ma i comitati per la sanità pubblica annunciano una protesta contro i finanziamenti privati

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PORDENONENuovo ospedale, oggi è il grande giorno in cui si apriranno le porte. Ma non mancheranno le polemiche all’esterno. Il nuovo modello di sanità che la maggioranza regionale di Centrodestra vogliono imbastire per non far collassare il sistema, potrebbe partire proprio da Pordenone. Per la verità la chiusura del centro nascita di San Vito e l’accorpamento al Santa Maria degli Angeli è uno degli esempi di ottimizzazione di servizi e reparti. Il resto potrebbe trovare altra strada libera proprio da oggi. In più la sempre più stretta unione tra Civile e Cro è un altro esempio.

 

INAUGURAZIONE


Oggi, in ogni caso, è un giorno di festa, alle 11 ci sarà la cerimonia di inaugurazione, un’occasione, quindi, importante per la sanità regionale e soprattutto provinciale, visto che la struttura di Pordenone sarà quella che guiderà l’intero sistema del Friuli Occidentale. Con l’assessore Riccardi e il direttore Tonutti, facile immaginare una lunga schiera di politici e amministratori, anche a fronte del fatto che a Pordenone in primavera, si voterà per il rinnovo del Comune.

IL TRASLOCO

Resta il fatto che anche se oggi si apriranno le porte, il trasloco vero e proprio dei servizi e dei reparti, potrebbe iniziare solo a gennaio, per poi avere una delle parti sostanziose di ingressi (pronto soccorso, medicina d’urgenza e terapie intensive) a fine febbraio. Il resto andrà a regime piano piano e la previsione è di completare il passaggio il prossimo settembre. In più c’è da tenere presente che solo per la fine del 2025, più probabilmente nel 2026, sarà completata la viabilità dell’ospedale. Il dato positivo è che il nuovo ospedale è stato costruito rispettando in linea di massima i tempi e per un’opera pubblica (di queste dimensioni), non è cosa comune.

 

LA PROTESTA

In ogni caso, nonostante la notizia positiva dell’inaugurazione, oggi non sarà festa per tutti. Fuori dall’ospedale, infatti, in via Montereale, il Comitato di salute pubblica ha deciso di montare un presidio che non passerà certo inosservato. La volontà era quella di poter accedere sino nei pressi della nuova struttura, ma i manifestanti saranno lasciati a distanza. Ma perché la protesta? «Appresa la notizia dell’inaugurazione – spiegano – abbiamo formulato al direttore dell’Asfo e all’assessore regionale alla Sanità la possibilità di avere in quella occasione uno spazio, anche breve, per un intervento del Comitato Salute Pubblica Bene Comune di Pordenone, nato nel 2013 dalla volontà dei cittadini di sostenere la scelta di mantenere il sedime in centro città, senza utilizzare finanza privata.

In realtà – spiegano ancora – si è subito manifestata una forte e massiccia contrarietà al trasferimento dell’Ospedale nuovo in zona Comina occupando 20 ettari di verde agricolo e abbattendo centinaia di alberi, con massiccio ricorso alla finanza privata. Pensavamo che gli intenti della nostra richiesta rivolta a ringraziare le scelte operate dalla Regione in materia urbanistica, di finanziamento e di valorizzazione della Sanità Pubblica, fossero chiare. Invece la richiesta di intervento è stata respinta «perché – ci è stato risposto – sono previsti solo interventi istituzionali». Riteniamo, invece, importante far sentire oggi la volontà a favore del nuovo Ospedale nell’area di via Montereale. Per questo – concludono – convochiamo un presidio alle 11 davanti all’ingresso del nuovo Ospedale, in viale Montereale. Precisamente alla fine della pensilina di collegamento con la Cittadella della Salute dove ci sono i parcheggi per gli utenti».

LA POLITICA

«Fa piacere che la Destra, dopo averlo aspramente criticato, finalmente riconosca la bontà del nuovo ospedale di Pordenone. Invece di mettere il cappello e intestarsi l’opera sbloccata dal centrosinistra, però, i colleghi di maggioranza dovrebbero preoccuparsi di risollevare i servizi sanitari che, diversamente da quanto promesso, con loro al governo sono peggiorati, anziché migliorare». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni. Che poi va avanti.

«Dopo anni di polemiche prosegue il consigliere dem siamo all’inaugurazione. Già il mese scorso, durante un sopralluogo, l’assessore Riccardi aveva elogiato la struttura che, nella sua configurazione finale, avrà una dotazione di posti letto adeguata alle mutate necessità post covid senza dimenticare il verde e i parcheggi. Ora, inseguendolo, anche il consigliere regionale Alessandro Basso ha vantato l’iniziativa che il suo collega di maggioranza Carlo Bolzonello propone addirittura di promuovere con una campagna di comunicazione da 80mila euro. Una palese contraddizione rispetto a quanto ha sempre sostenuto l’ex primo cittadino di Pordenone, Alessandro Ciriani che nel 2016 aveva promesso di fare la sentinella dell’ospedale».
 

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