Innovazione e sostenibilità nel SSN, il bilancio del Congresso SIFACT a Firenze

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Congresso SIFACT

18 Dicembre 2024

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Dal 4 al 6 dicembre, Firenze ha ospitato il XII Congresso Nazionale SIFACT, un evento di rilievo per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Ecco le interviste ai principali relatori


Dal 4 al 6 dicembre, Firenze ha ospitato il XII Congresso Nazionale SIFACT, un evento di rilievo per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che ha riunito esperti, clinici e farmacisti per confrontarsi su temi di cruciale attualità. Il titolo dell’evento, “Dalla valutazione delle evidenze al governo dell’innovazione: strategie e buone pratiche per il Servizio Sanitario Nazionale”, ha delineato un percorso ricco e articolato, volto a tracciare nuove strategie per affrontare le sfide attuali del sistema sanitario. Tra i temi al centro del dibattito: la sostenibilità economica del SSN, l’accesso alle innovazioni terapeutiche e la qualità delle cure. Una particolare attenzione è stata riservata al ruolo del farmacista SSN, figura sempre più strategica nella gestione delle risorse e nell’ottimizzazione delle terapie, attraverso attività che spaziano dalla governance di farmaci e dispositivi medici fino alla farmacia clinica. 

Il programma del Congresso ha incluso una fase precongressuale, dedicata alle recenti disposizioni per la farmaceutica nella Legge di Bilancio 2024 e alla riforma dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Le sessioni plenarie hanno esplorato tematiche cruciali come il finanziamento del SSN, il procurement e il valore delle evidenze real-world nel supporto alle decisioni regolatorie e cliniche. Parallelamente, le sessioni tematiche hanno approfondito ambiti specifici, quali la gestione delle patologie cardiovascolari, ematologiche e croniche, mettendo in risalto pratiche innovative e avanzate del farmacista clinico al point of care. Tutti temi affrontati nelle interviste, realizzate per Sanità33 a margine dell’evento, che offrono ulteriori spunti di riflessione ed evidenziano come il dialogo multidisciplinare possa guidare il futuro del SSN verso un equilibrio tra innovazione e sostenibilità.

Paolo Schincariol, Comitato Scientifico SIFaCT, Trieste, fa un bilancio del Congresso. “Sono stati trattati temi molto confacenti alla professione tipica del farmacista, partendo da una disamina generale dello stato di salute del nostro Sistema Sanitario Nazionale. Abbiamo messo in evidenza lo stato di sottofinanziamento del sistema e di conseguenza la necessità di operare al meglio tutte le nostre scelte lavorative di organizzazione, di scelta dei processi e di discussione sull’utilizzo dei farmaci in modo da poter efficientare questo nostro sistema che, con le risorse disponibili, deve risultare efficiente se vuole continuare ad assicurare un buon livello di salute ai cittadini”, dichiara Schincariol.

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“La situazione della sostenibilità della spesa farmaceutica dal punto di vista regionale sia per gli acquisti diretti che per la convenzionata è molto molto grave perché noi abbiamo un fondo assegnato del 15,3% ma in realtà spendiamo il 19% per la spesa pubblica farmaceutica. In particolare, è drammatica la situazione per quanto riguarda gli acquisti diretti perché c’è un aumento esponenziale della spesa per quanto riguarda gli oncologici, le malattie rare e i biologici immunosoppressori”, dichiara Elisa Sangiorgi, dirigente area governo del farmaco e Dei Dispositivi Medici, Regione Emilia Romagna, a margine del Congresso Sifact.

Carmine Pinto, SC Oncologia Medica Provinciale AUSL RE, Reggio Emilia, a margine del Congresso Sifact, si è soffermato sul tema del trattamento precoce. “Bisogna usare meglio le nostre risorse utilizzando i migliori farmaci nella malattia precoce. Oggi abbiamo farmaci estremamente più efficaci di quelli del passato che usiamo in maniera molto più selettiva. Per fare il grande passo in avanti i trattamenti migliori vanno anticipati nella malattia early, mi riferisco al setting adiuvante, in cui possiamo curare i malati”.

“Oggi è possibile conservare l’accesso universale alle terapie efficaci assicurandone la sostenibilità attraverso tre punti: il primo è puntare sul valore aggiunto dei farmaci, il secondo è quello di garantire che ci sia una negoziazione adeguata e il terzo punto è quello di fare in modo che la concorrenza funzioni al meglio. Tutto ciò, insieme ad un buon funzionamento delle istituzioni può garantire farmaci efficaci importanti per i cittadini in un contesto di sostenibilità”, spiega Giuseppe Traversa, Centro Nazionale Di Epidemiologia, Istituto Superiore Di Sanità, a margine del Congresso Sifact.

Matteo Franchi, Unità Di Biostatistica, Università Di Milano-Bicocca, Milano, nel corso della sua Keynote Lecture al Congresso Sifact si è soffermato sul peso della Real-world evidence nelle decisioni cliniche e regolatorie. “L’utilizzo dei Real world data, ovvero quei dati provenienti dal mondo reale, possono darci molte informazioni a sostegno di quelle che sono le informazioni principali raccolte dagli studi clinici controllati e randomizzati”, spiega a Sanità33.

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Gianluca Trifirò, Dipartimento Di Diagnostica e Sanità Pubblica, Università di Verona, Scuola Di Specializzazione Di Farmacologia E Tossicologia Clinica, Università di Verona, è intervenuto al Congresso Sifact presentando il “Documento inter-societario sull’implementazione del servizio di medication review e deprescribing nei vari setting assistenziali”. “I dati sull’utilizzo dei farmaci – ha spiegato a Snaità33 – sono veramente molto preoccupanti. Dal recente Rapporto Osmed si vince che circa il 30-40% degli anziani assume oltre 10 farmaci e un altro 50-60% assume da 5 a 10 farmaci. C’è, quindi, un eccesso di prescrizioni in questi pazienti ed è necessario rivalutare attentamente queste terapie perché spesso sono utilizzate in maniera inappropriata e quando si prescrivono così tanti farmaci il rischio di reazione avversa è praticamente certo”.

Elisabetta Poluzzi, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Bologna, è intervenuta al Congresso Sifact parlando dei Real World Data e digital therapeutics a supporto delle decisioni regolatorie e cliniche. “Stanno entrando sul mercato sempre più strumenti digitali al servizio della salute. Questi strumenti vanno distinti: il massimo della qualità e dell’utilità clinica è rappresentata dalle Digital Therapeutics ovvero le terapie digitali che di per sé sono dei trattamenti veri e propri. Poi ci sono i Digital Drug Supports che invece sono un aiuto per il paziente ad utilizzare correttamente i medicinali”.

Maria Trapanese, Farmacia Clinica Ricerca E Produzione, Irccs Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Bologna, Policlinico Sant’Orsola, al Congresso Sifact è intervenuta per parlare del contributo del farmacista clinico nel paziente cronico: tra medication review e deprescribing. “Il farmacista clinico – spiega – è una figura professionale relativamente giovane in Italia e ha sicuramente un grosso valore aggiunto. È un punto di forza per la nostra professione perché si inserisce all’interno di team multidisciplinari e multiprofessionali per aiutare i prescrittori nel gestire pazienti cronici, pluritrattati e pluripatologici e contribuisce a gestire la terapia in maniera più efficace e sicura”.

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“L’idea di fondo della sessione plenaria del Congresso Sifact che ho moderato era quella di discutere per trovare un equilibrio tra due obiettivi che spesso sono in contrapposizione: da una parte, garantire l’accesso di farmaci di documentata efficacia e sicurezza e dall’altra parte, rendere sostenibile la spesa”, ha dichiarato Annalisa Campomori, SC Farmacia Ospedaliera Nord, APSS Trento. 

“I dispositivi medici presentano una serie di criticità, a differenza del settore dei farmaci, che rendono difficile la valutazione. Queste difficoltà non solo legate alla mancanza di strumenti perché la metodologia è la stessa che si applica ai farmaci, ma la difficoltà è legata al fatto che mancano alcune azioni nel settore dei dispositivi medici.  Il bisogno principale nel settore dei dispositivi medici riguarda la maggiore disponibilità di informazioni sul profilo clinico, molto spesso le informazioni sull’efficacia e sulla sicurezza sono scarse sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo e non sono pertanto sufficienti a definire il profilo di efficacia e sicurezza di una determinata tecnologia. Un altro bisogno importante è quello della trasparenza. Altro aspetto importante è quello che riguarda la definizione dell’innovazione nel settore perché i dispositivi che arrivano in commercio sono tanti però è fondamentale riuscire a differenziare il nuovo che arriva”, dichiara Sabrina Trippoli, Centro Operativo Hta, Regione Toscana, Firenze.

“ll Contest farmacia Clinica è una sorta di competizione sui temi della farmacia clinica che vede come protagonisti gli specializzanti in Farmacia Ospedaliera. Siamo alla seconda edizione. Il contest prevede delle domande relative ai temi della farmacia clinica e poi un commento su un caso clinico che deve essere risolto dai partecipanti”. A spiegarlo a Sanità33 è Daniele Mengato, UOC Farmacia Ospedaliera, Azienda Ospedale Università Di Padova, Padova, a margine del Congresso.


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