Festival e sagre, da Benevento ad Acerra i comuni che hanno avuto più fondi dalla Regione

Cosa si può leggere nel bilancio della Regione Campania andando oltre i contributi per la sagra della Zeppola, i carnevali, i santi patroni e le mostre ornitologiche? Una nuova geografia del potere politico regionale. Evitando di insistere sulla reale utilità dei provvedimenti approvati in commissione Bilancio l’11 dicembre scorso (per un totale di oltre 14 milioni di euro come abbiamo scritto ieri) e aggregando i vari dati a livello comunale, si osserva infatti una Campania libera dai limiti fisici e demografici del territorio. Una mappa regionale disegnata dal flusso dei finanziamenti che si accumulano in quelle aree di cui sono espressione i vari consiglieri regionali. 

Se, infatti, si guarda ai finanziamenti per ogni Comune ecco venir fuori una rappresentazione grafica del potere politico campano nella quale sindaci, Pro loco, enti di prossimità e parrocchie sono leve fondamentali per costruire un successo elettorale. Bisogna partire dall’esame di quei provvedimenti che, come ha denunciato la consigliera regionale, Maria Muscarà, «sono micro donazioni non discussi realmente in commissione dove sono arrivati all’ultimo momento senza riportare neanche i firmatari, tirati fuori come da un cappello da mago dal presidente Picarone». 

Con 390 mila euro è Benevento la realtà dove arrivano più fondi. Per il Festival Nazionale del Cinema e della Televisione la Regione ha stanziato 190 mila euro per far arrivare nella città guidata dal sindaco Clemente Mastella personaggi del grande e piccolo schermo. Altri 100 mila euro sono destinati alla provincia per i «lavori di riqualificazione della palestra “campo scuola”», ai quali si aggiungono due finanziamenti di 50 mila euro l’uno alla Parrocchia Santa Maria di Costantinopoli per «attività sportive per i giovani» e alla Santissima Addolorata per «la ristrutturazione del salone parrocchiale». 

Al secondo posto troviamo Acerra. Nella città guidata dal sindaco Raffaele Lettieri, rappresentato in Consiglio dalla figlia Vittoria (De Luca presidente), arriveranno 290 mila euro, 250 mila direttamente al comune. Centomila per il «progetto salute e corretti stili di vita»; altri 100 mila per la «Festa patronale di San Cuono e Figlio»; 20 mila per «la Rievocazione Storica, assalto al castello» e 10 mila per l’ormai nota ma ancora misteriosa «mostra ornitologica». I restanti 40 mila euro saranno equamente divisi per le «attività oratoriali giovanili della Parrocchia san Pietro Apostolo» e per la gestione del «centro per minori a rischio» della Diocesi. 

A chiudere il podio c’è Maddaloni che riceverà 250 mila euro per «la realizzazione area parcheggi ex Agazzi». Il provvedimento colloca il Comune di origine del consigliere regionale di Italia Viva Vincenzo Santangelo, che qui è stato vicesindaco dal 2006 al 2009, al terzo posto come territorio più finanziato della Campania. Sopra i 150 mila euro ci sono Giugliano, Mondragone, Torre Annunziata, Nola e Petrelcina; mentre Cicciano, Campagna, Marcianise, Somma, Villaricca, Marano, Aversa e Pimonte restano sopra i 100 mila. 

In questa nuova geografia politica della Campania conta esclusivamente la capacità degli amministratori locali nel far pesare i propri territori attraverso le filiere politiche giuste. Nessuno scandalo dunque. D’altronde, come osservò, dopo il terremoto del 1980, un sindaco di un Comune che, pur non avendo quasi nessuno avvertito la scossa, rientrò tra i beneficiari della ricostruzione: «Ci accusano di sciacallaggio, ma chi ci avrebbe salvato dall’accusa di omissione di atti di ufficio per non aver fatto ottenere al paese quello che la legge gli concede?».

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