Le aziende legate a Fratelli d’Italia fanno il pieno di fondi pubblici in Sicilia

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Dopo il caso del Sicilia Express e i fondi dati a un’azienda legata alla destra, ora emergono nuovi finanziamenti regionali finiti anche alla società di due imprenditori (uno ex di Casapound) soci del marito della deputata Carolina Varchi di Fdi. Soldi arrivati anche dall’assessorato guidato da una meloniana

Non solo treni, ma anche vino, musica, siti web e attività istituzionali. In Sicilia le agenzie di comunicazione vicine al mondo di Fratelli d’Italia ricevono una certa considerazione da parte della Regione.

Dopo il caso Sicilia Express – il convoglio che tra qualche giorno partirà da Torino offrendo agli emigrati un’alternativa ai costosissimi aerei per trascorrere il natale a casa – Domani ha approfondito la rete di società legate a soggetti che, per militanza diretta o amicizie, orbitano attorno al mondo della destra e ciò che emerge rafforza la tesi dell’amichettismo all’interno del partito di Giorgia Meloni. Capita non di rado, infatti, che i soldi pubblici finiscano, spesso sotto forma di affidamenti diretti, a imprese e associazioni tra loro collegate.

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Il giro del vino

Un esempio è quello che interessa la famiglia De Filippis, a Palermo storicamente vicina agli ambienti di destra. Domani ne aveva parlato in occasione del Sicilia Express: l’assessorato alle Infrastrutture, guidato dal meloniano Alessandro Aricò, ha deciso di assegnare la promozione dell’iniziativa alla Bibi, agenzia costituita otto mesi fa e di cui sono soci Roberta De Filippis e Jore Di Prima. Quest’ultimo in passato è stato coordinatore cittadino di Diventerà Bellissima, il movimento fondato dal ministro Nello Musumeci poi confluito in Fratelli d’Italia.
Di Prima ha un ruolo anche nell’associazione Enogastronomica 90100, organizzatrice di eventi legati al settore enologico con il marchio WineSicily e in cui è coinvolto anche Eduardo De Filippis. Fratello di Roberta, De Filippis ha militato con Diventerà Bellissima e nella passata legislatura è stato anche assistente di uno dei deputati all’Ars.

Giunto alla sesta edizione, il WineSicily quest’anno ha ricevuto 78.400 euro dall’assessorato al Turismo, diretto da Elvira Amata, una degli esponenti di Fratelli d’Italia nella giunta regionale.

L’anno scorso, per la quinta edizione del WineSicily, la 90100 aveva ricevuto dallo stesso assessorato 17.875 euro, mentre duemila euro erano arrivati dai fondi a disposizione del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Legatissimo a Ignazio La Russa, Galvagno quest’anno ha dato alla 90100 anche ottomila euro per un evento intitolato “Non solo Classica”.

Tornando al WineSicily, nel 2023 la manifestazione aveva goduto di un ulteriore contributo da 10mila euro assegnato dall’assessorato all’Agricoltura, all’epoca guidato dal leghista Luca Sammartino, poi dimessosi dalla giunta in seguito a un’indagine per corruzione. In questo caso a beneficiare della somma era stata la Zeronoveuno, associazione rappresentata da Maria Paola Ventrone, la madre dei De Filippis.
Continuando il percorso a ritroso si arriva al 2022, quando è iniziata la legislatura Schifani: la Zeronoveuno, che è anche organizzatrice di eventi musicali denominati Rock a Teatro che annualmente vengono finanziati dall’assessora Amata con qualche migliaio di euro, quell’anno ha ricevuto 20mila euro dall’assessorato di Amata e duemila dal presidente dell’Ars Galvagno.
Le spese a sostegno del WineSicily non finiscono qui: tra il 2023 e il 2024, la Regione ha stanziato – tramite gli assessorati al Turismo e alle Attività produttive – oltre 50mila euro per l’acquisizione di spazi espositivi, gestiti in via esclusiva dalla Sambatra srl.

Si tratta di una società, di proprietà di due imprenditori palermitani, che in questi anni ha ricevuto diversi incarichi dalla Regione: 140mila euro per un salone enologico alle pendici dell’Etna, dove ha trovato spazio anche una masterclass organizzata da WineSicily, e altri affidamenti in materia di sensibilizzazione alla guida sicura, organizzazione di conferenze stampa e noleggio di attrezzature.

L’ex di Casapound

Un’altra agenzia che sembra essere entrata nelle grazie della Regione Siciliana è Public Adv.

La società ha avuto affidato dall’assessorato al Turismo – per la cifra di 114.700 euro – il servizio di comunicazione del Sicilia Jazz Festival e il restyling da 15mila euro del sito della Sicilia Film Commission. Dall’assessorato all’Ambiente, guidato dalla meloniana Giusy Savarino, è arrivato invece l’incarico per l’ideazione di un piano di informazione. Costo: oltre 24mila euro.

La Public Adv è nata l’anno scorso. Tra i fondatori ci sono Andrea La Barbera e Gaetano Pantano, rispettivamente socio ed ex socio, nell’agenzia di comunicazione Tivitti, di Mauro La Mantia, il marito di Carolina Varchi. Quest’ultima è la deputata di Fratelli d’Italia prima firmataria della legge che ha dichiarato reato universale la maternità surrogata.

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«Anche io sono in uscita dal Tivitti. Non siamo in cattivi rapporti con La Mantia, ma nella Public Adv lui non è coinvolto», dichiara a Domani La Barbera, il cui passato si è intrecciato al mondo politico di estrema destra. Nel 2017, tentò la candidatura alle Regionali con Casapound ma la lista non venne poi accettata. Di Casapound La Barbera è stato anche responsabile per la Sicilia. «Non ho più nulla a che vedere con quel mondo, è una storia passata – prosegue –. Peraltro se vogliamo dirla tutta all’epoca Casapound andava anche contro Fratelli d’Italia. In ogni caso, posso garantire che la politica non ha avuto alcun ruolo nei miei rapporti professionali. Né con La Mantia né con altri».

In merito agli affidamenti ricevuti dalla Regione, La Barbera commenta: «Spesso si crede che avere conoscenze o essere accostati ad ambienti politici sia un vantaggio. Le posso raccontare questo: quando si è sparsa la voce che ero socio del marito di una parlamentare, dagli uffici della Regione mi è stato detto che se l’avessero saputo prima non ci avrebbero considerato. Io ho risposto che pago le tasse e che siamo brave persone». Ad avere un passato in Tivitti è stato anche Eduardo De Filippis, l’ideatore di WineSicily: «Ha lavorato all’organizzazione di eventi, ma è stata una breve esperienza», assicura La Barbera.
A confermare Public Adv e Tivitti non hanno legami è anche La Mantia: «Dalla nascita di Tivitti, nel 2015, abbiamo avuto due affidamenti dalla Regione da poche migliaia di euro. Il primo con il governo di centrosinistra e il secondo con il governo Musumeci. Questo perché abbiamo indirizzato il nostro lavoro prevalentemente verso i privati. Public Adv nasce su iniziativa di soci che hanno preso altre strade rispetto a Tivitti».

Alla domanda su quali criteri siano stati utilizzati per selezionare gli operatori economici a cui affidare le commesse pubbliche, ha risposto soltanto l’assessora all’Ambiente: «Modalità e criteri secondo le indicazioni del codice degli appalti», ha chiosato Savarino.

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