Ogni anno, i dipendenti pubblici ricevono una mensilità aggiuntiva in occasione delle festività natalizie, la cosiddetta Tredicesima statali, che integra le normali retribuzioni mensili. Come per i lavoratori del settore privato, anche per il 2024 i dipendenti pubblici beneficeranno di questa mensilità straordinaria, che sarà erogata tramite il sistema NoiPA (leggi la nostra guida su Tredicesima: quando si prende.) Oltre alla tredicesima, quest’anno, i lavoratori pubblici riceveranno anche il Bonus Natale, previsto dal Decreto-Legge 9 agosto 2024, n. 113, convertito con modificazioni dalla Legge 7 ottobre 2024, n. 143.
In questo articolo, esploreremo i dettagli su come viene erogata la tredicesima, il calcolo dell’importo, le tempistiche di pagamento e altre informazioni utili per i dipendenti pubblici.
A chi spetta la tredicesima statali
La tredicesima mensilità viene riconosciuta a tutti i dipendenti delle amministrazioni pubbliche gestite da NoiPA che abbiano maturato almeno un mese di retribuzione nel corso dell’anno. Questa mensilità viene erogata in un’unica soluzione con il cedolino di dicembre.
Tuttavia, ci sono delle eccezioni:
- Dipendenti delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere: ricevono la tredicesima in un cedolino separato.
- Supplenti brevi e saltuari della scuola: la tredicesima è corrisposta mensilmente, in proporzione ai mesi lavorati.
- Supplenti con contratti fino al 30 giugno o annuali: la tredicesima viene erogata a dicembre.
Tempi di pagamento della Tredicesima statali
NoiPA eroga la tredicesima in un’unica soluzione nel cedolino di dicembre. Tuttavia, se il rapporto di lavoro si conclude prima del 1° dicembre, la tredicesima viene liquidata con il cedolino dell’ultimo mese in servizio.
Le tempistiche di pagamento per i vari gruppi di lavoratori sono regolate come segue:
- Cedolino ordinario: per la maggior parte dei dipendenti.
- Cedolino separato: per i dipendenti delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
- Supplenti: per i supplenti brevi e saltuari, la tredicesima è proporzionata ai mesi di lavoro.
Calcolo della Tredicesima
Il calcolo della tredicesima si basa sulla retribuzione globale del dipendente, considerando come riferimento lo stipendio di dicembre, o il mese di cessazione in caso di risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. Le voci di retribuzione che contribuiscono al calcolo sono:
- Paga base contrattuale
- Indennità di vacanza contrattuale
- Scatti di anzianità
Non vengono invece conteggiate le seguenti voci:
- Indennità sostitutiva
- Straordinari
- Indennità ferie
- Indennità di reperibilità
- Rimborsi spese
Per i lavoratori part-time, l’importo della tredicesima è proporzionato in base alle ore effettivamente lavorate.
Ratei di tredicesima spettanti
Se un dipendente entra o esce dal lavoro nel corso dell’anno, ha diritto a tanti dodicesimi della tredicesima quanti sono i mesi (o frazioni di essi superiori a 15 giorni) lavorati durante l’anno. Il calcolo per determinare l’importo spettante si effettua con la seguente formula:
(Importo annuo della tredicesima / 12) * mesi o frazioni di mese superiori a 15 giorni.
Non si considerano nei calcoli i periodi di aspettativa non retribuita, poiché durante questi periodi il dipendente non matura il diritto alla tredicesima mensilità.
Tassazione della Tredicesima statali
La tredicesima è soggetta alla stessa tassazione delle mensilità ordinarie. Gli importi sono infatti soggetti a:
- Contributi previdenziali e assistenziali a carico del lavoratore e trattenuti in busta paga.
- Contributi previdenziali e assistenziali a carico dell’Amministrazione.
Inoltre, la tredicesima concorre al reddito complessivo del dipendente, ed è soggetta a IRPEF, con impatti anche sul calcolo di deduzioni, detrazioni, e bonus fiscali.
Scopri di più su Contributi Inps lavoratori dipendenti.
Il Bonus Natale 2024
Nel 2024, il Bonus Natale è stato introdotto con l’articolo 2-bis del Decreto-Legge n. 113/2024. Si tratta di un’indennità di 100 euro netti, riconosciuta ai dipendenti pubblici che soddisfano i seguenti requisiti:
- Reddito complessivo non superiore a 28.000 euro.
- Il lavoratore deve avere almeno un figlio fiscalmente a carico.
Questa indennità verrà corrisposta insieme alla tredicesima, previa richiesta da parte del lavoratore. Il Bonus Natale verrà anche rapportato ai periodi di lavoro totalizzati dal dipendente nel 2024. Inoltre, il bonus non spetta se il coniuge o convivente del dipendente è beneficiario della stessa indennità.
Se il dipendente non ha presentato la richiesta entro il 22 novembre 2024, potrà comunque richiedere il Bonus Natale durante la dichiarazione dei redditi del 2025, e l’importo non dovuto verrà recuperato con il conguaglio fiscale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link