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“La Belle Epoque” è una piadineria artigianale certificata gluten free. Qui la piadina è solo senza glutine, attentamente studiata per i palati più esigenti, anche Vegan, farcita da prodotti di piccoli artigiani, abbinata da vini di nicchia. 
La gestiscono Valeria e Mauro Pandolfini, marito e moglie, lei sarda, lui valdostano, hanno scelto di sposarsi e vivere a Gubbio. Il colpo di fulmine nel 2021 dopo un viaggio e, innamorati della Città dei Ceri, hanno deciso di mettere su famiglia e aprire qui il loro locale. 
Le farine che Mauro utilizza provengono dal Piemonte, un mulino che lavora ai piedi delle valli del Gran Paradiso, nel rispetto dell’ambiente, ma che soprattutto certifica la provenienza senza glutine.

Mauro e Valeria alla “Belle Epoque” in via Porta Romana 

I salumi provengono per la maggior parte dalla Sardegna e dal territorio di Gubbio: salame, capocollo, prosciutto cotto e crudo, wurstel, pancetta, porchetta, salsiccia secca al finocchietto e salsiccia fresca.
 Vi consigliamo di provare i filetti di trota alpina affumicata, provenienti dall’allevamento nelle acque sorgive della Valle d’Aosta di due giovani ragazzi.

GUBBIO – Un locale improntato sull’arte, come dice il nome stesso, ma quella della piadina artigianale e rigorosamente senza glutine, dove la multi-Italia si riflette nei prodotti scelti per le farciture, piccoli produttori che solcano il territorio da nord a sud, dalla Valle d’Aosta, alla Sardegna, fino a Gubbio.

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Il nome rievoca un periodo storico dal fascino suggestivo e libero, proprio come Valeria e Mauro Pandolfini, marito e moglie, lei sarda, lui valdostano, hanno scelto di sposarsi e vivere a Gubbio.

Il colpo di fulmine nel 2021 dopo un viaggio e, innamorati della Città dei Ceri, hanno deciso di mettere su famiglia e aprire qui il loro locale.

Alla passione per l’arte si unisce quella per la piadina, tramandata dalla nonna di Mauro, originaria di San Leo; unendo così ricordi e ambizione di lavoro. Per necessità, e per amore, la piadina de “La Belle Epoque (lungo via di Porta Romana a Gubbio) è solo ed esclusivamente senza glutine, dato che Valeria ne è intollerante.

Mauro si dedica alla ricerca della piadina perfetta, studia e segue corsi, tra le diverse tipologie, sceglie quella che meglio interpreta il suo gusto e si avvicina a quella tradizionale di Forlì e Cesena: tre anni immerso in esperimenti per trovare quella giusta, un prodotto che sia un equilibrio di gusto e sapore in bocca, anche così, semplicemente mangiata senza farcitura.

E’ tutta una questione di farine utilizzate, una miscela di grano saraceno, sorgo, riso, amido di mais e fecola di patate, amalgamata con il tradizionale strutto di Mora Romagnola; con olio extra vergine di oliva, nella versione Vegana.

Le farine che Mauro utilizza provengono dal Piemonte, un mulino che lavora ai piedi delle valli del Gran Paradiso, nel rispetto dell’ambiente, ma che soprattutto certifica la provenienza senza glutine.

Il colore un po’ rustico, la consistenza morbida, il profumo accattivante e il sapore delicato, ispirano le farciture. I prodotti scelti provengono esclusivamente da piccoli produttori, attenti al territorio e alla biodiversità, e che soprattutto certificano il Gluten Free.

I salumi provengono per la maggior parte dalla Sardegna e dal territorio di Gubbio: salame, capocollo, prosciutto cotto e crudo, wurstel, pancetta, porchetta, salsiccia secca al finocchietto e salsiccia fresca.

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Tra i formaggi accanto alla caciotta umbra, troviamo la fontina valdostana, la toma anche nella versione al ginepro, il pecorino e la peretta sarda, il caprino. Una specialità è invece il Budin, un salame di patate, barbabietola rossa e carne di maiale.

Alla necessità, la virtù, un pizzico di intraprendenza e tanta arte, danno vita a farciture da leccarsi i baffi. Il menù è strutturato abbinando un artista del periodo della Belle Epoque, come la nostra preferita Van Gogh, alla farcitura, sempre senza dimenticare le necessità vegane e vegetariane: troviamo anche come accompagnamento alla piadina una zuppa del giorno, con legumi e ortaggi di stagione o un ottimo hummus.

Quella che abbiamo provato, è La Dama del Castello (di Verres), un equilibrio di sapori tra patate, lardo e fontina; immancabili le erbette cotte. Vi consigliamo anche di provare i filetti di trota alpina affumicata, provenienti dall’allevamento nelle acque sorgive della Valle d’Aosta di due giovani ragazzi.

-RIPRODUZIONE RISERVATA

Immagini video Pagina Instagram Cronaca Eugubina: https://www.instagram.com/cronaca_eugubina/

Isabella Ceccarelli

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