarato il settore di attività, che con circa 7.900 iscrizioni rappresentano oltre il 46 per cento di tutte le nuove imprese che si sono registrate in Sicilia nel 2024.

Questo dato permette di chiudere i primi 9 mesi del 2024, con saldo totale positivo tra iscrizioni e cessazioni. Un dato che sicuramente, sulla scorta delle proiezioni degli ultimi anni, chiuderà con un segno meno al 31 dicembre di quest’anno, perché è risaputo che le cancellazioni sono concentrate soprattutto nel mese di dicembre.

Gli altri interventi

In collegamento, il vice presidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè ha parlato di integrazione necessaria tra fattori di successo: “In Sicilia, ad esempio, il turismo, l’agricoltura e la pesca devono essere intesi come volano di sviluppo, ma guardando a ciò che già esiste”.

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“È chiaro – continua Mulè – che i soldi non danno l’imprenditorialità, infatti gli imprenditori si scontrano con diverse difficoltà. Se pensiamo al tipo e alla quantità di domanda e alla mancanza di risposta ci accorgiamo del gap enorme. Per questo stiamo cercando di adoperare strumenti in nostro possesso, focalizzati proprio sulla Sicilia”.

Poi gli interventi degli gli economisti Nino Galloni e Elita Schillaci, dei rappresentanti di Comune di Catania, prefettura, diocesi e istituti di credito. Per l’Irfis è intervenuto il componente del Cda Giuseppe Guglielmino: “La Regione Siciliana ci sta assegnando diverse commesse, già a partire dal 2025, con 622 milioni di fondi pubblici da investire. Fino ad oggi abbiamo sostenuto 18.745 imprese e altri operatori in un’ottica di crescita e sostegno al comparto”.

Dice Giuseppe Castiglione, parlamentare nazionale e membro della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati: “Per la nostra Sicilia quale sarebbe un emendamento utile? Consideriamo che qui ci sono tantissimi imprenditori e soprattutto giovani che vorrebbero incominciare un’attività di impresa. In quale settore? Cosa può fare la cosa pubblica?”

“Dobbiamo farci queste domande – prosegue Castiglione – a fronte delle risorse che abbiamo investito e a quelle da investire. Sui fondi strutturali sta partendo la nuova programmazione per il 2027, anche nel settore agricoltura, e figuriamoci che ancora dobbiamo rendicondare le somme della programmazione 14/20. Per cui dobbiamo porci degli obiettivi oggi e portarli a termine. Dovremmo per cui fare ‘Gli Stati generali delle idee’ oltre che delle imprese”.



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