Per la classifica dei territori più vivibili, nell’indagine del Sole 24 Ore, la provincia di Bergamo è sul podio per la prima volta. Trento seconda, terza è Bolzano. Nella top 10 trionfa il Nord-Est mentre le grandi città, al netto di Bologna (9ª), scendono di diverse posizioni: Milano è 12ª, Firenze 36ª e Roma al 59° posto. Il Sud rimane fanalino di coda, con Reggio Calabria in maglia nera, ma ci sono segnali positivi di miglioramento.
Dalla 52ª posizione nel terribile anno 2020 (tutti ricordiamo la lunga fila dei camion militari impegnati a porate via i cadaveri dei morti per il Covid) alla vetta della classifica di quest’anno. La provincia di Bergamo, che nel 2023 era quinta, vince l’edizione 2024 dell’Indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore che misura il benessere nei territori italiani attraverso 90 indicatori da fonti certificate, divisi in sei categorie tematiche. Dietro a Bergamo – che prima d’ora non aveva mai ricevuto una medaglia nei 35 anni d’indagine, ma nel 2024 ha vinto l’Indice di Sportività – due habitué del podio: Trento e Bolzano
Milano scivola addirittura al 106° posto per la sicurezza e, in generale, soffre come altre metropoli quali Roma e Firenze per l’aumento del costo della vita e un PIL pro capite in frenata. Anche un mercato immobiliare inaccessibile per i costi delle case e degli affitti penalizza i grandi centri attrattivi per i turisti, ma meno per chi vuole viverci.
La classifica delle città italiane per Qualità della vita elaborata dal Sole 24 Ore prende in considerazione 90 parametri compresi in 6 ampie categorie: Ricchezza e Consumi; Affari e Lavoro; Ambiente e Servizi; Demografia, Società e Salute; Giustizia e Sicurezza; Cultura e Tempo libero.
Le 10 città più vivibili secondo il Rapporto sul Benvivere 2024
Il “Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle province italiane 2024” ha aggiornato la sua classifica in base a un’indagine guidata da un team di economisti italiani e giunta alla sesta edizione.
Il report ha evidenziato dei miglioramenti per quanto riguarda la vivibilità al Sud. Il Meridione, infatti, è riuscito a ridurre il gap con il Nord e il Centro rispetto al report dell’anno scorso.
Tuttavia, lo sbilanciamento a favore del Settentrione esiste ancora ed è visibile nelle prime posizioni della classifica. Le città nelle quali si vive meglio si trovano quasi tutte al Nord, con Siena e Firenze a rappresentare i territori più “a Sud” della lista delle 10 città più vivibili.
Pordenone, nello specifico, conquista la vetta strappando il primo posto a Bolzano, città che addirittura scivola di ben 9 posizioni e si piazza al decimo posto. Siena e Milano seguono la città friulana nel completare il trio con migliore qualità delle vita.
Trieste, Udine, Parma e Rimini sono le “new entry” della top 10, a conferma di un Settentrione performante.
Di seguito la classifica completa con la posizione delle 10 province dove la qualità della vita è migliore: Pordenone, Siena, Milano, Trieste, Firenze, Trento, Rimini, Udine, Parma,
Bolzano.
Le città di Bolzano, Firenze, Milano e Trento: queste quattro province, pur restando nella classifica delle 10 più vivibili in Italia, registrano un peggioramento degli standard osservati rispetto all’anno scorso.
Nel Meridione, invece, degne di nota sono Isernia e Benevento, le città con il maggiore balzo nella qualità di vita misurata in termini di ben-vivere.
In generale, il rapporto ha comunque constatato una situazione complessiva di “maggiore ben-vivere” che ha fatto diminuire il divario tra le migliori e le peggiori città.
Come leggere la classifica? Il punteggio di ogni città è il risultato della somma di una serie di indicatori osservati dagli economisti, tra i quali: capacità di accoglienza, ambiente turismo e cultura, capitale umano, demografia e famiglia, economia e inclusione, impegno civile, lavoro, legalità e sicurezza, salute, servizi alla persona.
Le città peggiori dove vivere in Italia nel 2024
Il Meridione si conferma ancora il territorio con maggiore concentrazione di città dove la qualità della vita è più bassa.
Il “Rapporto sul BenVivere” 2024, nello specifico, ha rilevato che Crotone e Reggio Calabria si sono classificate all’ultimo e al penultimo posto. Le peggiori province italiane comprendono anche Caltanissetta, Foggia, Catania e Napoli.
In ogni caso l’indagine 2024 ha mostrato che, in generale, le aree di osservazione legalità e sicurezza, salute e lavoro sono migliorate più delle altre. Le dimensioni che, al contrario, hanno registrato in media i livelli più bassi sono stati impegno civile, ambiente, cultura e turismo, accoglienza. In questi ambiti, quindi, le città italiane sono risultate molto carenti.
Per quanto riguarda l’indagine de Il Sole 24 ore, è ancora Reggio Calabria a chiudere la classifica come peggiore città per qualità della vita. Pessime anche le performance di Catania, Messina, Palermo, Napoli, Cosenza, Enna tutte oltre l’83° posto.
Attenzione, però, ad alcuni dettagli: la variazione del Pil pro capite tra il 2023 e il 2024 è più positiva in città come Palermo, Reggio Calabria e Messina rispetto a certi territori del Centro-Nord.
Non solo, osservando il costo dell’affitto sullo stipendio di un appartamento da 100 metri quadrati in zona semi-centrale, gli analisti dl Sole hanno notato che il peso è del 13% a Trapani e Chieti contro la cifra “monstre” dell’81% a Roma. Un dato interessante che potrebbe guidare un trend positivo di vivibilità in futura di alcuni territori meridionali.
Irina Smirnova
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