Opera del Duomo, via libera all’ampliamento del museo

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Progetto della nuova caffetteria vista dalla terrazza – courtesy Opera di Santa Maria del Fiore, progetto Guicciardini & Magni Architetti

Più grande e più accogliente: il Museo dell’Opera del Duomo potrà contare su maggiori servizi e spazi espositivi. La giunta comunale nell’ultima seduta ha dato il via libera al progetto di ampliamento giudicando l’opera d’interesse pubblico.

Lo spazio museale, inaugurato in una nuova veste a ottobre 2015, conserva una collezione unica al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino. Il restyling del museo nel 2015 ha visto passare il pubblico dai 120.000 visitatori agli oltre 600.000 odierni.

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La vista area a confronto dello stato attuale del progetto e dell’intervento di ampliamento

L’acquisizione di Palazzo Compagni

Risultati che ha spinto il Consiglio dell’Opera di Santa Maria del Fiore, nel febbraio 2023, ad acquisire per circa 10 milioni di euro un immobile storico, Palazzo Compagni, confinante con il Museo. L’obiettivo è di procedere all’ampliamento della struttura e di terminare i lavori entro quattro anni.

Si intende offrire così ai visitatori la possibilità di apprezzare le opere conservate nei depositi. L’aumento di metri quadrati: agli attuali 6.000 mq la cui realizzazione costò 45 milioni, si sommeranno i circa 5.000 di Palazzo Compagni, consentirà di disporre di un museo di circa 11.000 mq.

Un’opera di rilevanza sociale per Firenze

Si tratta di un intervento davvero di grande rilevanza – sottolinea l’assessora all’Urbanistica del Comune di Firenze Caterina Bitinon solo interessa un edificio di pregio che con questo progetto viene riqualificato ma consente anche un importante ampliamento della proposta culturale con la possibilità di allestire mostre temporanee, di ospitare convegni senza dimenticare l’attenzione ai servizi per i visitatori e l’apertura alla città”.

Un edificio, va sottolineato, che in passato aveva ospitato una sede dell’Inail. La storia di Palazzo Compagni risale al Duecento quando la famiglia dei Cresci era proprietaria del complesso. Nel corso dei secoli è passato di famiglia in famiglia. Nel 1929 venne acquisito dalla Cassa nazionale infortuni.

Museo dell’Opera del Duomo

“Questa operazione – afferma il Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Luca Bagnoliha due finalità: una culturale e l’altra di responsabilità sociale sul patrimonio edilizio della città. Abbiamo acquistato un palazzo storico che era destinato, come tanti altri, al mercato immobiliare per affitti o vendita e lo restituiamo così a Firenze”.

Il nuovo Museo dell’Opera del Duomo

Il nuovo progetto, commissionato dall’Opera di Santa Maria del Fiore a Guicciardini & Magni Architetti, che insieme ad Adolfo Natalini avevano firmato l’attuale museo, consentirà di creare un percorso di visita più lineare ed organico.

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Su Palazzo Compagni sono previsti interventi di restauro e adeguamento impiantistico atti a rendere l’edificio idoneo ad ospitare le sale museali. L’edificio all’interno del giardino, risalente agli anni venti del Novecento, sarà demolito e ricostruito per ospitare poi una caffetteria.

L’intervento consentirà inoltre di realizzare una nuova terrazza che andrà a collegarsi a quella di Palazzo Compagni in modo da creare un unico percorso unitario all’aperto per consentire di ammirare la Cupola del Brunelleschi da una posizione spettacolare e inedita.

Con la nuova sistemazione, il Museo dell’Opera del Duomo sarà dotato di molte funzioni indispensabili per un museo come spazi per mostre temporanee, una sala per incontri e convegni e nuovi servizi per i visitatori. L’ingresso al Museo sarà ancora da Piazza del Duomo.

I tesori del Museo da Michelangelo a Donatello

Sono 750 le opere tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capolavori di Michelangelo, Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia Andrea del Verrocchio.

Tra le opere più celebri esposte nel Museo: la Pietà Bandini di Michelangelo, le tre monumentali Porte del Battistero tra cui la Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti e alcuni dei capolavori di Donatello come i Profeti e la Maddalena.



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