Dalla collaborazione tra l’ITS Academy e i main partners Talenti, Agenzia per il lavoro che cura l’orientamento e il placement dei giovani formati e N&B (Natural is Better), azienda pugliese, eccellenza della ricerca cosmetica improntata alla sostenibilità, nasce la presentazione dei nuovi corsi di formazione terziaria professionalizzante per le biotecnologie in Puglia.
La presenza presso l’Università di Bari sancisce la volontà di rafforzare il dialogo tra il sistema di istruzione secondaria di secondo grado, quello accademico e quello della formazione terziaria professionalizzante dell’ITS Academy. Questa collaborazione segna un cambio di sensibilità e un primo passo verso la convergenza sempre più auspicata dei percorsi formativi a beneficio dell’intero territorio e dei discenti. Nello specifico l’offerta formativa 2024-26 esprime un forte impegno nel potenziare i processi di sviluppo della Bioeconomia regionale.
All’inaugurazione dell’offerta formativa 2024-26, moderata dal Direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia Rosario Tornesello prenderanno parte Milena Rizzo, Presidente della Fondazione Biotech for Life, Domenico Scordari, Founder N&B, Luigi Palmieri, direttore del Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie E Ambiente, Gianluca Maria Farinola Ordinario di Chimica e Presidente della Società Chimica Italiana, Isabella Pisano, Professore associato in Chimica e Biotecnologie della fermentazione, della stessa Università. Parteciperanno, inoltre, Elisa Capozzi Presidente sezione Chimica Confindustria Bari-Bat, Giovanni Ronco, Delegato Bioeconomia Confindustria Puglia e Spring Cluster Bioeconomia circolare, Alfonso Balsamo, Adviser Education Confindustria Roma, Silvia Pellegrini, Direttrice Dipartimento e Sebastiano Leo Assessore Politiche del Lavoro, Formazione Professionale e Istruzione della Regione Puglia, Simona Antonini, Responsabile sviluppo associativo di Cosmetica Italia e project leader di Milano Beauty Week, Federica Borsa Responsabile education e sostenibilità Cosmetica Italia, Domenico Orabona, Founder Talenti APL Giuseppe Silipo, Direttore Generale ufficio scolastico regionale Puglia, Vito Lacoppola, Assessore Istruzione Comune di Bari.
La Fondazione Biotech for Life ITS Academy lavora alacremente per contribuire allo sviluppo del sistema di formazione terziaria professionalizzante al servizio del territorio, costruendo un ECOSISTEMA DELLA CONOSCENZA per sviluppare competenze avanzate richieste dall’industria 4.0, in coerenza con i nuovi modelli organizzativi e produttivi, al fine di rafforzare sia il livello di occupabilità dei corsisti che la competitività delle imprese, avvalendosi dell’importante contributo di Talenti che gestisce l’accompagnamento al lavoro con il ricorso alle azioni di placement regolarmente utilizzate dall’azienda. Grazie alla recente riforma del 2022 e all’impegno regionale, il sistema nazionale degli ITS Academy è stato potenziato per rispondere ai fabbisogni delle imprese di figure professionali capaci di affrontare le sfide dell’innovazione del Paese e della Puglia. La nostra regione con una occupazione nella Bioeconomy pari a 183.000 addetti, che rappresentano il 13.2% del totale nazionale e un valore aggiunto di 5,2 miliardi di euro pari al 7.5% del dato nazionale, si colloca al terzo posto fra le regioni italiane per occupati, pertanto la formazione terziaria professionalizzante è uno strumento di rilevante interessa nella strategia di sviluppo regionale.
In questa prospettiva si inquadra l’ampliamento dell’offerta formativa del biennio 2024-26.
Sono quattro i nuovi corsi gratuiti finanziati con i fondi a valere sul PNRR Missione 4 Componente 1, inv. 1.5 e sul DGR 384 Regione Puglia, per formare la figura di Biotech Specialist, un tecnico Superiore in grado di lavorare non solo nelle aziende ma anche nei centri di ricerca che si occupano di biotecnologie applicate alla salute dell’Uomo, al benessere e alla cosmetica, alla clinica e alla diagnostica, all’ambiente, al campo biomedicale e dei servizi sanitari e alle nanotecnologie:
– Wellness and Cosmetic Specialist a Lecce, c/o CNR – Nanotec – Interno C – 1° piano complesso Ecotekne, Via per Monteroni;
– Biochemical Specialist a Bari, Viale Guglielmo Lindemann 5/3, 70132 Zona Industriale;
– Biotech lab Specialist a San Giovanni Rotondo (FG) Via Padre Luigi Amigo’, 1;
– Digital Biogreen Specialist a Taranto, Via Anfiteatro, 5, 74123.
Didattica laboratoriale e pratica, aule immersive e metodologie didattiche avanzate consentono di formare profili professionali coerenti con i nuovi modelli organizzativi dell’industria perfettamente integrati nei processi di ottimizzazione della produzione e collaborazione tra uomo e intelligenza artificiale. La formazione è finalizzata al conseguimento di Diploma Europeo V livello, valido per l’accesso ai pubblici concorsi, inoltre i corsi danno accesso alla borsa di studio, grazie allo stanziamento di dedicate risorse agli ITS Academy dell’Agenzia per il Diritto allo Studio (ADISU), e consentono il riconoscimento CFU Universitari, previa verifica della coerenza con i corsi di laurea di interesse.
Sono ancora possibili le iscrizioni agli ultimi posti disponibili visitando il sito www.biotechforlife.it
Link per seguire la conferenza: https://meet.google.com/ovp-hnhi-mbg
Le Biotecnologie rappresentano vere e proprie tecnologie abilitanti per tanti comparti industriali, fornendo attraverso le loro innumerevoli e diverse applicazioni risposte a molteplici esigenze sempre più urgenti della società moderna a livello di salute pubblica, cura dell’ambiente, agricoltura, alimentazione, sviluppo sostenibile. Oggi le moderne biotecnologie, affinate ed evolute, rappresentano lo strumento per il raggiungimento di traguardi fino a qualche anno fa totalmente inimmaginabili: permettono di dare cure risolutive a malattie che erano prive di trattamenti efficaci, di offrire terapie personalizzate e diagnosi tempestive, di migliorare le varietà vegetali, preservando la biodiversità. Ma anche di lavorare allo sviluppo di un sistema produttivo basato su fonti primarie alternative al petrolio, di avere prodotti eco-compatibili e processi con minore o nessun impatto ambientale, solo per citare una minima parte degli innumerevoli ambiti di applicazione di queste straordinarie tecnologie.
Le biotecnologie si possono suddividere in biotecnologie tradizionali e innovative. Le biotecnologie tradizionali comprendono le tecnologie produttive che vengono utilizzate da millenni. Si tratta in particolare di agricoltura, zootecnica, lo sfruttamento dei microrganismi per le attività fermentative e le trasformazioni biologiche in genere. Le biotecnologie innovative hanno inizio, invece, dalla scoperta del primo vaccino e da quella del meccanismo di duplicazione del DNA e infine lo sviluppo dell’ingegneria genetica traccia un confine netto tra biotecnologie tradizionali e innovative.
Si utilizza una classificazione di colori per distinguere le dieci aree di ricerca e applicazione delle Biotecnologie detto The Biotechnology Rainbow
Riprendendo le conclusioni dello studio Excelsior, realizzato da Unioncamere e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, prevede un fabbisogno professionale in Italia del periodo 2024-2028 a 82mila unità di diplomati di un ITS Academy in ambito STEM. Fotografa, inoltre, alcuni trend nell’area tecnologica 3: l’innovazione nella chimica, dove la transizione green porterà alla domanda di chimici verdi; la centralità delle competenze green nell’area acquisti/approvvigionamento, la richiesta di certificazioni ambientali ed energetiche con la crescita di tutto il settore degli accreditamenti di Organismi e Laboratori; la domanda di competenze per utilizzare strumenti di machine learning e intelligenza artificiale; l’invecchiamento della popolazione richiederà esperti nella cura ed estetica in grado di utilizzare nuove tecniche e strumentazioni per mitigarne le ricadute sociali.
I giovani in possesso di una formazione terziaria (laurea, AFAM o ITS Academy) che si stima faranno ingresso sul mercato del lavoro italiano nel periodo 2024-2028 saranno in media 249mila all’anno, per un totale nell’intero quinquennio di circa 1,2 milioni. Questi costituiscono la cosiddetta “offerta”, che viene confrontata con il fabbisogno espresso dal sistema economico nello stesso periodo di previsione. La distribuzione dell’offerta di giovani con questo livello di istruzione segue a grandi linee quella della domanda, con elevate incidenze degli ambiti STEM, economico-statistico, medicosanitario, insegnamento e formazione.
Nonostante ciò, dal confronto tra domanda e offerta di lavoratori con un’istruzione di livello terziario (al netto di quelli in cerca di lavoro già presenti sul mercato) emerge nel complesso un mismatch decisamente elevato, ovvero un’offerta insufficiente a coprire le necessità del sistema economico. La carenza di offerta potrà variare tra circa 7mila unità all’anno nello scenario negativo e 30mila in quello positivo e interesserà numerosi indirizzi formativi. Più in dettaglio, per l’insieme dei percorsi STEM potranno mancare tra 17mila e 26mila giovani ogni anno, soprattutto con una formazione ingegneristica e in scienze matematiche, fisiche e informatiche.
Università degli Studi di Bari, Salone Dorato – Palazzo di Ateneo – 18 dicembre 2024 ore 15.30
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link