Roberto Romano (ASi): “Obiettivi importanti oltre il campo da gioco”

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L’Associazioni Sportive e Sociali Italiane (ASi), uno dei principali enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, il primo ente in numero di tesserati in Italia riconosciuto dal Coni. ha celebrato il suo trentennale il 5 dicembre 2024 presso l’Auditorium di Roma.

L’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità del mondo dello sport, istituzioni e collaboratori che hanno reso grande l’ente in questi trent’anni. Una festa organizzata in modo impeccabile dalla segreteria Nazionale.

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Pochi giorni dopo, il 14 e 15 dicembre 2024, si è tenuta l’Assemblea Nazionale Straordinaria con la rielezione del Presidente Nazionale Claudio Barbaro, un momento cruciale che ha consolidato ulteriormente la leadership dell’ente che pensa ad un futuro ricco di inziative e programmi che ci attendono nei prossimi anni.

Tra le figure centrali dell’ente spicca Roberto Romano, il neo eletto Responsabile Nazionale ai Progetti Speciali e Presidente di Comitato neo eletto con le elezioni che si sono svolte il 25 novembre, la carica da Responsabile Nazionale ai Progetti Speciali ricevuta direttamente dal Presidente Claudio Barbaro.

Romano, un passato da dirigente regionale ex Csen Liguria, dove ha conseganto le dimissioni irrevocabili, oggi rappresenta una delle colonne portanti di Asi e dove la sua professionalità darà un grande contributo all’ Asi sul territorio nazionale.

Cosa l’ha convinta a entrare in ASi?

“Dopo una lunga chiacchierata con il Presidente Nazionale Claudio Barbaro e il Segretario Nazionale Achille Sette, ho capito che quella sarebbe stata la mia nuova famiglia. Voglio spendere due parole doverose su Achille Sette, finalmente un segretario nazionale giovane e pieno di energia, guida con determinazione la segreteria nazionale, portando l’ente verso traguardi sempre più ambiziosi, lo devo ringraziare per la sua infita disponibilità. Il Presidente Claudio Barbaro è una persona corretta, educata e presente, per i suoi dirigenti, associazioni sportive insomma è il presidente che tutti vorrebbero avere. Mi ricordo il primo incontro a Roma, mi disse subito diamoci del tu, poi venne a trovarmi a Savona per un pranzo, dopo pochi minuti avevo capito che sarebbe stato il mio nuovo presidente, amo le persone che alle promesse passano i fatti e non quelle inconcludenti, oggi una stretta di mano ha poco valore, con Claudio ho ritrovato la parola meritocrazia, correttezza e onestà. Alla festa dei 30 anni di Asi ho messo la mia firma per definire il mio lungo percorso che mi attende in Asi e con una grande emozione di poterlo fare. Voglio ricordare Silvestro Demontis il collega di Genova che purtroppo ci ha lasciato a settembre, putroppo non abbiamo potuto lavorare insieme, bellissime le parole che ha speso il presidente per lui”.

Cosa ha provato durante l’Assemblea Nazionale Straordinaria con la rielezione del Presidente Barbaro?

“È stato un momento emozionante, ero seduto in prima fila con un mio collaboratore Farinetti Michele, ci siamo commossi alla proclamazione della rielezione di Claudio, erano presenti in sala due ministri insieme al Presidente Giovanni Malagò, che ha espresso un lungo discorso di ringraziamento per i risultati raggiunti da ASi. Malagò ha sottolineato la serietà e la crescita dell’ente è l’ importanza della sua esistenza per la serietà del lavoro svolto in questi lunghi 30 anni, oggi Asi rappresenta una delle realtà sportive più rilevanti in Italia oltre la lunga amicizia e stima che ho con il presidente Claudio Barbaro”.

Quali sono i numeri attuali di ASi?

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“Come ha rimarcato il Presidente Nazionale Claudio Barbaro, oggi ASi conta oltre un milione e mezzo di tesserati in Italia, un numero incredibile, pari al 2,5% della popolazione italiana. Siamo a quasi 13 mila associazioni affiliate, 38 mila tecnici, 146 strutture territoriali, 90 settori tecnici, 38000 tecnici e operatori e più di 650 discipline sportive presenti sul portale ufficiale. Questi numeri parlano del successo di Asi in questi primi 30 anni dove i numeri fanno la differenza ed io voglio dare il mio contributo come ho sempre fatto nel mio trascorso da dirigente sportivo. I numeri sono quelli che contano, se oggi abbiamo 2,5 milioni di tesserati è perchè ci viene riconosciuta la professionalità che svolge Asi su tutto il territorio Nazionale”.

Quali sono i suoi obiettivi in ASi?

“Oltre all’ ufficio che si occupa di affiliazioni, diplomi, tecnici, gare, corsi, formazione, domande di contributi sportivi oggi devo pensare alla mia nuova carica di Responsabile Nazionale Progetti Speciali, ho già presentato cinque progetti sportivi nelle mani del presidente Nazionale Claudio Barbaro. I progetti presentati sono il frutto della mia lunga esperienza lavorativa e sportiva, con 49 anni di attività nel mondo dello sport, da sportivo agonista e poi da dirigente sportivo. Questi progetti mirano a rafforzare la presenza di ASi nel territorio e a creare nuove opportunità per atleti e tecnici Asi coinvolti nella mia progettazione Nazionale. Nella vita ho sempre lavorato a testa bassa, sono cresciuto in una famiglia di militari dove il rispetto è l’ educazione sono sempre stati alla base di tutto, studio sempre in modo maniacale, mi aggiorno ogno giorno per dare le migliori risposte nell’ ambito sportivo a tutte le società sportive affiliate. Dedico quasi tutto il mio tempo al lavoro, sono sempre stato così sicuramente ho poca vita privata ma tutto questo mi rende felice e per quello amo il mio lavoro ed gli associati me lo hanno sempre riconosciuto”.

Quali sono gli obiettivi nazionali di ASi per il futuro?

“Durante l’Assemblea Nazionale del 14 e 15 dicembre, il Presidente Nazionale Claudio Barbaro ha annunciato una novità importante: l’acquisto di un nuovo ufficio nazionale, più grande di quello esistente, la famiglia si allarga e quindi ha deciso di uno spazio superiore, sarà pronto tra Marzo ed aprile 2025. Questo è necessario per gestire l’espansione costante di ASi e supportare meglio le nostre attività. Il vecchio ufficio potrebbe essere mantenuto, affittato o venduto, a seconda delle esigenze future ma come ha rimarcato il presidente Barbaro non abbiamo l’ esigenza di venderlo potrebbe essere anche mantenuto. La crescita dell’ente richiede strutture più adeguate per affrontare le sfide che ci attendono. Il presidente Claudio Barbaro ha puntualizzato che possiamo ancora crescere, stessa cosa ha detto il presidente Malagò, siamo una bellissima squadra, persone giovani che hanno voglia di crescere e dove trovo che finalmente l’ ambiente è costruttivo”.

ASi si occupa solo di sport?

“ASi non è solo sport. Durante il trentennale, abbiamo ribadito che il nostro impegno è anche sociale. Il Presidente Malagò lo ha sottolineato nel suo intervento: ASi è una realtà che va oltre il campo di gioco, promuovendo inclusione, solidarietà e progetti per il benessere della comunità”.

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ASi, con il suo ricco passato e un futuro promettente, continua a crescere grazie alla passione e alla competenza di persone come Roberto Romano, il Presidente Claudio Barbaro e il Segretario Nazionale Achille Sette. La loro visione strategica e il lavoro costante hanno trasformato l’ente in una realtà di riferimento nel panorama sportivo e sociale italiano. L’ASi non è solo sport: è un progetto di vita, fondato su valori autentici e sull’impegno quotidiano per una società migliore e per dare alle società sportive un punto di riferimento importante per qualsiasi richiesta.



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