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  • La Manovra 2025 contiene diversi interventi a tema fisco, lavoro, imprese, agevolazioni. Si attende che la versione definitiva venga approvata entro venerdì 20 dicembre 2024.
  • La presentazione di diversi emendamenti, con l’obiettivo di modificare alcune misure contenute nel testo, ha di fatto rallentato l’approvazione della Legge di Bilancio 2025.
  • Tra le ultime novità spiccano lo stop agli aumenti delle imposte per i caselli autostradali e la tassa sui voli extra UE, la nuova IRES premiale per le imprese che investono e una marcia indietro sulla web tax.

Proseguono i lavori intorno alla Legge di Bilancio 2025, con il testo che deve arrivare in Aula e con la proposta di diversi emendamenti conclusivi. Da quando è stata presentata la prima bozza, la manovra ha subito diverse modifiche e ripensamenti, ma ci si appresta verso le fasi conclusive.

Tra le novità più importanti che riguardano le imprese troviamo l’IRES premiale al 20% per coloro che investono e assumono, ma anche un ritorno alle regole precedenti sulla web tax, con l’esclusione dell’innalzamento dell’imposta al 42%. Stop alla super tassa anche intorno alle plusvalenze delle cripto attività, per cui ancora nel 2025 si potrà accedere alla tassazione al 26%.

Le ultime modifiche riguardano da vicino anche le pensioni, con la possibilità di accedervi in anticipo a 64 anni di età dopo aver cumulato 25 anni di contributi con previdenza complementare. Non aumentano infine le tasse sui pedaggi autostradali mentre sono confermate sui voli extra UE. Vediamo nell’articolo tutte le novità attese.

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Manovra 2025: gli ultimi emendamenti

La Legge di Bilancio 2025 si appresta ad essere approvata e vengono discussi gli ultimi emendamenti prima della versione definitiva. Abbiamo visto che all’interno della manovra ci sono soprattutto interventi a tema fiscale, con le modifiche alle agevolazioni e alle detrazioni e la riconferma dell’IRPEF a tre aliquote.

Si sposta in avanti l’ultima fase nel lungo iter per l’approvazione, per cui i rinvii sono dovuti principalmente all’introduzione di nuovi emendamenti specifici, che vedremo tra poco. Per il momento sembra difficile che la manovra possa essere approvata entro Natale, per cui è più verosimile che i lavori proseguiranno tra le festività e l’ultimo giorno dell’anno.

Il testo definitivo dovrà essere infatti confermato entro il 31 dicembre 2024, per essere poi reso operativo a partire dal primo giorno di gennaio 2025. Ricordiamo infatti che tutte le misure contenute al suo interno avranno applicazione il prossimo anno e in alcuni casi anche i successivi.

Area di intervento Emendamento
IRES IRES premiale al 20% per le imprese che investono
Web tax Tassa solo oltre 750 milioni di fatturato
Tassazione plusvalenze criptovalute 26% nel 2025, 33% nel 2026, abolizione limite 2.000 euro no tax area
Mance ai camerieri Tassazione al 5% fino al 75% del reddito
Trasporti Eliminazione imposta aggiuntiva caselli autostradali
Tassa di 0,50 euro sui voli extra UE
Nuovi fondi per il Ponte sullo Stretto di Messina
Bonus elettrodomestici Bonus da 100 a 200 euro per chi acquista elettrodomestici con classe almeno B
Pensioni Pensione anticipata a 64 anni con 25 di contributi con previdenza complementare
Fondo psicologo a scuola Fondo apposito per lo psicologo delle scuole
Rifinanziamento bonus psicologo
Stipendi ministri e parlamentari Stop agli aumenti, rimborso trasporti
Incentivi per artigiani Fondo per la produzione di gelato artigianale
Detassazione per birra artigianale
Professionisti sanità Tassazione agevolata straordinari infermieri
Fondo per i tirocinanti

IRES premiale per le imprese

La prima novità consistente per le imprese riguarda l’introduzione di un’IRES a doppia imposta, con un’aliquota ordinaria al 24% e una premiale al 20%, da destinare a coloro che investono all’interno dell’azienda e portano avanti le assunzioni.

L’obiettivo di questa misura è quello di incentivare le imprese italiane, soprattutto in ambito industriale, ad espandersi e a migliorare la propria competitività sul mercato, generando anche nuovi posti di lavoro.

Per applicare l’IRES premiale si dovranno rispettare precise regole e requisiti, valutati in termini percentuali sui guadagni complessivi. Ad esempio i nuovi assunti devono essere almeno l’1% del totale dei lavoratori e l’80% degli utili accantonati va messo a disposizione almeno per il 30% per investimenti fino a 20.000 euro.

Web tax 2025

Viene meno la proposta iniziale di estendere l’imposta per le aziende nel digitale al 3% a tutte le PMI che si muovono in quest’ambito. Torna quindi attivo il limite di 750 milioni di euro di ricavi minimi per le imprese.

Questa tassa aveva infatti preoccupato tutti gli operatori del settore in Italia, presentandosi come una nuova spesa non giustificata anche per le realtà più piccole. La finalità della web tax invece è quella di colpire i colossi del web, spesso coinvolti in situazioni di evasione fiscale o di elusione più o meno gravi. Nulla cambierà quindi il prossimo anno rispetto a quanto presente in precedenza.

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Tasse sulle cripto attività

Con gli ultimi emendamenti della manovra vengono stabilite anche linee guida precise per la tassazione sulle plusvalenze derivate dalle cripto attività. Anche in questo caso viene meno la proposta iniziale, di aumentare dal 26% al 42% la tassa su questi guadagni.

Anche questa nuova tassa è stata subito vista con criticità dagli operatori del settore, per cui con un emendamento il governo ha deciso di lasciarla al 26% per tutto il 2025. Per il 2026 però si prospettano nuovi aumenti, fino al 33%.

Una novità che si applicherà già dal prossimo anno è l’eliminazione della no tax area per queste operazioni, di 2.000 euro, presente invece nel 2024. Tutti dovranno quindi versare le tasse su questi guadagni, indipendentemente dall’importo annuo.

Detassazione delle mance ai camerieri

Un intervento dedicato al lavoro riguarda la tassazione delle mance dei camerieri, argomento molto discusso negli ultimi mesi del 2024. Quest’anno la tassazione agevolata si è applicata al 5% per tutte le mance che raggiungono fino al 50% del reddito complessivo del lavoratore.

Dal prossimo anno invece tale percentuale salirà al 75%, consentendo una minore pressione fiscale su queste somme. Va anche considerato che questa tassazione agevolata si potrà applicare solamente a redditi fino a 75.000 euro (contro i 50.000 euro del 2024).

Imposte e trasporti: cosa cambia

manovra 2025 modifiche

Con le ultime novità arriva un possibile nuovo stop agli aumenti per i pedaggi autostradali, in termini di tasse. Nelle ultime settimane infatti si era parlato di un aumento dell’1,8% del costo dei pedaggi, ma questo potrebbe presto saltare.

Sarebbe approvata invece la nuova tassa sui voli, un’imposta aggiuntiva di 50 centesimi sui voli extra UE. Verrebbero quindi coinvolti i principali aeroporti del paese, a partire da aprile 2025, con quella che è una vera e propria tassa fissa.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Il governo stima di recuperare nelle casse dello Stato almeno 5,33 milioni di euro nel 2025 con questa nuova imposta. Di rilevanza anche la nuova convenzione del Ministero dei Trasporti con Anas per una durata di 50 anni.

Va ricordato anche che negli ultimi mesi è stato approvato il nuovo Codice della Strada, con sanzioni e conseguenze più severe per chi guida in stato di ebrezza e per chi utilizza il cellulare. Infine viene aumentato di circa 1,4 miliardi il fondo a disposizione per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.

Bonus elettrodomestici

Nel 2025 arriverà anche un nuovo bonus elettrodomestici green, del tutto diverso da quello presente in precedenza. Si parla di un sostegno economico che può variare da 100 a 200 euro per tutti coloro che sostituiscono il vecchio elettrodomestico con uno nuovo con migliori prestazioni energetiche, almeno di classe B.

Potranno accedere alla cifra più alta i nuclei familiari con reddito annuo basso, ricavato dal calcolo ISEE con soglia a 25.000 euro. Questo provvedimento è in linea con le disposizioni europee in previsione di incentivare la sostenibilità ambientale all’interno delle case.

Pensione anticipata a 64 anni

Una novità dell’ultimo minuto è la possibilità per i lavoratori di accedere alla pensione in anticipo all’età di 64 anni dopo averne versati almeno 25 di contributi previdenziali. Questo sarà consentito cumulando la previdenza obbligatoria con quella complementare, con assegno di pensione uguale a tre volte il minimo sociale.

Questa novità costituisce il primo provvedimento in materia che prende in considerazione anche la previdenza complementare. Va ricordato che il governo non ha previsto alcuna riforma strutturale del sistema pensionistico italiano per il momento, ma ha confermato per il prossimo anno misure già presenti come l’Ape Sociale e Opzione Donna.

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Fondo per lo psicologo a scuola

Viene istituito un apposito fondo per lo psicologo a scuola, con 10 milioni di euro per il 2025 e 18,5 milioni per il 2026. Le risorse hanno l’obiettivo di sostenere gli studenti che hanno la necessità di essere seguiti da uno psicologo all’interno della scuola.

Questa proposta è stata accolta per una maggiore attenzione della salute mentale degli studenti e delle studentesse, per garantire strumenti specifici per affrontare i momenti più delicati.

Anche il bonus psicologo rivolto ai cittadini ottiene un rifinanziamento, con 8,5 milioni nel 2025 e nel 2026 con 9 milioni per il 2027. Si attende quindi la conferma della manovra per la sua attivazione.

Stipendi di ministri e parlamentari

La manovra affronta anche l’argomento stipendi ai ministri e ai parlamentari, per cui i membri dell’esecutivo non potranno accettare durante il proprio mandato alcun incarico pagato da paesi fuori dall’Unione Europea. Chi è al governo inoltre non può ottenere alcuna esenzione da tale norma.

Il governo aveva inizialmente anche proposto un aumento ai ministri non parlamentari, ma è stato bocciato dagli ultimi emendamenti. Viene invece garantito un rimborso spesa per le trasferte per chi non è stabile a Roma.

Incentivi per gli artigiani

La manovra introduce anche incentivi specifici per il gelato artigianale, con 100.000 euro garantiti ad un’associazione che promuove questo prodotto Made in Italy.

Per i birrifici arriva inoltre uno sconto variabile dal 20% al 50% sulle accise delle birre artigianali, per le attività di produzione con limite di 60.000 ettolitri all’anno.

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Interventi per i professionisti della sanità

Oltre alla tassa agevolata al 5% per i professionisti infermieri, che lavorano presso aziende o presso il Sistema Sanitario Nazionale, vengono messi a disposizione 30 milioni di euro per il prossimo anno per la retribuzione dei tirocinanti e a favore degli specializzandi della sanità.

Sono quindi coinvolti in questa novità professionisti come psicologi, biologi, chimici, fisici, odontoiatri, fisioterapisti, ma anche veterinari e farmacisti.



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