Fondazione Unipolis, la fondazione d’impresa del Gruppo Unipol, ha annunciato i vincitori del Bando ACT – Aspirare. Coinvolgere. Trasformare, volto a promuovere una società più inclusiva e solidale attraverso il sostegno a progetti innovativi nelle aree di disuguaglianze, mobilità e welfare. I sei progetti selezionati beneficeranno di un finanziamento complessivo di 500 mila euro, una cifra significativamente aumentata rispetto al budget inizialmente stanziato, per contribuire in modo ancora più incisivo a migliorare le condizioni di vita delle comunità vulnerabili in Italia.
Il contesto sociale
Il Bando ACT si inserisce nel piano triennale 2024-2026 di Fondazione Unipolis, che si propone di realizzare una società più equa e coesa, sostenendo le persone più fragili nell’accesso alle opportunità, all’autonomia e ai diritti. In un Paese caratterizzato da crescenti disparità sociali ed economiche acuite da inflazione e incertezze legate ai conflitti, questo bando rappresenta un impegno concreto per costruire una società più equa, in cui i giovani possano diventare protagonisti del futuro, le persone provenienti da percorsi migratori sentirsi parte attiva di una nuova collettività e le donne realizzare un orizzonte di reale parità. Le organizzazioni non profit di tutto il Paese hanno avuto l’opportunità di presentare i propri progetti nelle tre aree tematiche del bando: disuguaglianze, mobilità e welfare.
I vincitori
Nel settore delle disuguaglianze, il progetto Caring is Sharing, realizzato dall’organizzazione Agevolando di Bologna, si propone di accompagnare giovani che hanno vissuto percorsi di tutela verso una maggiore autonomia e un ruolo attivo nella società. Operando tra Piemonte e Lombardia, questa iniziativa mira a rafforzare il protagonismo dei ragazzi, creando opportunità concrete per il loro futuro.
A Napoli la cooperativa sociale Dedalus, con il progetto Libere, promuove l’empowerment di giovani donne provenienti da contesti migratori. Attraverso percorsi educativi non formali, l’obiettivo è quello di favorire l’inclusione e la crescita personale di queste ragazze, superando stereotipi e barriere culturali.
A Roma, l’associazione di volontariato ARPJTETTO ETS sviluppa Orizzonti, un programma di inclusione socio-lavorativa rivolto a mamme sole con bambini che si trovano in situazioni di grave disagio economico e sociale. Questo progetto offre un sostegno concreto per migliorare le condizioni di vita di famiglie vulnerabili, creando percorsi di integrazione e indipendenza.
Nel campo della mobilità, il progetto Dai Valore alla Vita, ideato dall’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus di Firenze, si concentra sulla sicurezza stradale, con un approccio educativo mirato alle scuole primarie e secondarie. L’iniziativa, che si sviluppa a livello nazionale, utilizza strumenti innovativi per sensibilizzare i più giovani e formare una nuova generazione di utenti della strada consapevoli e responsabili.
Per quanto riguarda il welfare, il progetto 1.000 Giorni Insieme, promosso dalla Rete delle Case del Quartiere ETS di Torino, si rivolge al benessere materno-infantile. Attraverso percorsi di supporto per donne in gravidanza e nuclei mamma-bambino in condizioni di vulnerabilità, questa iniziativa intende migliorare la qualità della vita delle famiglie coinvolte, creando reti di sostegno e comunità solidali.
Infine, P.A.S.S.I., realizzato da Solidaunia – La Daunia per il mondo, opera nelle campagne della Daunia, nel Foggiano, per garantire l’accesso alla cura e favorire l’integrazione sociale dei migranti in condizioni di marginalità. Questo progetto si pone l’obiettivo di intervenire direttamente in contesti particolarmente fragili, offrendo servizi essenziali e opportunità di inclusione.
Questi sei progetti rappresentano un esempio concreto di come il Bando ACT contribuisca a costruire una società più inclusiva e solidale, rispondendo ai bisogni di chi si trova ai margini e promuovendo il cambiamento nei territori coinvolti.
Le parole di Marisa Parmigiani
“Sono state molto più numerose del previsto le candidature al Bando ACT e soprattutto molte di queste particolarmente interessanti e meritevoli. Per questo abbiamo con molta attenzione selezionato quei progetti che, con creatività ed innovazione sociale, supporteranno i più fragili. Quando ci si confronta con tante situazioni di bisogno è sempre difficile selezionare chi affiancare e la credibilità delle organizzazioni diventa altrettanto determinante”, ha concluso Marisa Parmigiani,
Responsabile Sustainability per il Gruppo Unipol e Direttrice della Fondazione Unipolis.
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