Sono una squadra da sogno! Vincono anche l’ultima partita e si lasciano tutti alle spalle

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Facciamo quindi una prima «Foto di gruppo» su quello che è stato il girone d’andata. Non ci sono ancora gli estremi per tirare delle somme, ma due o tre piccole linee guida per il girone di ritorno cominciano a delinearsi. Vuoi perché le promesse mantenute sono sempre così dolci, non è vero Abbate? O vuoi perché c’è chi ha saputo aggiustare alcune scelte in corsa, come il Ducale. Ci sono poi, sempre per le altre 2 neopromosse – Arca e Viscontea – i primi accenni di sorrisi. Non mancano le delusioni, o la consapevolezza di doversi affidare ad un «miracolo», anche se difficilmente si ripetono. Insomma, al giro di boa il materiale è come sempre ricco.

 

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CAMPIONI D’INVERNO

 

«Ci eravamo promessi di tornare a non prendere gol, e così è stato». E come son dolci le promesse mantenute, non è vero Abbate? Il suo Assago vince così il titolo di campione d’inverno e lo fa con la prestazione granitica di un blocco arretrato che torna a chiudere con un clean sheet, assente fra i dati dei gialloblù da 2 mesi. Miglior difesa, miglior attacco e +6 sulla seconda«Se non hai questi numeri non puoi stare lassù. Pur con i nostri scivoloni, abbiamo comunque fatto il nostro lavoro». Dall’altra parte il Settimo può dire di aver perso con una capolista assoluta. Pizzi ora guarda già al futuro: «Anche oggi c’è stata la prestazione dei ragazzi. Abbiamo preso il secondo gol praticamente all’ultimo. I nuovi innesti si stanno adattando bene e so che potranno darci una mano, esattamente come qualche giovane che potrebbe ancora arrivare».

 

ARCA E VISCONTEA

 

Le neopromosse hanno poco da mascherare i sorrisi. L‘Arca si regala un 4-2 convincente in casa di un Garlasco – che chiude con un rosso diretto – a cui non basta poter contare sul capocannoniere di questo girone d’andata. Andrea Migliavacca e i suoi 14 gol non permettono alla squadra lodigiana di andare oltre il 12° posto. I ragazzi di Resca, tecnico fra gli MVP del weekend, archiviano la pratica già al quarto d’ora della ripresa, dove le reti di Giavarini, Colombi, Gervasoni e Faiella portano gli arancioblù sul 4-0. Un risultato che permette di chiudere con 8° posto a quota 20 punti.

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Dall’altra parte per la Viscontea di Bernorio il risultato è anche leggerissimamente più roseo. I punti sono 21, abbastanza da chiudere al 7° posto. Contro il Pontevecchio di Fraccasciagià abbandonatosi ad un primo bilancio in occasione della penultima giornata – arriva lo stesso risultato delle squadre tifate proprio da Fraccascia e Bernorio: Milan e Genoa, sfidatesi poche ore più tardi. Aldilà della squisita coincidenza, Bernorio si sofferma poi sul match: «Forse abbiamo lasciato qualche punto oggi, ma tutto sommato è un pareggio che non scontenta nessuno. Siamo lì – indicando la classifica – e penso cavolo “va bene così“».

 

UNION E DUCALE

«Sono contento perché con tutte le difficoltà che abbiamo avuto, parlo di quei 15/16 infortuni traumatici, è arrivato un risultato che significa soprattutto una cosa: la forza di un gruppo di uomini che si è compattato e unito nei momenti più complicati». Insomma, per Maraschio, così come per tutto l’ambiente giallonero, il bilancio è ottimo: 4° posto in classifica a quota 28 insieme a Vighignolo e Vigevano. Inoltre, per l’Union, è una giornata storica. Contro la Turbighese – che chiude con 2 espulsi – arriva infatti l’esordio del classe 2007 Simone Spada, che trova i suoi primi minuti nel calcio dei grandi. 

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Il Vigevano invece non ha di che preoccuparsi in materia di gol. Ne segna 5 – con la splendida tripletta di Zanellati ad aprire la danze biancazzurre – e grazie a una miglior differenza reti chiude ufficialmente al 2° posto, al pari con Union e Accademia, prima ciliegina di un percorso che lo stesso Lavenia definisce «strepitoso». Per il Vigevano c’è però anche il brutto infortunio di Zacchi arrivato a ridosso della fine del primo tempo e che molto probabilmente costringerà la dirigenza a muoversi ulteriormente in ottica mercato. Dall’altra parte, invece, per l’Accademia Pavese sono ore sempre più calde

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VITTUONE E VISTARINO

Non solo non chiude come fanalino di coda, ma non chiude neanche come penultimo o terz’ultimo. Insomma, il Vittuone di un Pavesi «grato a questi ragazzi» si prepara a un girone di ritorno fatto di aggiustamenti e qualche potenziale sassolino pronto ad essere rimosso dalla scarpa. I biancoverdi vincono per 1-2 in casa del Binasco e si concedono una sosta con un panettone senza canditi. Per la cioccolata è presto ma Pavesi ha rivitalizzato una squadra che ora indubbiamente è chiamata a confermare subito il buon momento.

Molinelli sa bene di essere a metà dell’opera. Quota 23 punti è un ottimo primo mattoncino da cui pensare di costruire una salvezza tranquilla per il suo Vistarino«Va bene, ma non abbiamo ancora fatto nulla, quindi dobbiamo continuare così». Gandolfi invece non ha il minimo timore per la sua Cavese«Sono tranquillo. La società lo sa che per noi è stato praticamente un miracolo salvarci in maniera diretta. I miracoli non si ripetono, quindi dovremmo affidarci alla leggenda. Nella mia vita non ho mai giocato i playout, vediamo di provare questa esperienza dai».





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