Il versamento dell’assegno unico e universale sarà 17, 18 e 19 dicembre per chi non ha subito variazioni nell’importo rispetto a novembre. La manovra 2025 prevede l’esclusione della misura dal calcolo Isee l’anno prossimo
Si avvicinano le date in cui arriveranno i pagamenti dell’assegno unico e universale (Auu) per i figli a carico. Secondo quanto annunciato dall’Inps, nel mese di dicembre i momenti per i versamenti, che avverranno direttamente su conto corrente bancario o postale, saranno due:
– martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre 2024 per chi lo ha già ricevuto nei mesi scorsi e non hanno subito variazioni nell’importo rispetto a novembre;
– l’ultima settimana del mese a chi ha subito le modifiche oppure a chi riceve l’agevolazione per la prima volta.
Questo mese è particolarmente atteso, dal momento che segna la conclusione dell’anno fiscale per l’assegno unico, con le relative verifiche e ricalcoli che potrebbero essere effettuati in base al reddito annuale dichiarato. Le famiglie che non hanno ancora aggiornato la propria situazione reddituale con l’Inps potrebbero essere chiamate a farlo, al fine di evitare correzioni future. Coloro che, invece, hanno appena fatto domanda, riceveranno l’assegno alla fine del mese successivo a quello della richiesta.
Gli importi
L’assegno unico è un contributo che spetta a tutte le famiglie che hanno famiglie a carico, a prescindere dal reddito. Anche in assenza di un valore Isee aggiornato o per le famiglie con un Isee alto, viene garantito in misura minima l’assegno per i figli a carico. Gli importi variano da un minimo di 57 euro al mese fino a un massimo di 199,40 euro al mese per le famiglie con Isee fino a 17.090,61 euro (come riportato nella tabella qua di seguito). La cifra esatta è determinata sulla base della condizione economica del nucleo familiare. In assenza di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) presentata per il 2023 e correttamente attestata, l’importo viene calcolato sulla base delle soglie minime.
A chi spetta
Ecco, nel dettaglio, a quali famiglie è riconosciuto l’assegno unico e universale:
– per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorre dal settimo mese di gravidanza;
– per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni a condizione che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea, o che svolga un tirocinio e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui, o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o che svolga il servizio civile universale;
– per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Cosa cambia nel 2025
Nel 2025, importi e metodi di pagamento dell’agevolazione dovrebbero rimanere invariati. La legge in bilancio, attualmente in esame al Parlamento in attesa dell’approvazione definitiva attesa per venerdì 20 dicembre, al momento prevede l’introduzione di una sola novità: l’assegno unico non impatterà più sul calcolo dell’Isee, ma solo quanto riguarda il bonus nido. Per il nuovo anno, i genitori che già percepiscono la misura non dovranno mandare nuovamente la domanda ma sarà rinnovata automaticamente. Per aggiornare l’Isee, invece, su cui si ricorda si basa l’importo erogato, la prossima scadenza è fissata al 28 febbraio 2025.
Cosa succede in caso di mancato aggiornamento Isee
Entro questa data, è necessario aver presentato Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), utile a ottenere il nuovo Indicatore della situazione economica equivalente. In caso di mancato di rispetto della scadenza, a partire da marzo 2025 la famiglia continuerà a ricevere l’assegno ma con l’importo minimo. Se l’Isee verrà rinnovato entro il 30 giugno 2025, allora l’Auu verrà ricalcolato e l’Inps accrediterà gli arretrati.
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