Ha creato molta preoccupazione la storia del condominio di Varese rimasto senza gas e riscaldamento a causa di un debito di 70 mila euro verso A2A, nonostante i pagamenti regolari dei residenti. La somma risulta infatti insoluta alla società e l’amministratore è irreperibile, mentre i residenti hanno affrontato il freddo per giorni, prima di un fortunato lieto fine, anche se provvisorio: con l’aiuto di un amministratore pro tempore, il riscaldamento è stato infatti riattivato.
Di fronte a un caso come questo, le domande che sorgono però sono tantissime: può succedere ad altri? Come comportarsi in questi casi? Come prevenire una situazione del genere? Abbiamo provato a porre qualche domanda alla Camera Condominiale di Varese, associazione di amministratori di condominio varesina, per chiarire dal punto di vista pratico cosa si può fare nel caso ci si trovasse in una circostanza analoga.
Innanzitutto: in una situazione del genere cosa è necessario fare per prima cosa?
«La prima cosa da fare è richiedere la convocazione un’assemblea straordinaria. L’articolo 66 delle disposizioni di attuazione del codice civile regola questa possibilità e, in caso di inerzia da parte dell’amministratore, consente ai condòmini di autoconvocarsi. Il rispetto delle disposizioni normative, anche in situazioni di urgenza, va rispettato per non rischiare di creare ulteriori problemi».
Nel caso di cui abbiamo parlato, i condomini hanno avuto consapevolezza di quello che stava succedendo solo quando si sono trovati con il gas staccato… Cosa significa, nei fatti?
«Quanto successo è un sintomo di quello che potrebbe essere un quadro più complesso. Il distacco rappresenta difatti una soluzione estrema per il fornitore che prima si sarà già preoccupato di inviare diverse comunicazioni di sollecito all’amministratore. Sarà opportuno perciò, una volta risolta questa emergenza, prendere contatto con tutti i fornitori condominiali e ricostruire le evantuali altre posizioni debitorie del condominio per anticipare future problematiche legali. Queste indagini possono essere fatte in proprio o delegate a un amministratore pro tempore. In questi casi come associazione consigliamo sempre di ascoltare anche il parere di un revisore contabile condominiale professionista, per avere un supporto professionale con un taglio tecnico specifico».
C’è modo di sapere in anticipo se ci sono problemi nel condominio?
«Se redatto regolarmente si può scoprire attraverso la lettura del rendiconto condominiale annuale: il rendiconto è difatti un documento che deve essere annualmente predisposto dall’amministratore e discusso in assemblea per la sua approvazione. E’ un documento che spesso viene letto superficialmente, cercando solo l’ammontare delle rate dovute per le scadenze successive. Ma per esempio, trovandosi di fronte ad un documento carente dal punto di vista informativo o incomprensibile, si dovrebbe alzare la soglia di attenzione e pensare magari di chiedere una consulenza specifica a chi è specialista in materia».
Ci rendiamo conto che questa notizia ha colpito molto chi abita in condominio e potrebbe creare preoccupazione.
«Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni che questa notizia ha creato. La nostra associazione sul terriotorio crede fortemente nella professionalità dei propri associati e su questo investe molte energie. Crediamo anche che il ruolo dell’amministratore non sia solo di natura tecnica o economica, ma anche, ed in molti casi soprattutto, sociale. Per questo motivo ci siamo messi immediatamente a disposizione dei condòmini che hanno chiesto il nostro aiuto. Prendiamo questa occasione per confermare la nostra disponibilità in favore dei condòmini che avessero bisogno di consigli o consulenze».
I riferimenti di Camera Condominiale sono 0332.629323 e info@cameracondominialevarese.it
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