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Cinque priorità per la capitale, “oggi sporca e non accogliente”
ROMA, 20 DIC – Riparte da Roma Azione di Carlo
Calenda. Il leader del partito assicura: “da oggi in poi
dedicherò un giorno a settimana a lavorare sulla capitale, buca
per buca, quartiere per quartiere. Gualtieri ha i soldi e i
poteri eppure c’è stata una pianificazione sbagliata delle
priorità – dice – e la sensazione è di vivere in una Roma non
accogliente, sporca, con un centro storico che è una bomba ad
orologeria. Abbiamo sempre dato una mano al sindaco facendo una
opposizione costruttiva ma ora basta”. E lamenta anche il fatto
che non si producano grandi iniziative culturali, come invece
avviene a Londra o a Parigi.
Sono 5 i temi centrali per Azione, spiega il commissario
regionale del partito e consigliere del Lazio, Alessio D’Amato,
che descrive la capitale come “una città sospesa tra aspirazione
alla modernità ed odissea quotidiana”: innanzitutto i trasporti,
con il prolungamento della metro verso Spinaceto e Casal
Monastero e il superamento delle difficoltà per portare la metro
a Tor Vergata. Poi il decoro urbano: “siamo molto preoccupati
per un fronte trasversale che vuole pregiudicare la costruzione
del termovalorizzatore, senza poteri commissariali non si farà”
e la tariffazione della Tari (a Roma il costo procapite è 70
euro maggiore del resto d’Italia). E ancora: la sicurezza, con
la richiesta di una maggiore illuminazione stradale, visto che
Roma ha la maglia nera per morti per incidenti. E ancora: la
macchina amministrativa, sulla quale si è soffermato il neo
consigliere capitolino di Azione Antonio De Santis, oltre al
bisogno di una legge per Roma Capitale e al tema dell’iper
turismo. La deputata Valentina Grippo si è soffermata in
particolare sui lavori svolti nelle metro: ad oggi un disabile
che voglia prenderle incontra troppe difficoltà.
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