I partiti tedeschi sono d’accordo sul ridurre la burocrazia agroalimentare – Euractiv Italia

I partiti politici della Germania – il secondo produttore agricolo dell’UE – hanno esposto la loro visione delle politiche agroalimentari nazionali e comunitarie nei loro manifesti per le elezioni anticipate del 23 febbraio, con una promessa comune: la semplificazione.

La Germania si avvia verso le elezioni anticipate dopo che il cancelliere Olaf Scholz ha perso il voto di fiducia lunedì (16 dicembre), in seguito al crollo della “coalizione a semaforo” – composta da socialisti, verdi e liberali – il mese scorso.

I manifesti elettorali sono stati pubblicati poco dopo il voto di lunedì. Non sorprende che alcuni partiti si concentrino ampiamente sulle politiche agricole, dato che il governo di Scholz ha assistito a gennaio a proteste di agricoltori su scala nazionale che hanno messo il governo in difficoltà.

Euractiv ha esaminato le promesse dei cristiano-democratici (CDU/CSU) di centro-destra del candidato Friedrich Merz, dei socialdemocratici (SPD) di centro-sinistra di Scholz e del suo partner di coalizione rimanente, i Verdi.

I cristiano-democratici

La CDU/CSU non si esime dal fare una vasta gamma di promesse agli agricoltori, che corteggia attivamente nel suo manifesto.

I conservatori si impegnano ad alleggerire gli oneri economici e amministrativi del settore, utilizzando slogan identitari come “affinché l’agricoltore possa tornare a fare l’agricoltore”. Ciò include la reintroduzione dei sussidi per il gasolio agricolo che l’attuale governo aveva previsto di eliminare gradualmente.

A livello europeo, i conservatori affermano di voler semplificare “drasticamente” la Politica agricola comune (PAC) e di mantenerla un bilancio “indipendente”, una posizione particolarmente rilevante alla luce delle speculazioni sui piani della Commissione di fonderla con i fondi di coesione dell’Unione.

La CDU/CSU si impegna inoltre a combattere la burocrazia a Berlino e a Bruxelles e chiede che l’accordo commerciale UE-Mercosur entri in vigore rapidamente.

In materia di sostenibilità, il manifesto si allinea alle posizioni assunte dalla loro famiglia europea, il PPE, nelle recenti battaglie politiche. Dopo che la Convenzione di Berna ha aperto la porta a Bruxelles per ridurre lo status di protezione del lupo, il partito ha promesso di allentare le norme sulla caccia.

La CDU/CSU si oppone anche all’introduzione di una legge europea sul monitoraggio del suolo, attualmente in fase di negoziazione a Bruxelles e che sta subendo un forte contraccolpo da parte dell’industria agricola e mineraria tedesca. Inoltre, il partito si impegna a eliminare diverse norme di sostenibilità per l’uso di fertilizzanti e pesticidi a livello nazionale.

In linea con quanto spinto dall’attuale governo tedesco al tavolo del Consiglio, il manifesto del centrodestra sostiene anche l’etichettatura di origine obbligatoria per gli alimenti.

I socialdemocratici

L’SPD, che ha dovuto affrontare le critiche degli agricoltori durante il suo mandato, offre un numero significativamente inferiore di proposte sulla politica agricola e alimentare rispetto ai suoi omologhi conservatori.

Tuttavia, l’obiettivo dei socialisti è simile a quello della CDU/CSU: incentivi verdi e semplificazione piuttosto che obblighi.

“Per noi il futuro dell’agricoltura è digitale e non burocratico”, scrive l’SPD nel suo manifesto. Il partito sostiene inoltre una riforma dei sussidi della PAC per premiare meglio gli agricoltori che adottano pratiche ecologiche.

Per quanto riguarda la politica alimentare, l’SPD sostiene pasti sani e gratuiti negli asili nido, nelle scuole e nelle istituzioni educative, attuando una delle raccomandazioni di un gruppo di cittadini sulla “nutrizione in transizione”.

Per affrontare l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, il partito propone di ridurre l’IVA sugli alimenti dal 7% al 5% e di migliorare il monitoraggio dei prezzi lungo tutta la catena di approvvigionamento. L’SPD vuole anche frenare il potere di mercato dei rivenditori alimentari dominanti, che a suo dire possono gonfiare i prezzi per aumentare i margini di profitto.

Come il centrodestra, i socialisti sostengono la conclusione dell’accordo UE-Mercosur e la negoziazione di accordi simili con India e Australia.

I Verdi

I Verdi si impegnano anche a ridurre la burocrazia superflua – un consenso apparentemente trasversale – ma sottolineano che ciò non deve compromettere gli standard ambientali o di protezione dei consumatori. “Gli effetti del riscaldamento globale, l’estinzione degli insetti e il degrado del suolo sono sfide fondamentali per la nostra sicurezza alimentare”, si legge nel loto manifesto.

Per quanto riguarda la tutela dei consumatori, i Verdi chiedono “contratti equi e diritti applicabili” per proteggere i consumatori da prezzi iniqui e opacità nella catena alimentare e una maggiore trasparenza attraverso l’etichettatura degli alimenti.

Insistono sull’etichettatura obbligatoria delle sementi e degli alimenti prodotti con metodi di editing genetico e chiedono il divieto di brevettare piante, semi e animali. Il manifesto propone inoltre di estendere la “etichetta di allevamento”, attualmente utilizzata per la carne di maiale, a tutti gli animali da allevamento, garantendo la trasparenza sugli standard di benessere degli animali e migliorando il benessere generale degli animali da allevamento.

Per quanto riguarda l’alimentazione, i Verdi propongono di ridurre il contenuto di zucchero delle bevande gassate e di vietare la pubblicità di alimenti non salutari ai bambini.

[A cura di Angelo Di Mambro/Owen Morgan]

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