Con il graduale taglio dei tassi d’interesse ad opera della Banca centrale europea (Bce), il costo del denaro ha ripreso a scendere. L’Eurotower ha effettuato, a partire dal giugno scorso, quattro riduzioni del tasso di riferimento. L’ultima sforbiciata è stata decisa a dicembre e ha portato il valore al 3%.
L’andamento ha riacceso l’interesse delle famiglie sui prestiti per la casa. Grazie all’abbassamento dei tassi di interesse, il mercato dei mutui in Italia vive una nuova fase di espansione: a settembre la domanda complessiva è infatti aumentata del 7% rispetto all’anno precedente (fonte: Crif). «Nel solo secondo semestre (fino a novembre), guardando ai nostri dati, le erogazioni sono cresciute del 18% anno su anno, accompagnate da un aumento di ben il 36% delle richieste di «Mutuo in vista», strumento che consente di conoscere in anticipo l’importo che Ing può concedere e che da 6 mesi di tempo al cliente per cercare la casa più in linea con le sue esigenze: segnali importanti, che confermano la ritrovata fiducia in questo segmento di mercato» afferma Domenico Colonna, Head of Lending, Protection and Distribution Channels Ing Italia.
Con la discesa dei tassi e il rinnovato interesse per i mutui, come orientarsi per la scelta del tasso? La risposta sta nel bilanciamento tra la propensione al rischio e l’importo della rata che si è in grado di sostenere. «Optare per il fisso significa garantirsi la certezza della rata nel tempo, senza poter beneficiare di una rata più leggera in caso di futuri ribassi – spiega Domenico Colonna -. L’opzione del tasso misto, invece, viene considerata da chi cerca la sicurezza di una iniziale rata costante a tasso fisso, ma vuole lasciarsi aperta la possibilità di poter ridiscutere il tasso in futuro. Per chi infine è disposto ad accettare un maggior grado di incertezza, il tasso variabile potrebbe offrire in futuro opportunità di riduzione della rata: non dimentichiamoci che per molti anni, nell’epoca dei tassi a zero, chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile ha pagato interessi decisamente contenuti».
In questo contesto sta emergendo un altro aspetto che è quello della crescita dei mutui green. Si tratta dei finanziamenti per immobili ad alta efficienza energetica, conosciuti dall’opinione pubblica come «mutui green». Sono una tipologia di mutui sempre più presenti per via della necessaria transizione energetica. Un tema che riguarda tutti noi.
«Ing affronta il tema della sostenibilità con grande serietà, consapevole che il cambiamento non si ottiene dall’oggi al domani e che, anche se la banca finanzia molte attività sostenibili, ne finanzia ancora altre, e in misura maggiore, che non lo sono – afferma Domenico Colonna -. Basti pensare al parco immobili residenziali in Italia che è ancora altamente energivoro. Ma la società si sta muovendo progressivamente verso un’economia a basse emissioni di carbonio e Ing vuole fare la sua parte. Per questo, sul fronte mutui, da oltre due anni abbiamo introdotto uno sconto sul tasso per chi acquista un immobile in classe A o B. Quest’anno abbiamo esteso questa possibilità anche alla surroga e, per incentivare ulteriormente i clienti a scegliere una casa ad alta efficienza energetica, abbiamo anche azzerato le spese di perizia».
La richiesta si è mostrata in crescita. «Grazie a queste novità e a un maggior interesse dei cittadini per gli immobili con classe A o B, abbiamo assistito a un trend crescente dei mutui per immobili ad alta efficienza energetica, che a novembre hanno raggiunto il 14% del totale in termini di erogazione» dice Domenico Colonna che poi aggiunge: «Oltre a sostenere i clienti con prodotti dedicati, è importante anche informarli sulle opportunità di risparmio derivanti da questa tipologia di mutui: per questo, a breve diffonderemo attraverso i nostri canali digitali alcune pillole informative che spiegheranno i benefici e al tempo stesso i rischi del non adeguarsi alle recenti normative, come ad esempio la direttiva Ebdp (Energy Performance of Buildings Directive) dell’Ue, introdotta con l’obiettivo di promuovere ulteriormente la riduzione dei consumi energetici e le emissioni di gas serra degli edifici».
Quali sono i risparmi con i mutui per immobili ad alta efficienza energetica? «Facciamo un esempio concreto: con un mutuo di Ing per un immobile con classe energetica A o B di importo pari a 130mila euro, con tasso fisso e durata di 30 anni, grazie allo sconto dello 0,2% attualmente in essere, il cliente risparmierebbe oltre 4mila euro di interessi, a cui si aggiunge il risparmio dall’azzeramento delle spese di perizia (in promozione fino al 2024)» spiega Domenico Colonna.
Ing è ben posizionata sul segmento deimutui dove registra una quota di mercato pari a circa l’8% (fonte Assofin). «Negli anni abbiamo puntato molto sui mutui, non solo attraverso le agevolazioni legate alla sostenibilità energetica, ma anche grazie all’opzione Hltv (High loan to value), che permette per l’acquisto della prima casa di richiedere fino al 95% del valore dell’immobile – afferma Domenico Colonna -. Da banca, inoltre, che pone grande attenzione al tema della customer experience (esperienza del cliente), abbiamo introdotto anche un processo semplice, interamente digitale per la parte di richiesta, e soprattutto rapido, grazie a cui un cliente può ricevere un riscontro sull’approvazione reddituale in meno di una settimana».
Un aspetto molto importante per chi deve formulare rapidamente un’offerta per la casa che vuole acquistare.
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