Inail e consulenti del lavoro insieme per la promozione della cultura della sicurezza

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ROMA – Sviluppare la più ampia collaborazione possibile per promuovere attività congiunte finalizzate alla tutela dei lavoratori e alla diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a partire dalle piccole e medie imprese. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa di durata triennale sottoscritto questa mattina dal presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, e dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, alla presenza del direttore generale dell’Istituto, Marcello Fiori, in occasione del convegno “Sicurezza sul lavoro: cultura, formazione, sussidiarietà”, ospitato a Roma presso il Parlamentino di via Quattro Novembre.

D’Ascenzo: “Grazie ai corpi intermedi siamo sempre più vicini a lavoratori e aziende”. Come sottolineato da D’Ascenzo nel saluto di apertura, “la sottoscrizione di questo accordo è un evento importante. Il contributo dei consulenti del lavoro, infatti, per l’Inail è fondamentale perché sono gli intermediari che ci consentono di diffondere nei luoghi di lavoro il nostro messaggio relativo a prevenzione e cultura della sicurezza, che rappresenta il concetto centrale della nostra attività. Grazie all’aiuto dei cosiddetti corpi intermedi, che sono a diretto contatto con i lavoratori e le imprese, possiamo essere sempre più vicini al mondo del lavoro e incidere davvero sul fenomeno infortunistico”. Citando il bando Isi appena pubblicato, con cui l’Istituto mette a disposizione del sistema produttivo 600 milioni a fondo perduto per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza, il presidente dell’Inail ha aggiunto che “contiamo sul supporto dei consulenti del lavoro per fare in modo che le aziende colgano questa possibilità. La prevenzione non è solo il rispetto di noiosi adempimenti imposti dalla legge, ma deve essere frutto della consapevolezza di fare qualcosa per tutelare i propri lavoratori, le loro famiglie, le imprese e gli stessi datori di lavoro”. 

Fiori: “La sfida si vince nelle piccole e medie imprese”. “Per affrontare la sfida degli infortuni sul lavoro – ha detto Fiori – dobbiamo entrare in connessione con il sistema produttivo, tenendo conto che quello italiano si fonda sulla capacità di creare ricchezza, economia e sviluppo delle piccole e medie imprese, legate anche a tante produzioni di qualità come quelle dell’artigianato, della produzione agricola e del manifatturiero, che però non hanno un futuro se la cultura della sicurezza non diventa un elemento integrante della loro crescita. Una micro azienda in cui avviene un incidente grave, infatti, in molti casi è costretta a chiudere”. Di qui la scelta dell’Istituto, ricordata dal direttore generale, “di destinare i 600 milioni del bando Isi 2024, decuplicati rispetto a quelli della prima edizione del 2010, soprattutto alle micro e piccole imprese, presso le quali dobbiamo intervenire con iniziative di formazione e informazione, incentivi e anche sanzioni, quando serve. Sono convinto che i consulenti del lavoro possano svolgere questo ruolo di mediazione in modo eccellente, anche con l’affiancamento delle nostre strutture tecniche presenti sul territorio, che oltre a svolgere le attività di verifica e controllo possono fornire un’attività di consulenza alle imprese, per aiutarle a capire dove è possibile migliorare i processi produttivi, quando è necessario cambiare un macchinario o adottare un dispositivo di protezione individuale. Anche perché per la maggior parte di questi interventi l’Inail mette a disposizione le risorse per realizzarli”.

Conto e carta

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Tra le iniziative previste azioni mirate per il reinserimento lavorativo. Gli ambiti di collaborazione previsti dal protocollo saranno regolati attraverso la stipula di specifici accordi attuativi e comprendono studi volti a definire metodologie e strumenti per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, con particolare riguardo all’innovazione tecnologica, l’analisi di profili tecnico-normativi per la corretta applicazione del decreto legislativo 81/2008, la promozione delle buone pratiche e dei bandi di finanziamento Inail per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza e lo sviluppo di iniziative mirate per il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro, attraverso la conservazione del posto di lavoro o l’inserimento in nuova occupazione. 

De Luca: “Serve un grande patto tra tutti gli attori”. Esprimendo soddisfazione per il rinnovo della collaborazione con l’Inail, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti di lavoro ha sottolineato la necessità di “attivare un grande patto tra gli attori del mondo del lavoro, nessuno escluso, che possa portare ognuno a fare la propria parte e a prendersi le proprie responsabilità, sottraendo il tema della sicurezza allo stillicidio quotidiano delle polemiche. Con i nostri studi noi gestiamo circa 11 milioni di lavoratori, nove milioni di dipendenti e due di indipendenti, quindi sappiamo perfettamente quello che succede in una famiglia, in un’azienda e nella vita sociale della persona che rimane vittima di un gravissimo infortunio o di un infortunio mortale”. Di qui l’impegno di De Luca a sostenere la diffusione di strumenti come il bando Isi e ad aumentare la consapevolezza dell’importanza della prevenzione nei luoghi di lavoro.



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